E se nei prossimi smartphone Google Pixel fosse lo schermo a fare anche da speaker? Questa novità potrebbe costituire uno scenario plausibile, visto che, secondo Crunchbase, il colosso di Mountain View lo scorso anno potrebbe aver acquisito la startup inglese Redux, specializzata proprio nello sviluppo di soluzioni di questo tipo.
Ma, eccentricità a parte, a cosa potrebbe mai servire trasformare il display in uno speaker? Sicuramente ve lo starete chiedendo e la risposta è articolata. A parte l’effetto wow, ovvio quanto fine a sè stesso e di poca durata, implementare una soluzione del genere avrebbe diversi vantaggi. Con una maggior superficie vibrante anzitutto la riproduzione di musica ne gioverebbe, soprattutto nei toni bassi, solitamente poco soddisfacenti negli smartphone proprio a causa delle dimensioni ridotte degli altoparlanti.
Il secondo, notevole vantaggio, sarebbe la possibilità di avere uno chassis completamente sigillato perché privo di aperture verso l’esterno e quindi più facile da rendere impermeabile. Infine, è ovvio che eliminando un componente interno i progettisti potrebbero avere più spazio a disposizione per una batteria più grande o semplicemente potrebbero realizzare una scocca più sottile e compatta. Infine a quanto pare la tecnologia sviluppata da Redux e ora di Google potrebbe essere utilizzata anche per restituire un feedback tattile col touch screen, in modo molto più efficace e realistico di quanto sia possibile utilizzando gli attuali motori aptici.
Insomma, lo smartphone col display/speaker potrebbe essere più di una semplice trovata di marketing per offrire una funzione diversa da quella degli altri, caratterizzandosi invece come una soluzione tecnologica in grado di portare vantaggi concreti. Vedremo se Google deciderà davvero di avvantaggiarsi della tecnologia Redux o se ha per essa piani diversi.