Un importante giro di nomine cambia alcuni dei ruoli di vertice della Polizia in tutto il paese. Ridisegnando il presente e dando indicazioni significative per il futuro del Dipartimento di pubblica sicurezza, con l’impronta che testimonia la solidità e la piena autonomia dell’attuale capo della Polizia, Franco Gabrielli.
I cambiamenti partono dal vertice del dipartimento della Pubblica sicurezza: Vittorio Rizzi, che è e resterà direttore della Direzione centrale anticrimine, diventa vice capo della Polizia. Brillante investigatore, ex capo della squadra mobile di Roma, in questi anni si è dimostrato anche uomo capace di gestire relazioni istituzionali, come quando è stato a capo dell’ispettorato della presidenza del Consiglio.
Promesso prefetto Lamberto Giannini, che è uno degli uomini più vicini e più stimati da Gabrielli, che lo ha avuto come vice alla Digos di Roma. Giannini resta però Direttore centrale della Prevenzione, a conferma dell’eccellente lavoro fatto in maniera di terrorismo, dove l’esperienza italiana è portata a esempio in tutto il mondo come esempio nel lavoro di prevenzione.
Previsto un giro importante anche di questori: diventa prefetto Raffaele Grassi, ex capo del Servizio centrale operativo, che quindi va via da Reggio Calabria. Dove arriva dalla Direzione centrale Maurizio Vallone. Sergio Bracco, uomo di lunga esperienza, va via da Genova e diventa questore di Milano. A Torino arriva invece Giuseppe De Matteis. Alla Direzione centrale anticrimine ci sarà Francesco Messina, ex questore di Torino. A Bari il nuovo questore è Giuseppe Bisogno, che lascia quindi Perugia. A Genova nomina per Vincenzo Ciarambino, ad Agrigento Rosa Maria Iraci, Maurizio Masciopinto a Venezia, Andrea Balentino a Lecce, Leopoldo Laricchia a Brescia.