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Governo Draghi, la diretta – Il giorno delle consultazioni coi partiti – Il Fatto Quotidiano

Feb 4, 2021

È il giorno delle consultazioni con i partiti per Mario Draghi. L’uomo scelto dal presidente Sergio Mattarella per guidare un “governo di alto profilo, che non debba identificarsi con alcuna formula politica“ ha lasciato la sua residenza in Umbria ed è atteso nella Capitale, dove nel pomeriggio incontrerà le forze politiche. Il calendario delle consultazioni dovrebbe essere noto in tarda mattinata, mentre continuano gli appelli del Pd ai Cinque stelle – dopo la riunione di ieri con Leu e M5s – a non disperdere il patrimonio del percorso comune nel Conte bis e per un ingresso dei grillini nel governo.

Dopo il silenzio ufficiale di ieri, oggi tra i 5 stelle è arrivata la nota di Luigi Di Maio. “Oggi si aprono le consultazioni del premier incaricato Mario Draghi, secondo la strada tracciata dal capo dello Stato Sergio Mattarella, che ringrazio. In questa fragile cornice, il MoVimento 5 Stelle ha, a mio avviso, il dovere di partecipare, ascoltare e di assumere poi una posizione”, ha scritto il ministro degli Esteri ed ex capo politico del M5s. Una posizione che non scioglie la riserva ma apre al premier incaricato: “Comprendo gli animi e gli umori di queste ultime ore. È legittimo. Stiamo attraversando una crisi politica complessa e non abbiamo colpe. Non abbiamo cercato noi lo stallo, non avremmo mai voluto che si arrivasse a questo, con una pandemia in corso e le enormi difficoltà del nostro comparto produttivo. Ma è proprio in queste precise circostanze che una forza politica si mostra matura agli occhi del Paese”.

La posizione di Di Maio sembra confermare quanto dichiarato ieri sera da Andrea Orlandodopo la riunione Pd-M5S-Leu. “Mi è parso che si tratti di posizioni ferme ma non assolutamente insuperabili”, ha detto riferendosi ai 5 stelle. “Auspichiamo che questa maggioranza corrisponda all’appello del Capo dello Stato, una maggioranza larga. Altrimenti se dopo le tarantelle di Renzi, dovessimo sottostare a quelle di Salvini non avremmo fatto un grande servizio al Paese”. È per questo che proprio il Pd punta a un governo tecnico-politico, seguendo il precedente di Carlo Azeglio Ciampi versione 1993, quando fu chiamato a presidente un esecutivo tecnico-politico: c’era Alberto Ronchey ma pure Nicola Mancino. “In queste ore stiamo proponendo anche a Leu e al M5S di sostenere il governo. Draghi potrebbe già avere una maggioranza che lo sostiene, è quella che in Europa ha eletto Ursula von der Leyen. Una maggioranza europeista con la grande responsabilità di scrivere un Recovery per l’Italia dei prossimi anni e rivolto alle prossime generazioni”, dice il capogruppo Pd a palazzo Madama Andrea Marcucci al Messaggero.

In un governo Draghi tecnico politico dovrebbero trovare posto Roberto Speranza. Almeno secondo Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), che a Sky Tg24 alla domanda su una sua eventuale disponibilità a entrare in un governo Draghi, se venisse contattato, risponde: “C’è un ottimo ministro della Salute che fatto un egregio lavoro in tutti questi mesi. Credo che dare continuità sia assolutamente importante”. Per Locatelli un punto è fondamentale: la continuità, in tempi di pandemia. “Servirebbe – osserva – perché quello che è stato fatto in questi mesi è stato cruciale per il Paese. Il ministro Roberto Speranza, ripeto, ha svolto un lavoro encomiabile per impegno e passione e capacità di governare una situazione così difficile. La scelta spetterà al presidente incaricato Mario Draghi”.Ma Locatelli ha ricevuto telefonate in vista della formazione della nuova compagine dell’Esecutivo? “Solamente quelle dei miei cari”, risponde. Nelle scorse ore si era poi diffusa la voce di un possibile incarico anche per Giuseppe Conte nel nuovo esecutivo. Il premier dimissionario,n bloccato dall’Ansa mentre stava entrando a Palazzo Chigi, ha detto: “Quando uno fa il suo lavoro è sempre sereno“.

