Il Mondiale di Formula 1 torna ad accendere i motori e lo fa nella città di Melbourne, ospitando la prima e tanto attesa gara del calendario: l’Australian GP. L’Albert Park Circuit è una pista semipermanente che si snoda attraverso le strade di un suggestivo parco cittadino, è un mix perfetto di velocità, tecnica e spettacolo. In questo articolo, analizziamo nel dettaglio le caratteristiche del tracciato, le sfide per i piloti e le strategie che potrebbero fare la differenza.
Il circuito
Il GP d’Australia ha fatto il suo debutto in Formula 1 nel 1985 ad Adelaide, prima di trasferirsi a Melbourne dal 1996. Da allora, l’Albert Park Circuit è diventato una tappa iconica, oggi sede della gara inaugurale della stagione. Il fascino della pista non sta solo nel layout tecnico, ma anche nell’atmosfera unica che la città offre durante il weekend di gara.
Il circuito di Albert Park si sviluppa su 5,278 km e conta 14 curve, 9 a destra e 5 a sinistra, con una combinazione di curve veloci e rettilinei che mettono alla prova i piloti e le loro monoposto. Previsti 58 giri per un totale di lunghezza gara da circa 306 km. Essendo una pista semipermanente, la superficie tende a essere più scivolosa nelle prime sessioni del weekend, migliorando progressivamente con il deposito della gomma sull’asfalto.
Le zone di DRS sono fondamentali per i sorpassi, con i principali punti di attacco situati lungo il rettilineo dei box e tra le curve 2 e 3. Una delle principali difficoltà del circuito di Melbourne è rappresentata dai frequenti cambi di grip. I piloti devono adattarsi rapidamente a una superficie che si evolve sessione dopo sessione, con un asfalto che inizialmente offre poco grip per poi migliorare progressivamente. Inoltre, i muretti vicini e le vie di fuga ridotte rendono ogni errore potenzialmente fatale.
Primo settore
Il rettilineo dei box è il più lungo del tracciato, fondamentale per le partenze e i sorpassi con DRS. Qui le monoposto raggiungono velocità superiori ai 320 km/h prima di affrontare la prima curva.
La Curva 1 meglio nota come Jones in onore dell’ex pilota campione del mondo F1 australiano nel 1980, è una curva a destra veloce che si fa a 180 km/h, da affrontare con precisione dopo il rettilineo principale. È un punto cruciale per i sorpassi al primo giro. La Curva 2 denominata Brabham anch’essa in onore dell’ex tre volte campione del mondo F1 australiano è un leggero curvone a sinistra che si percorre in accelerazione.
Rettilineo tra curva 2 e 3
Un breve allungo con possibilità di sorpasso, grazie alla seconda zona DRS. I piloti devono essere precisi in frenata per affrontare al meglio curva 3. Curva 3 è un tornante a destra, ottimo per tentare il sorpasso in staccata. La traiettoria è fondamentale per evitare il sottosterzo in uscita.
Secondo settore
Ad aprire il secondo settore c’è la Curva 4 secca a sinistra che richiede un ingresso aggressivo ma controllato per evitare di perdere trazione in uscita. Curve 5-6 rappresentano un tratto fluido con curve veloci che mettono sotto stress l’aerodinamica della vettura. Lì si gioca molto sul bilanciamento del carico. Curva 7 è una virata veloce a destra, affrontata quasi in pieno nelle condizioni ideali. La Curva 8 invece un curvone rapido prima del lungo rettilineo Lakeside che porta alla ex chicane.
Rettilineo tra curva 8 e 9
Introdotto dopo la rimozione della chicane originale, questo tratto aumenta le velocità e porta a una frenata decisa per l’ingresso nella sezione veloce del tracciato.
Terzo settore
Il terzo e ultimo settore del circuto si apre cone le Curve 9-10 che dopo le recenti modifiche che hanno eliminato la chicane, lasciano spazio a un lungo tratto rettilineo che aumenta le velocità di punta. Le Curve 11-12 sono una delle sezioni più spettacolari del circuito. Si tratta di un cambio di direzione velocissimo, che mette a dura prova la stabilità della monoposto. Un errore qui può essere fatale. La Curva 13 è una curva stretta, dove la trazione in uscita è determinante per affrontare bene l’ultimo tratto. Infine la Curva 14, l’ultima curva del circuito, è una virata a destra che immette sul rettilineo principale. È cruciale avere una buona uscita per massimizzare la velocità in rettilineo.
Numeri e curiosità
Il record del circuito appartiene a Charles Leclerc su Ferrari nel 2024 con il tempo di 1:19.813. A vincere lo scorso anno fu Carlos Sainz su Ferrari. A vincere più volte invece fu Michael Schumacher, quattro successi sempre su Ferrari nel 2000, 2001, 2002 e 2004. Tra i piloti ancora in gara, hanno vinto una volta Sainz (2024), Verstappen (2023), Leclerc (2022) e Alonso (2006). La squadra che ha più vinto a Melbourne è la Scuderia Ferrari con 10 successi, seguita dalla McLaren con 6 e della Mercedes con 4.
La strategia ai box gioca un ruolo chiave. Con un asfalto non troppo abrasivo ma con tratti che sollecitano le gomme, la gestione del degrado è cruciale. Le scelte delle mescole da parte di Pirelli influenzano fortemente l’andamento della gara, con le squadre che spesso optano per una strategia ad una sola sosta, a meno che non intervengano Safety Car o condizioni meteo avverse.
Momenti iconici
Melbourne ha regalato alcuni dei momenti memorabili alla Formula 1 moderna. Dal primo trionfo di Michael Schumacher con la Ferrari nel 2000, alle vittorie sorprendenti come quella di Jenson Button nel 2010 con la McLaren sotto la pioggia, il circuito ha sempre offerto spettacolo puro.
Non si possono dimenticare gli incidenti spettacolari, come l’incidente di Fernando Alonso nel 2016, che vide lo spagnolo uscire miracolosamente illeso da un impatto devastante. Il GP d’Australia è sempre sinonimo di emozioni e colpi di scena.
Il futuro del circuito
Con un contratto esteso fino al 2035, Melbourne rimarrà una delle tappe fondamentali del calendario di Formula 1. Le recenti modifiche al tracciato per aumentarne la performance e l’interesse crescente del pubblico assicurano la continuità a essere un appuntamento imperdibile per team, piloti e appassionati.
Il circuito di Melbourne non è solo una pista da corsa, ma un vero e proprio simbolo della Formula 1. Con il suo mix di velocità, strategia e imprevedibilità, offre sempre gare emozionanti e risultati imprevedibili. Quando i semafori si spegneranno per dare il via all’Australian GP, il mondo intero sarà con gli occhi puntati su uno degli eventi più spettacolari della stagione.