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Golden Power, arriva la norma per difendere le aziende italiane dalle scalate straniere

Apr 4, 2020

ROMA – Il governo blinda il controllo delle imprese strategiche e si dota del cosiddettogolden power per impedire scalate ostili alle aziende italiane da parte di soggetti stranieri ora che i prezzi di Borsa sono di “saldo”. “Un vaccino contro il virus delle scalate ostili”, ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. “Intendiamo salvaguardare gli asset strategici del Paese. Per questo abbiamo lavorato al rafforzamento degli strumenti esistenti.

La norma sul golden power è pronta e sarà approvata nel primo provvedimento utile (probabilmente già dal decreto aprile ndr.). L’emergenza coronavirus non metterà a rischio il nostro patrimonio produttivo e industriale – ha aggiunto Fraccaro – , che è prioritario tutelare perché da esso dipende anche la sicurezza nazionale”.

Il dossier “Golden power”, ossia il potere dell’esecutivo di bloccare operazioni o passaggi di proprietà e controllo relative a società considerate strategiche era in maturazione da giorni da quando il calo dei listini di Borsa ha resto acquistabili con pochi denari imprese molto importanti. Quando l’interesse nazionale prevale, il governo può, ad esempio, stoppare offerte pubbliche di acquisto o di vendita considerate ostili. Lo può fare per le aziende considerate appunto “strategiche”: quelle che gestiscono fondamentali reti infrastrutturali come le telecomunicazioni, come quelle impegnate nel settore della Difesa o come quelle attive nell’energia.

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La novità, confermata da Fraccaro è che il golden power sarà esteso anche ad altri ambiti, come ad esempio il settore alimentare, finanziario e assicurativo o sanitario. La norma inoltre sarà applicata alle operazioni all’interno dell’Ue. Facendo una rapida ricognizione sul listino si può ipotizzare che praticamente tutte le banche italiane (ad eccezione di un numero limitatissimo di banche cooperative) e la maggior parte della grandi assicurazioni sarebbero nel mirino. Nel mirino potrebbero finire anche le Generali, il cui azionariato è particolarmente frammentato (il socio principale, Mediobanca, detiene il 13 per cento.

Inoltre, ha aggiunto Fraccaro, al fine di “difendere il controllo societario delle aziende strategiche da finalità speculative aumenteremo gli obblighi di comunicazione alla presidenza del Consiglio anche per l’acquisizione di quote azionarie delle piccole e medie imprese ritenute strategiche”. Le Pmi (piccole medie imprese) rappresentano la spina dorsale del Paese e molte di essere creano valore in settori strategici per la difesa degli interessi del Paese”. “Il governo adotterà ogni provvedimento utile per salvaguardare il tessuto produttivo e i pilastri dell’economia nazionale dai possibili rischi legati all’emergenza Coravirus. L’Italia -conclude Fraccaro- supererà questa fase e ne uscirà ancora più forte”.

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