CRONACA ORA PER ORA

12.42 – Di Maio: “M5s ha dovere di ascoltare Draghi”

“Oggi si aprono le consultazioni del premier incaricato Mario Draghi, secondo la strada tracciata dal capo dello Stato Sergio Mattarella, che ringrazio. In questa fragile cornice, il MoVimento 5 Stelle ha, a mio avviso, il dovere di partecipare, ascoltare e di assumere poi una posizione sulla base di quello che i parlamentari decideranno. Siamo la prima forza politica in Parlamento e il rispetto istituzionale viene prima di tutto”. Così in una nota il ministro Luigi Di Maio.

12.40 – Di Maio: “Dobbiamo mostrarci maturi”

“Comprendo gli animi e gli umori di queste ultime ore. È legittimo. Stiamo attraversando una crisi politica complessa e non abbiamo colpe. Non abbiamo cercato noi lo stallo, non avremmo mai voluto che si arrivasse a questo, con una pandemia in corso e le enormi difficoltà del nostro comparto produttivo. Ma è proprio in queste precise circostanze che una forza politica si mostra matura agli occhi del Paese”. Così Luigi Di Maio.

12.33 – Berlusconi: “Guardiamo a tentativo Draghi senza pregiudizi”

“È naturale da parte nostra guardare senza alcun pregiudizio al tentativo del Presidente incaricato, al quale proporremo – nella naturale prosecuzione di un atteggiamento responsabile che contraddistingue l’azione di Forza Italia – idee e contenuti”. Così il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, durante un collegamento con il vicepresidente Antonio Tajani e le due capigruppo, Annamaria Bernini e Maristella Gelmini.

12.30 – Berlusconi: “Draghi va nella direzione da noi indicata”

“La scelta del Presidente della Repubblica di conferire a Mario Draghi l’incarico di formare il nuovo governo va nella direzione che abbiamo indicato da settimane: quella di una personalità di alto profilo istituzionale attorno alla quale si possa tentare di realizzare l’unità sostanziale delle migliori energie del Paese”. Lo afferma il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

11.00 – Draghi arrivato alla Camera

Il presidente del consiglio incaricato, Mario Draghi, è arrivato alla Camera. Oggi sono in programma le consultazioni con i partiti politici.

10.00 – Conte: “Quando uno fa il suo lavoro è sempre sereno”

“Quando uno fa il suo lavoro è sempre sereno”. Lo ha detto all’ANSA il premier uscente, Giuseppe Conte, mentre stava entrando a Palazzo Chigi.

9.30 – Locatelli (Cts): “Da Speranza lavoro cruciale, dare continuità”

“C’è un ottimo ministro della Salute che fatto un egregio lavoro in tutti questi mesi. Credo che dare continuità sia assolutamente importante”. Ne è convinto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), che risponde così su ‘Sky Tg24’ alla domanda su una sua eventuale disponibilità a entrare in un governo Draghi, se venisse contattato. Per Locatelli un punto è fondamentale: la continuità, in tempi di pandemia. “Servirebbe – osserva – perché quello che è stato fatto in questi mesi è stato cruciale per il Paese. Il ministro Roberto Speranza, ripeto, ha svolto un lavoro encomiabile per impegno e passione e capacità di governare una situazione così difficile. La scelta spetterà al presidente incaricato Mario Draghi”. Ma Locatelli ha ricevuto telefonate in vista della formazione della nuova compagine dell’Esecutivo? “Solamente quelle dei miei cari”, risponde.

9.19 – Draghi lascia casa sua in Umbria

Mario Draghi Draghi ha lasciato la sua casa alle porte di Città della Pieve. La vettura della scorta e un’altra auto con i vetri oscurati, quella con probabilmente con a bordo il presidente del Consiglio incaricato, sono infatti uscite dalla tenuta del centro umbro. Si sono quindi dirette sulla strada principale dalla quale è possibile anche raggiungere l’autostrada. Anche la pattuglia dei carabinieri che sorveglia gli ingressi si è allontanata.

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