“La tragedia di Superga, nella quale persero la vita i campioni del grande Torino e quanti si trovavano con loro sull’aereo che li riportava a casa dopo la trasferta di Lisbona, è una pagina indelebile della storia della nostra Repubblica e non soltanto del calcio italiano. Enorme fu l’emozione che immediatamente suscitò quello spaventoso incidente”. Lo sottolinea in una dichiarazione il capo dello Stato Sergio Mattarella.
“Spontanea divenne tra gli italiani -ricorda- la condivisione del lutto per le vite spezzate di quei giovani, i cui volti erano un simbolo dello sport e, per questo, rappresentavano anche un segno della rinascita del Paese dopo gli orrori della guerra. Ma la memoria di quella squadra è rimasta viva, e anzi si è rafforzata nel tempo. Ancora oggi, dopo 70 anni, il Torino di capitan Valentino Mazzola è ricordato come una delle compagini più forti, come un esempio di vigore agonistico, di eccellenze individuali che moltiplicavano le qualità collettive. I record raggiunti sono divenuti un mito calcistico per tutti i tifosi, non solo per quelli granata”.
Tra i messaggi per la ricorrenza anche quello del presidente della Fgci Gabrielle Gravina: “Sono passati 70 anni ma il ricordo
Quella granata è stata una delle squadre più forti di tutti i tempi, una corazzata invincibile formata da campioni che difendevano anche la maglia azzurra e che fece innamorare milioni di italiani. Ha fatto sognare tanti tifosi e tanti bambini cresciuti nel mito di quei giocatori che hanno contribuito a risollevare il morale del Paese dopo gli anni difficili della guerra. Il calcio – conclude il n.1 della Figc – è passione, mito e memoria, tre parole che evocano il ricordo di quel Grande Torino capace di trasmettere ancora oggi emozioni”
Quest’anno lin città a celebrazione sarà diversa dal solito: a 70 anni dalla tragedia di Superga, infatti, il rito un po’ religioso e un po’ pagano della commemorazione dei caduti cambierà, almeno in parte, la propria liturgia che va in scena ogni anno il 4 maggio. A modificare i programmi sono i lavori di restauro alla Basilica che oggi resterà chiusa sfrattando di fatto la cerimonia religiosa. La Messa officiata dal cappellano granata don Riccardo Robella si terrà dunque in Duomo a partire dalle 15,30 per poi consentire ai giocatori, ai tecnici e ai dirigenti di salire alle 17 alla tomba degli Invincibili per la lettura dei nomi dei Caduti da parte di capitan Belotti. La giornata dedicata al ricordo degli Invincibil, proclamata dalla Fifa giornata Mondiale del Calcio, er i valori di umiltà, solidarietà e condivisione che il Grande Torino incarnava, in campo e fuori., è iniziata infatti alle 10 con la commemorazione al Cimitero Monumentale dove sono sepolti molti dei Caduti di Superga. In contemporanea, dalle 9 alle 13, il Museo del Grande Torino di via La Salle 87 a Grugliasco apre le porte ai tifosi con l’esposizione dell’annullo filatelico di Poste