• 26 Dicembre 2025 16:04

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Governo Draghi, la diretta delle consultazioni: tocca a Pd e Forza Italia – Il Fatto Quotidiano

Feb 5, 2021

È il giorno del faccia a faccia con quattro partiti che potrebbero fare parte della maggioranza. Ma anche del passo indietro di Silvio Berlusconi: doveva tornare sulla scena e invece alla fine non andrà a Roma. Il leader di Forza Italia ha anticipato la posizione del suo partito via telefono a Mario Draghi. Il presidente del consiglio incaricato incontrerà gli altri berlusconiani nell’ultimo colloquio della sua giornata. Prima toccherà al Pd, a Fdi, a Italia viva e a Leu. Le consultazioni per la formazione del ‘governo del Presidente’ entrano quindi nel vivo all’indomani dell’apertura del M5s sull’asse tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo. Il fondatore dei 5 stelle ieri è stato per due ore al telefono col premier incaricato, mentre domani guiderà la delegazione Cinque Stelle alle consultazioni: si tratta di un ritorno sulla scena dopo il “passo di lato” di qualche anno fa. Più in generale, Grillo non guida una delegazione dei 5 stelle in occasioni istituzionali dai tempi delle consultazioni di Matteo Renzi nel 2014. Intanto a Roma è giunto anche Davide Casaleggio: ha sostenuto che c’è consenso per far passare da un voto degli iscritti a Rousseau la possibilità di appoggiare un governo guidato dall’ex presidente Bce.

Leu: “Noi incompatibili con la Lega” – La seconda giornata di consultazioni è cominciata con il gruppo Autonomie, con Leu e quindi Italia viva. Entusiastico il commento dei primi. “In Germania Draghi ha la fama di essere più tedesco dei tedeschi, con i sud tirolesi non può quindi che avere un feeling particolare”, ha detto Julia Unterberger alla fine dell’incontro con l’ex presidente Bce. Molto più cauta la dichiarazione Loredana De Petris, senatrice di Leu, che ha parlato di “incompatibilità” della sua componente con “la presenza di forze come la Lega e le forze sovraniste della destra. Con Draghi siamo stati molto chiari, abbiamo elencato punti prioritari e fondamentali. Sono degli spartiacque, come lo è il fatto che l’alleanza Pd-M5S-Leu è strategica e deve essere una base forte che se consolidata in programmi e progetti non può essere dispersa”. Federico Fornaro ha spiegato che non firmeranno “mai il programma di un governo in cui ci sia la flat tax”. E poi ha difeso il reddito di cittadinanza: “Credo che nessuna persona onesta non possa non riconoscere che meno male che in questa pandemia c’era il reddito di cittadinanza”.

Renzi: “C’è Draghi, mi sento meglio quando vada a casa” –Matteo Renzi, invece, non mette paletti e annuncia il sostegno “a prescindere” di Italia Viva. “C’è un presidente che deciderà cosa fare, lo sosterremo nel suo tentativo, ci sono 209 miliardi che saranno spesi da Mario Draghi e non da altri, ciascuno di noi, andando a casa, per questo, si sentirà meglio – ha detto dopo il colloquio – Noi oggi ci sentiamo meglio e auguriamo buon lavoro al presidente Draghi”. Riforme da suggerire, il Mes indispensabile, il Ponte sullo Stretto? Insomma, i “contenuti e non i nomi”, mantra dei renziani degli ultimi mesi? “Il premier ha conoscenza dossier approfondita, battaglia storiche, a esempio Iv da Recovery su investimenti e non su bonus sono già sul tavolo. Manderemo tutto il nostro materiale”, risponde Renzi. Poi rivela i temi indicati nel colloquio: “Abbiamo evidenziato le questioni del lavoro, con la Bellanova, le regole parlamentari, con i decreti legge e non i Dpcm, grazie a Boschi, il piano choc per le infrastrutture, di cui ha parlato Faraone”. Un trittico che sembra suggerire anche quali saranno i posti che Italia Viva rivendicherà se il progetto andrà in porto e bisognerà costruire una squadra di governo. Renzi, dopo aver ottenuto un incarico per un premier diverso da Conte, ora dice no ai veti degli altri partiti: “Italia viva sosterrà il premier incaricato dal presidente della Repubblica: non mi permetto di giudicare le decisioni di M5s, Zingaretti, Leu, Fi, Fdi. Noi diciamo che il presidente della Repubblica ha fatto un appello a tutti: la valutazione dovranno farla le singole forze politiche e il premier incaricato”.

