UN NUOVO modello di accesso all’informazione sul web, e una semplificazione dei processi di abbonamento, per consentire ai lettori di trovare in rete i contenuti di miglior qualità, e agli editori di gestire liberamente le strategie di diffusione e di marketing. Così cambia l’approccio di Google al giornalismo online, di cui è da sempre veicolo con il suo motore di ricerca, e che diventa un elemento fondamentale per ripensare e definire il mercato editoriale in un momento in cui internet è la chiave dei nuovi mercati possibili.
Verrà così archiviato il modello “first click free” , che consentiva agli editori di bloccare la lettura dopo un minimo di tre articoli gratuiti, sostituito da quello che Google chiama flexible sampling, ovvero una consultazione “flessibile”, a scelta dell’editore, che potrà decidere quanti articoli concedere gratuitamente prima che scatti il paywall, ovvero che arrivi il momento di pagare per accedere ai contenuti di una testata. Nel momento in cui l’informazione qualificata è l’arma più efficace contro le fake news, e in cui però l’industria editoriale registra flessioni di mercato importanti, Big G si muove in accordo con gli editori per fare piattaforma e innescare un procedimento virtuoso che porti gli utenti ad informarsi al meglio, e le aziende a poter investire sulla produzione di contenuti di qualità. I test di flexible sampling sono stati condotti in collaborazione con il New York Times e il Financial Times.
Oltre al cambio di policy sui contenuti gratuiti, Google sta lavorando a dei futuri servizi per espandere la diffusione, arrivare a nuovi lettori e far crescere il mercato online. I processi di abbonamento ad esempio sono ancora piuttosto farraginosi, con l’utente che deve avere accessi singoli per ogni testata con tutto quello che questo comporta, quindi pagamenti e gestioni separate per ogni singolo abbonamento: “Vogliamo rendere i processi di abbonamento semplici per tutti”, dice in un comunicato Richard Gingras, vice presidente di Google News, “sia che l’utente acceda alle notizie da computer, da mobile, dal motore di ricerca o da un’applicazione, per offrire un’esperienza fluida”. Al momento i processi di abbonamento variano a seconda delle pubblicazioni, e Google sta lavorando con gli editori per definire una piattaforma comune, che porti al “singolo clic” per gestire tutto.