Il team di Maranello arriva da un weekend di gara pessimo, un brutto risultato in cui pesa parecchio il sabato trascorso in Nevada, dove le condizioni meteo hanno deciso di prendere il sopravvento. Da qui scaturisce una qualifica deficitaria che rovina tutto il fine settimana. A pochi giorni di distanza, la sfida si fa più tosta per vari elementi tecnici che, in Qatar, richiedono un livello di compromesso più alto rispetto a Las Vegas.
SF-25: le indicazioni tecniche passate da seguire
Il quesito centrale in questo secondo appuntamento consecutivo della Formula 1 che riguarda la Ferrari è piuttosto semplice: quale sarà la reale performance della Rossa sul tracciato di Losail? Nell’edizione precedente, Charles Leclerc riuscì a salire sul podio grazie a un ritmo competitivo, ovviamente pure favorito da diverse dinamiche innescatesi in gara che hanno influito significativamente su rendimento e risultato finale.
Dal punto di vista della guidabilità, la SF-24 aveva incontrato notevoli difficoltà nel gestire il grip necessario all’avantreno su un circuito simile. Aumentando il carico aerodinamico sul retrotreno, il bilanciamento della monoposto italiana tendeva a spostarsi verso il posteriore. Questa mossa generava una chiara difficoltà di rotazione in ingresso curva, problema peraltro cronico e molto marcato sulla monoposto attuale.
Come sappiamo, il sottosterzo della Rossa spesso si trasforma in eccesso di rotazione nelle fasi di uscita, tardando il momento in cui i piloti possono andare sul gas. Criticità che, sebbene segnalate, non sono state corrette in maniera efficace prima della qualifica. Per fortuna, il passo dell’auto sulla distanza dei 300 chilometri si mostrò superiore. Ferrari deve fare tesoro di queste indicazioni e anticipare le variabili che possono limitare le prestazioni.
Ferrari: il provvedimento necessario per usare al meglio le gomme
Per le gomme, Ferrari si trova di fronte a diverse sfide, situazione che potrebbe complicare particolarmente la ricerca del set-up ottimale durante la qualifica. Si tratta di una criticità tecnica ben nota, poiché il team di Maranello ha più volte mostrato difficoltà nell’attivazione corretta delle coperture. Serve trovare e mantenere numerosi equilibri. L’asfalto di Losail offre un grip elevato che però aumenta lo stress termico interno degli pneumatici.
Proprio per tale ragione, ottenere un bilanciamento accurato ed efficiente sarà un aspetto fondamentale per le vetture italiane. Una carenza di rotazione troppo marcata può portare a un surriscaldamento dell’asse anteriore e al conseguente overheating. Con tanta benzina, questo fenomeno si attenua grazie alle minori velocità medie in percorrenza, ma in qualifica la gestione delle mescole resterà una delle sfide principali.
Secondo quanto appreso dalla nostra redazione, il Cavallino Rampante ha realizzato un lavoro extra al simulatore. L’obiettivo in tal senso è piuttosto semplice: considerare maggiormente, nella costruzione dell’assetto, l’utilizzo delle gomme. Una mossa concorde con il target di ottimizzare la qualifica, questa volta, e di prendere il via del Gran Premio del Qatar in posizioni consone al risultato che si vuole ottenere.
Curvoni veloci e ampi: il punto debole che Ferrari deve limitare al massimo con l’assetto
L’accuratezza nell’esecuzione è sempre determinante, specie per la Ferrari in versione Lusail. Una sfida che vedrà l’arduo compito nel coordinare ogni dettaglio senza commettere errori, incarico tanto cruciale quanto la preparazione in fabbrica di cui sopra. I soli 60 minuti di prove libere renderanno ogni sgambata in pista preziosa. Il fatto aerodinamico che più preoccupa pensando alla SF-25 riguarda la conformazione stessa della pista araba.
Parliamo delle curve in appoggio molto ampie in lunghezza, tratto distintivo che generalmente ha penalizzato la vettura italiana. È inutile nasconderlo: Ferrari non si trova a suo agio su questo tipo di curve veloci, preferendo sezioni più brevi che non sovraccarichino l’anteriore, potenzialmente in seria difficoltà sul tracciato di Losail. Resta da capire se i passi avanti visti rispetto al 2024 saranno sufficienti per gestire questo tipo di situazione.
Per ultimo, una questione tecnica: la pista del Qatar concederà a Hamilton e Leclerc la possibilità di costruire il giro in diverse maniere. Un dettaglio tecnico legato all’handling che offre uno spazio di manovra più ampio alla Rossa, potendo allargare di qualche punto la finestra di funzionamento dell’auto. Ovviamente, per tradurre il rendimento stimato in fabbrica, la messa a punto e il relativo bilanciamento della SF-25 dovranno essere perfetti.