Il giorno di Pd e Forza Italia –Nel pomeriggio Draghi ha incontrato Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni che ha confermato l’intenzione di non votare la fiducia al nuovo governo (ma non ha specificato se si tratterrà di astensione o voto contrario). Poi a Montecitorio arriverà il Partito Democratico. Il segretario Nicola Zingaretti ha annunciato che non metterà paletti al perimetro della maggioranza perché è “compito di Draghi”, mentre i dem “offriranno i contenuti”. E sulla situazione nella quale Matteo Renzi ha costretto il suo ex partito scatenando la crisi ha sottolineato: “Ricordo che il giorno del giuramento del Conte 2 Renzi fondò un partito con l’obiettivo dichiarato di distruggere il Pd, noi oggi cresciamo mentre il partito di Renzi è inchiodato al 1,5-2 per cento”. L’ultimo appuntamento dell’ex numero della Bce sarà quello con Forza Italia. Anche se Berlusconi non sarà presente di persona, la presenza del suo partito è una variabile di peso, in particolare sul tema giustizia, tra i più delicati per i Cinque Stelle. Non a caso durante la notte è tornato a farsi sentire Alessandro Di Battista, ribadendo la sua contrarietà al governo Draghi, elencando alcuni dossier cari ai pentastellati – tra cui Autostrade – e sottolineando: “Pensate che sarà possibile portare avanti battaglie sulla legalità e sulla giustizia stando al governo con Berlusconi?”. Parole che arrivano all’indomani della lunga telefonata tra il fondatore del Movimento, Beppe Grillo, e il premier incaricato in un gioco di sponda che ha portato anche all’apertura netta di Conte, fermo nel sottolineare che non sarà “un sabotatore”. E Grillo nelle prossime ore si sposterà a Roma, dove è già arrivato Davide Casaleggio. E proprio il figlio del co-fondatore apre a una nuova ipotesi: “Ho incontrato diversi parlamentari e ministri qui a Roma. Qualunque sarà lo scenario politico possibile c’è ampio consenso sul fatto che l’unico modo per avere una coesione del Movimento 5 stelle sarà quello di chiedere agli iscritti su Rousseau”.

Le manovre di avvicinamento della Lega –Il M5s andrà da Draghi sabato mattina, ultima forza politica chiamata al faccia a faccia. Poco prima sarà la volta della Lega, divisa tra l’appoggio o meno dell’ex presidente della Bce. Si è mosso anche Luca Zaia. Da tempo il governatore del Veneto ha una partita aperta con Salvini si dice sicuro che il segretario “saprà muoversi con senso di responsabilità nei confronti del Paese, e anche responsabilità nei confronti della nostra identità” affrontando il colloquio “senza pregiudizi”, dice a IlCorriere della Sera. E apertura nei confronti di Draghi arriva anche da un euroscettico come Alberto Bagnai, responsabile economia del Carroccio: “È pragmatico e saprà gestire il Recovery”, spiega a La Stampa. Così anche il leader è passato a toni più concilianti: “Se ci sono spazi per aiutare milioni di italiani noi ci siamo”. Anche con ministri della Lega: “Se ci siamo, ci siamo non facciamo le cose a metà. Se non ci siamo, collaboriamo come opposizione come abbiamo fatto in questo anno e mezzo”. Una posizione che diventa completamente di apertura nel pomeriggio quando Salvini dimentica completamente le dichiarazioni della sera prima: “Mi piacerebbe che ci fossero tutti. Chi sono io per dire tu no? Vedo che altri lo dicono su di noi. Noi a Draghi non diremo che non vogliamo tizio”.

