AGI – I mercati si rafforzano, dopo che ieri il Nasdaq per la prima volta ha superato i 20.000 punti, proseguendo un rally durato mesi a Wall Street e mentre i dati sull’inflazione statunitense hanno consolidato le scommesse di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve la prossima settimana.
Oggi in Asia le Borse asiatiche salgono, sulla scia di Wall Street e in attesa della riunione della Bce e delle conclusioni della conferenza annuale del lavoro del comitato centrale cinese, da cui oggi gli investitori sperano di ottenere più dettagli sulle nuove misure di stimolo, dopo che mercoledì il Politburo ha offerto segnali più concreti di supporto alla crescita economica.
Intanto a Wall Street i future arretrano leggermente, dopo il nuovo balzo del Nasdaq, trainato dai titoli tecnologici dei “Magnifici 7”, con Tesla (+4%) che ha toccato un nuovo massimo storico e Alphabet a +5,5%, grazie ai passi avanti di Google nell’informatica quantistica. Anche l’S&P 500 è avanzato dello 0,82%, mentre il Dow Jones si è ritirato dai guadagni iniziali e ha perso lo 0,22% per colpa di un trading instabile e del forte calo dei sanitari.
In Europa i future sono deboli e poco mossi, dopo che ieri le Borse del Vecchio Continente hanno chiuso in rialzo, in attesa della Bce, che oggi allenterà nuovamente il costo del denaro, anche se c’è ancora incertezza sulle sue mosse future. I mercati scommettono che il tasso di interesse europeo scenderà sotto al 2% già a primavera ma questo esito per gli esperti non è per niente scontato e difficilmente oggi Lagarde si sbilancerà più di tanto nel dire fino a dove la Bce intende arrivare.
Più nel dettaglio stamane la Borsa di Tokyo guida i guadagni dei listini asiatici, avanzando quasi dell’1,5%, sulla scia di Wall Street e in attesa della Boj, che terrà la sua ultima riunione di politica monetaria dell’anno la prossima settimana, a ridosso del previsto taglio dei tassi della Fed. La Bank of Japan ha più volte segnalato la sua disponibilità a un nuovo aumento del costo del denaro, ma i responsabili politici dell’istituto non sembrano avere fretta di farlo, dato che la ripresa dello yen sta moderando la pressione inflazionistica e l’incertezza che circonda le politiche del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump offuscano le prospettive economiche.
Nel frattempo a Seul l’indice Kospi avanza e il won sudcoreano si muove in un range moderato, nonostante i toni provocatori del presidente Yoon Suk Yeol, il quale nella sua seconda apparizione pubblica dopo il fallito tentativo di imporre la legge marziale, ha assicurato che combattera’ “fino all’ultimo “, attaccando chi vuole il suo impeachment, per il quale in Parlamento occorre una maggioranza di due terzi. Il partito di governo ha boicottato il voto di impeachment la scorsa settimana, ma si prevede che sabato prossimo ci sarà una seconda votazione. Anche le Borse cinesi sono positive, con Hong Kong in netto rialzo e Shanghai che sale di oltre lo 0,50%, in attesa di novità sugli stimoli.
Sempre in Asia i prezzi del petrolio si sono stabilizzati dopo aver chiuso in rialzo di oltre il 2% a New York – per la terza sessione di fila – sulla scia delle rinnovate prospettive della domanda e perché gli investitori scommettono su un taglio dei tassi da parte della Fed la prossima settimana. Intanto in Siria il gruppo islamista Hayat Tahrir al Sham si è insediato alla guida del nuovo governo ad interim e il premier al Bashir fa sapere che governerà fino a marzo, anche se non è chiaro cosa accadrà poi.
I ribelli che hanno spazzato via il regime di Assad sono sempre classificati come gruppo terroristico dagli Stati Uniti, dalla Turchia e da altri governi e devono ancora spiegare i dettagli chiave della loro transizione, incluso il processo verso una nuova costituzione.