Greenpeace celebra oggi i suoi primi 45 anni di vita. Oltre 4 decenni scanditi da battaglie per la tutela ambientale, a difesa della biodiversità, a favore delle fonti rinnovabili e contro i colossi delle fonti fossili.
L’associazione ambientalista, attiva in oltre 55 Paesi, in un messaggio apparso sulla sua pagina Facebook ha voluto celebrare i suoi milioni di sostenitori:
Oggi festeggiamo i 45 anni di Greenpeace e persone come voi che scendono in campo attivamente per la difesa del Pianeta. Grazie per accompagnarci nel nostro viaggio!
La storia di Greenpeace ha avuto inizio il 15 settembre del 1971, quando una piccola imbarcazione ribattezzata Phyllis Cormack salpò dal Canada con a bordo un gruppo sparuto di volontari e di giornalisti alla volta di Amchitka, un’area a Nord dell’Alaska utilizzata dal Governo USA per condurre test nucleari sotterranei. La nave venne intercettata dalle autorità americane non giungendo mai a destinazione, ma il messaggio sui test atomici arrivò invece forte e chiaro ai cittadini che spinsero il Governo a desistere dal programma, allarmati dalle conseguenze ambientali e sanitarie.
Da allora le navi “guerriere” dell’associazione hanno condotto decine di azioni e proteste pacifiche per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi ambientali e spingere i Governi a prendere provvedimenti contro le industrie più inquinanti. L’ultima nave, l’ammiraglia battezzata Rainbow Warrior, è stata realizzata con i fondi dei sostenitori e prende il nome da una leggenda indiana che descrive un tempo in cui l’avidità umanità ha fatto ammalare il Pianeta. Una tribù nota come i Guerrieri dell’Arcobaleno si mobilita per difendere il Pianeta e restituirlo alla sua originaria bellezza.
Come ricordano gli stessi attivisti sul loro portale:
Il nostro scopo è smascherare i criminali ambientali e richiamare all’ordine Governi e industrie quando falliscono nel loro mandato di salvaguardare l’ambiente e il nostro futuro.
L’associazione conta 2,8 milioni di sostenitori e 36 mila volontari in tutto il mondo ma non accetta finanziamenti da lobby e Governi per preservare la sua indipendenza. Negli ultimi anni Greenpeace ha dirottato molte delle sue energie nella lotta ai cambiamenti climatici, agli OGM, alla deforestazione, all’inquinamento da plastica e alle fonti fossili. La battaglia contro le testate atomiche prosegue, con la richiesta all’ONU di pubblicare un trattato per metterle al bando in tutto il mondo.
In Italia l’associazione quest’anno ha festeggiato i suoi primi 30 anni di vita. Greenpeace Italia conta oltre 77 mila sostenitori, circa mille volontari e 500 mila cyberattivisti. A ricordare le battaglie prioritarie per gli ambientalisti è il direttore esecutivo Giuseppe Onufrio:
La maggiore sfida globale dei nostri tempi è la battaglia contro i cambiamenti climatici. L’accordo di Parigi, che ci aspettiamo verrà firmato tra una settimana, è un bel passo in avanti per raggiungere l’obiettivo ambizioso di non superare un grado e mezzo di aumento della temperatura globale e avviare la transizione verso le rinnovabili al 100 per cento per tutti.
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