CRONACA ORA PER ORA

17.15 – Zingaretti: “Fiducia a Draghi”

“Nell’ambito della fiducia che confermiamo abbiamo espresso al professor Draghi le nostre preoccupazioni e le nostre proposte”. Così il segretario del Pd Nicola Zingaretti dopo le consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi

16.50 – Delegazione M5s con Grillo, Crimi e Taverna

Beppe Grillo, il capo politico Vito Crimi, per il Senato il capogruppo Ettore Licheri e la vicepresidente Paola Taverna e per la Camera il capogruppo e il vicepresidente vicario, David Crippa e Riccardo Ricciardi: sono i componenti, a quanto si apprende, che faranno parte della delegazione M5s per le consultazioni con il presidente incaricato Mario Draghi

16.38 – Salvini: “Mi piacerebbe che dentro ci fossero tutti. Chi sono io per dire tu no?”

“Non sono per le mezze misure: se sei dentro dai una mano, ti prendi onori e oneri. I governi tecnici alla Monti li abbiamo già provati. Mi piacerebbe che ci fossero tutti. Mattarella ha chiesto di fare un passo avanti ed ora si deve pensare all’interesse del Paese e non a quello dei partiti. Io ricordo che nel dopoguerra nei governi c’erano tutti. Dopo ognuno ha ripreso la sua via ma penso che questo sia un momento tale per cui ci sia bisogno delle energie di tutti”. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini a Skytg24.”Chi sono io per dire tu no? – dice Salvini a proposito dei veti sulla Lega – vedo che altri lo dicono su di noi. Noi a Draghi non diremo che non vogliamo tizio”.

16.31 – Iniziato incontro Pd-Draghi

Nell’ambito delle consultazioni, il presidente del consiglio incaricato Mario Draghi sta incontrando a Montecitorio la delegazione del Pd, di cui fanno parte il segretario Nicola Zingaretti, il vicesegretario Andrea Orlando e i capigruppo di Camera, Graziano Delrio, e Senato, Andrea Marcucci.

16.10 – Meloni: “Da Draghi orizzonte di legislatura”

“Abbiamo chiesto se fosse disponibile a mandato a tempo e mi pare che la scelta sia un orizzonte di legislatura”. Così il Presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, dopo le consultazioni con il Presidente incaricato Mario Draghi.

16.04 – Meloni: “Ci sarà un secondo giro di consultazioni”

“Ci sarà un secondo giro di consultazioni”. Così il Presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, dopo le consultazioni con il Presidente incaricato Mario Draghi.

16.02 – Meloni: “Fdi ma con governo Pd-M5s-Renzi”

“Si va verso maggioranza che ci ha portato al disastro attuale. FdI non andrà mai al governo con pd, M5s e Renzi. Confermiamo questa convinzione, ma siamo pronti a dare una mano all’Italia come forza politica responsabile e patriottica”. Così il Presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, dopo le consultazioni con il Presidente incaricato Mario Dragh

16.00 – Meloni: “Fdi non voterà fiducia a Draghi”

“Abbiamo ribadito a Draghi che FdI non voterà la fiducia al suo governo, una scelta che non ha a che fare con un pregiudizio nei suoi confronti. ma l’Italia non è democrazia di Serie B”. Così il Presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, dopo le consultazioni con il Presidente incaricato Mario Draghi.

15.10 – Iniziato incontro Draghi-Fdi

È appena iniziato a Montecitorio l’incontro fra il presidente del consiglio incaricato Mario Draghi e la delegazione del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia, guidata dalla leader Giorgia Meloni.

