AGI – I mercati viaggiano in cauta ripresa, in attesa della Bce e dopo che la banca centrale cinese ha annunciato che abbasserà il coefficiente di riserva obbligatoria, il che significa che le banche dovranno detenere meno denaro come riserva e quindi disporranno di più liquidità. Gli investitori hanno gli occhi rivolti anche ai dati provenienti dagli Usa: la lettura del Pil del quarto trimestre, che verrà diffusa oggi, e l’indice della spesa per consumi personali (Pce), l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed, in agenda per domani. In Asia i listini sono cautamente in rialzo, con le Borse cinesi che rimbalzano, dopo che la Pboc ha annunciato che il prossimo mese ridurrà dello 0,5% il coefficiente di riserva obbligatorio per le banche. A Wall Street i future sono positivi, dopo la chiusura contrastata di ieri, con il future sull’S&P 500 che oggi sale leggermente, dopo che ieri l’indice è rimasto invariato, registrando un nuovo record, il quarto consecutivo. Oggi a frenare il Nasdaq ci pensa il titolo di Tesla, che nell’after hour perde oltre il 5%, dopo aver avvertito che la crescita delle vendite dei suoi veicoli elettrici nel 2024 sarà “notevolmente inferiore” rispetto allo scorso anno. In compenso ieri Netflix è volata a +10,7%, dopo aver annunciato un forte aumento degli abbonati nel quarto trimestre.
Insomma, i mercati Usa si muovono sull’onda delle trimestrali e ieri hanno perso un po’ terreno dopo il Pmi Usa, che gennaio è stato più forte del previsto, esercitando una pressione al rialzo sui rendimenti obbligazionari e rallentando lo slancio dell’azionario, in attesa dei dati odierni sul Pil a stelle e strisce e delle mosse della Bce, la quale a metà giornata ribadirà la necessità di un approccio monetario fondato sui dati. Intanto in Asia il rendimento del Treasury a 10 anni frena un po’ ma resta elevato al 4,15%, mentre il 2 anni, che riflette da vicino le aspettative sui tassi di interesse, si attesta al 4,36%. Sempre in Asia, Shanghai e Hong Kong salgono rispettivamente sopra il 2% e oltre l’1%, sulla scia delle mosse della Pboc e dopo che le autorità di Pechino hanno annunciato l’arrivo di nuovi stimoli per il mercato azionario. La Borsa di Tokyo resta invece frenata e il Nikkei sale solo leggermente per le prese di beneficio degli investitori, dopo i segnali contrastanti della Boj, la quale ha sostanzialmente mantenuto il suo atteggiamento ultra-conciliante, anche se il Governatore Kazuo Ueda ha prospettato dei passi in avanti verso la fine dei tassi di interesse negativi. È sotto la parità Seul, dopo i dati sul Pil sudcoreano, cresciuto leggermente più del previsto nel quarto trimestre. Ed è positiva Sydney, sulla scia delle Borse cinesi. In Europa invece i future sull’EuroStoxx 50 sono negativi, dopo che ieri le Borse del Vecchio Continente hanno chiuso in rialzo, in vista della Bce e dopo i Pmi, che hanno mostrato un’attività economica ancora in contrazione a gennaio nell’area euro.
Oggi con ogni probabilità l’Eurotower manterrà invariati i tassi e Christine Lagarde ribadirà che c’e’ troppo ottimismo sui mercati e che ancora non si può parlare di un taglio dei tassi. Ieri a vivacizzare i listini ci ha pensato il produttore olandese di apparecchiature per la produzione di chip Asml, che è avanzato di oltre il 10%, dopo aver riportato profitti record e una domanda in aumento dalla Cina. Grazie a questo balzo Aslm ha scavalcato Nestlè diventando la terza società europea più capitalizzata, alle spalle di Novo Nordisk e Lvmh.
In Asia i prezzi del petrolio sono in moderato rialzo dopo il calo oltre le attese delle scorte settimanali di greggio negli Stati Uniti e per l’attesa di ulteriori stimoli economici in Cina, ma i guadagni sono limitati poiché i trader stanno ancora digerendo i segnali contrastanti tra domanda e offerta globale. Il Brent è tornato sopra gli 80 dollari mentre il Wti è salito oltre i 75 dollari al barile.