13.44 – Renzi: “Daremo a Draghi le proposte”

“I grandi temi per noi cruciali, dalla vaccinazione a un Recovery basato su investimenti e non sui bonus, alla cultura e turismo, sono già sul tavolo di Draghi. Gli manderemo tutto il nostro materiale e ulteriori elementi”. Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi al termine delle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi. “Nel colloquio abbiamo sottolineato in particolare le questioni legate al lavoro e le politiche del lavoro con Bellanova, con Boschi il funzionamento delle regole parlamentari, l’utilizzo di decreti e non dpcm, l’attuazione delle leggi, l’utilizzo della protezione civile per l’emergenza sanitaria, con Faraone tutto il tema del piano shock e delle infrastrutture”, sottolinea.

13.34 – Renzi: “Sbagliati i veti di Salvini e Leu”

“Sbagliati i veti di Salvini e di Leu? Italia viva sostiene il premier per il governo incaricato dal capo dello Stato”. Lo dice Matteo Renzi, rispondendo ai cronisti al termine delle consultazioni tra Draghi e Italia Viva. “Io – sottolinea – non giudico le decisioni degli altri, di Salvini e di Leu, ognuno risponde davanti a sé e al paese. Poi valuterà il premier incaricato”. “Noi – conclude – abbiamo detto di ascoltare l’appello del capo dello Stato”.

13.27 – Renzi: “Sosterremo Draghi a prescindere, è polizza sulla vita”

“Sosterremo il governo Draghi indipendentemente da quanti ministri tecnici e politici ci saranno”. Lo afferma Matteo Renzi (Iv) al termine della consultazione con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi. E ha aggiunto: “Grazie a Mario Draghi: averlo individuato come interlocutore per formare un nuovo governo ha portato immediatamente una ventata di credibilità e fiducia nel Paese. E’ una polizza assicurativa per i nostri figli e nipoti: nessuno può negarlo”.

13.05 – Berlusconi non va a Roma: telefonata con Draghi

Silvio Berlusconi non potrà partecipare oggi, suo malgrado, alle consultazioni del Presidente incaricato. Lo ha comunicato lui stesso al professor Mario Draghi, in un lungo e cordiale colloquio telefonico, nel quale gli ha espresso il suo rammarico, e gli ha anticipato la posizione di Forza Italia che gli sarà illustrata nel pomeriggio dalla delegazione composta dal vicepresidente Tajani e dalle capigruppo Bernini e Gelmini. Lo rende noto Forza Italia.

12.55 – Iniziato incontro Draghi – Italia viva

È iniziato l’incontro alla Camera fra il presidente del consiglio incaricato Mario Draghi e la delegazione di Italia viva, composta dai capigruppo alla Camera, Maria Elena Boschi, al Senato, Davide Faraone, e dal leader Matteo Renzi.

12. 46 – Leu: “Noi imcompatibili con la Lega”

“Abbiamo elencato punti prioritari e fondamentali. Sono degli spartiacque, come lo è il fatto che l’alleanza Pd-M5S-Leu è strategica e deve essere una base forte che se consolidata in programmi e progetti non può essere dispersa”. Lo afferma al termine della consultazione con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi Loredana De Petris di Leu, parlando di “Incompatibilità”.”Proprio perchè i temi sono fondamentali, questa maggioranza è incompatibile con la presenza di forze come la Lega e le forze sovraniste della destra. Con Draghi siamo stati molto chiari”, ha concluso.

12.45 – Leu: “Meno male che c’era il reddito in pandemia”

“Credo che nessuna persona onesta non possa non riconoscere che meno male che in questa pandemia c’era il reddito di cittadinanza”. Lo dice Federico Fornaro di Leu al termine delle consultazioni con il presidente incaricato Mario Draghi.

12.40 -Leu: “Maggioranza sia omogenea, mai ok a flat tax”

“E’ evidente che le questioni programmatiche non sono variabili indipendenti. La base parlamentare deve essere coesa e deve avere un minimo di omogeneità. E’ difficile tenere insieme forze che hanno difeso le scelte del governo con chi a settimane alterne era per chiudere o aprire e lisciava il pelo al negazionismo. Non firmeremo mai il programma di un governo in cui ci sia la flat tax”. Lo afferma Federico Fornaro di Leu al termine della consultazione con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi.

12.14 – Salvini: “Se ci sono spazi, ci siamo”

“Se ci sono spazi per aiutare milioni di italiani noi ci siamo”:lo dice Matteo Salvini a Rainews24 a proposito della partecipazione della Lega al governo Draghi. Ma anche con ministri della Lega? “Se ci siamo, ci siamo non facciamo le cose a metà. Se non ci siamo collaboriamo come opposizione come abbiamo fatto in questo anno e mezzo”.

11.54 – Iniziato l’incontro con Leu

E’ iniziato a Montecitorio l’incontro tra il presidente incaricato Mario Draghi e la delegazione di Liberi e Uguali, composta dai capigruppo di Camera e Senato, Federico Fornaro e Loredana De Petris.

11.50 – Crippa (M5s): “Serve visione politica”

“Non si faccia un’operazione di mero maquillage, dobbiamo evitare di dare visibilità e rilievo a chi ha causato questo disastro politico. Chi è stato protagonista della crisi di governo, non può oggi essere un elemento determinante tanto più che i suoi numeri in Parlamento sono sempre meno determinanti”. Lo dichiara Davide Crippa, capogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera, in un passaggio andato in onda alla trasmissione Agorà. “Siamo convinti che un governo tecnico non possa adottare le scelte che riguardano il futuro dei cittadini. Serve una visione politica, e non tecnica, per rilanciare il Paese. Andremo da Mario Draghi per comprendere le sue linee progettuali, ribadendogli che siamo la prima forza parlamentare ed insistendo su alcuni temi per noi fondamentali. Poi si vedrà”, conclude il deputato.

11.46 – Unterberger (Autonomie): “Draghi più tedesco dei tedeschi”

“In Germania Draghi ha la fama di essere più tedesco dei tedeschi, con i sud tirolesi non può quindi che avere un feeling particolare”. Così la senatrice Julia Unterberger, presidente del Gruppo per le Autonomie (SVP-PATT, UV), dopo le consultazioni con Mario Draghi, dopo aver detto che quello con il presidente incaricato “è stato un primo incontro molto positivo”.

11.34 – Autonomie: “Serve formula Ursula”

“Auspichiamo un governo politico. La formula ‘Ursulà sarebbe perfetta. Con i governi tecnici non abbiamo avuto buone esperienze per i nostri piccoli territori”. Lo dice Julia Unterberger di Per le Autonomie al termine della consultazione con Mario Draghi. “Ci auguriamo un governo politico. Penso che come convinti europeisti non possiamo che dire sì a un governo Draghi”, ha concluso.

11.20 – Grillo nella delegazione del M5s da Draghi

Beppe Grillo domani sarà nella delegazione M5S che incontrerà il premier incaricato Mario Draghi. La conferma arriva all’Adnkronos da autorevoli fonti del Movimento e dall’entourage dello stesso garante dei 5 Stelle. Le delegazioni per gli incontri non sono state ancora comunicate ufficialmente, ma Grillo, salvo cambi di programma dell’ultimo minuto, farà parte della squadra.

11.05 – Iniziato il secondo giorno di consultazioni

È appena iniziato alla Camera l’incontro fra il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, e i rappresentanti del gruppo per le Autonomie del Senato. Si tratta del primo colloquio nel secondo giorno di consultazioni. Gli incontri andranno avanti anche nel pomeriggio. Il programma della giornata prevede consultazioni con Leu, Iv, Fdi, Pd e Fi. Domattina sono attesi Lega e M5s.

10.45 – Draghi arrivato a Montecitorio

Il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi è a Montecitorio, dove è arrivato poco dopo le 10. Oggi proseguono le consultazioni per la formazione del nuovo governo: in primo incontro in agenda per Draghi è alle 11 quello con il gruppo ‘Per le Autonomiè del Senato.

10.17 – Casaleggio: “Ampio consenso per voto su Rousseau”

“Ho incontrato diversi parlamentari e ministri qui a Roma. Qualunque sarà lo scenario politico possibile c’è ampio consenso sul fatto che l’unico modo per avere una coesione del Movimento 5 stelle sarà quello di chiedere agli iscritti su Rousseau”.

9.50 – Lezzi: “Con B. e Renzi? Fatale per noi, sciagura per l’Italia”

“Non posso credere che ci sia tra noi la convinzione che sedere allo stesso tavolo dell’operazione Verdini da Rebibbia possa rappresentare il bene per il Paese ancor più in questo drammatico momento. Il M5S le ha tentate tutte per dare agli italiani un governo che potesse occuparsi di loro ma esistono limiti che devono essere riconosciuti con coraggio e con la memoria alle azioni di questi personaggi che, come avvoltoi, hanno lavorato per far fuori quella persona perbene che è Conte per ritornare a spartirsi la torta come hanno sempre fatto e come la storia ci insegna. Un governo con Berlusconi, Calenda, Renzi, Bonino e Salvini, non è un governo politico ma un’attrazione fatale per il M5S ed una sciagura per gli italiani”. Lo scrive su Facebook Barbara Lezzi

9.18 – Casaleggio a Roma

Anche il presidente dell’associazione Rousseau, Davide Casaleggio, è a Roma. È quanto circola negli ambienti Cinquestelle. Non è escluso che possa vedere Beppe Grillo, anche lui nella Capitale. Oggi alle ore 19, il figlio del cofondatore del M5S sarà impegnato nel secondo appuntamento del percorso di formazione ‘Ambasciatori della Partecipazionè, promosso dalla Rousseau Open Academy, assieme ad Enrica Sabatini. Non c’è alcuna conferma, né smentita, invece, su incontri con i vertici dei Cinquestelle o con Alessandro Di Battista, tornato a far sentire la sua voce critica sul sostegno al governo che sta tentando di comporre il presidente incaricato, Mario Draghi.

8.55 – Von der Leyen: “Lavorare senza sosta sul Recovery”

Bisogna “lavorare senza sosta” al Recovery Plan italiano. Lo dice la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, in un’intervista a La Stampa e altri media europei, in parte anticipata ieri, e nella quale, pur ribadendo la “regola d’oro” di non commentare mai le questioni politiche interne, plaude a Draghi: “Alla Bce ha svolto un ruolo straordinario e di questo ne sono tutti consapevoli. Non solo in Italia”.

8.51 – Tajani: “Draghi scelta in direzione di Fi”

“Berlusconi aveva chiesto un governo dei migliori e la scelta di Draghi va nella direzione auspicata da Forza Italia. Oggi andiamo all’incontro con uno spirito costruttivo, e ricordiamo che fu Berlusconi a indicare Draghi per la guida della Bce. Berlusconi oggi sarà presente, prima non poteva spostarsi, verrà a Roma per guidare la nostra delegazione. Ci sederemo al tavolo con le nostre proposte, tra cui il nostro recovery plan e il nostro piano vaccini. Siamo l’unico partito che ha preparato un recovery plan alternativo a quello del vecchio governo”. Lo ha detto il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, a Mattino 5. “I temi per noi dirimenti sono la giustizia e la politica fiscale”, ha aggiunto.

8.49 – Delrio: “Non possiamo porre veti”

“Nel tentativo del Conte ter c’era un appello alle forze europeiste e anti-sovraniste per una coalizione di tipo politico, qui stiamo parlando di un governo che non ha un perimetro politico perché questo è un governo del presidente della Repubblica. Che ha chiesto di rispondere alle emergenze del Paese: non disperdere i fondi del Next generation e rispondere all’emergenza sanitaria e vaccinale. Se la politica vuole fare un salto di qualità questo è il momento. Ognuno risponderà per sé senza porre veti o paletti. Però chiaramente il programma di Draghi dovrà scegliere fra politiche senz’altro diverse. E questo credo sarà lo spartiacque”. Così Graziano Delrio, sulla crisi di Governo, in un’intervista al Corriere della Sera.

8.43 – Zaia: “Salvini si muoverà responsabilmente”

Sono sicuro che Matteo Salvini saprà muoversi con senso di responsabilità nei confronti del paese, e anche responsabilità nei confronti della nostra identità”. Lo dice, intervistato dal Corriere della Sera, Luca Zaia, governatore del Veneto. “Nel senso che – precisa – Salvini affronterà il colloquio con Draghi mettendosi al tavolo ascoltando senza pregiudizi i progetti di governo del presidente incaricato. E il famoso tema dei punti fondamentali: si va al tavolo per verificare se sia possibile lavorare”. E su Mario Draghi afferma: “E un personaggio di indiscusso standing internazionale. È innegabile e saremmo poco onesti intellettualmente se non lo dicessimo: è l’uomo che ha riscattato l’immagine dell’Italia attraverso tutta la sua carriera in particolare nei suoi otto anni di presidenza della Bce. E nemmeno è soltanto questione di curriculum”.

8.20 – Zingaretti: “No paletti alla Lega”

“Noi porteremo a Draghi le nostre proposte, appena discusse in Direzione. Al primo punto c’è il tema di un forte ancoraggio all’Europa. La Lega è d’accordo? Poi proporremo una riforma del fisco che non intacchi il principio di progressività, altro che flat tax: la Lega è d’accordo? Potrei continuare, mi pare che ci si trovi di fronte a due forze chiaramente alternative…”. lo dice il leader del Pd Nicola Zingaretti a La Stampa. “Ogni fase politica ha le sue regole… Quello che avevamo da dire sul tema, lo abbiamo detto più volte e con chiarezza: ripeterlo ora sarebbe solo un’interferenza – quasi una pressione – nel lavoro del presidente incaricato. Quando vedremo Draghi ricapitoleremo: e se la Lega si dicesse pronta ad entrare in un governo europeista, con un programma europeista e guidato dall’ex Presidente della Banca centrale europea, ne parleremo. Ma lei ci crede? Discuterne adesso non ha gran senso”, ha aggiunto. “Il presidente incaricato è al lavoro e sono sicuro che troverà ampie disponibilità da parte di tutte le forze responsabili” ha spiegato

8 – Di Battista: “Ogni ora che passa più ragioni per il no”

“Ogni ora che passa, per quanto mi riguarda, si aggiungono ragioni su ragioni per dire NO a Draghi. Si dice: ‘non sarà un governo tecnico ma un governo politicò. Benissimo. Allora ragioniamo di politica. C’è chi si batte da 906 giorni, ovvero dal 14 agosto del 2018 (giorno della Strage di Genova), per revocare le concessioni autostradali ai Benetton. Davvero qualcuno crede che Draghi, colui che, da Direttore generale del Tesoro, assegnò le concessioni autostradali ai Benetton, possa revocarle? C’è chi combatte per l’istituzione di una banca pubblica di investimento. Pensate davvero che Draghi, uomo legato a doppio filo alla Goldman Sachs possa realizzarla? Io credo che sia indispensabile un durissimo provvedimento sul conflitto di interessi che proibisca, per legge, consulenze (o conferenze ben retribuite) a politici ed amici della politica. Si potrà mai approvare una legge del genere con Renzi al governo, per giunta rafforzato politicamente, che si sta arricchendo a dismisura grazie a conferenze estere strapagate? Pensate che sarà possibile portare avanti battaglie sulla legalità e sulla giustizia stando al governo con Berlusconi?”. Lo scrive su Facebook Alessandro Di Battista, del Movimento 5 Stelle.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close