AGI – La protesta degli agricoltori va avanti anche se il fronte della contestazione non appare compatto. Le varie sigle spontanee che da giorni stanno portando avanti la mobilitazione dei trattori nel Paese contro una serie di norme Ue hanno annunciato iniziative differenti. Nel corso del pomeriggio di mercoledì il movimento Riscatto Agricolo ha reso noto di aver accettato la proposta del conduttore Amadeus di portare le proprie ragioni sul palco dell’Ariston durante il Festival di Sanremo. A stretto giro però fonti della Rai hanno smentito “categoricamente” che ci siano stati contatti con esponenti di associazioni degli agricoltori in vista di una loro presenza questa sera a Sanremo. Mercoledì sera un corteo di 15 trattori è partito da Melegnano per raggiungere durante la notte la riviera ligure con un gruppo di giovani agricoltori come portavoce della protesta.
Si guarda ancora verso Roma
L’altro obiettivo delle manifestazioni resta l’arrivo nella Capitale Circa 1.500 persone con 10 trattori venerdì mattina si ritroveranno in piazza San Giovanni, nella Capitale, per la manifestazione di Riscatto Agricolo. L’accordo sarebbe stato trovato al termine di una serie di incontri tra Questura e leader del movimento degli agricoltori. Inizialmente il gruppo aveva chiesto un corteo sul Grande Raccordo Anulare per lo stesso giorno. Punta su Roma anche il Cra Agrigoltori Traditi, che vede tra i leader della protesta Danilo Calvani, già protagonista delle proteste dei ‘forconi’ nel 2013. Nel frattempo entro le 14 il governo e i relatori avranno tempo per depositare un emendamento al decreto Milleproroghe che modifichi i termini dell’Irpef agricola venendo parzialmente incontro alle richieste dei manifestanti.
Le discussioni politiche
“Da molto prima che ci fossero le manifestazioni, e si scendesse in piazza, questo governo ha difeso il comparto agricolo da alcune scelte troppo ideologiche”, rivendica la premier Giorgia Meloni. “Con la rinegoziazione del Pnrr – aggiunge – abbiamo liberato 3 miliardi di euro per le aziende agricole”. Il dibattito politico in giornata viene monopolizzato dalle proteste in corso. “La strada verso la quale si sta andando è una rimodulazione dell’Irpef per tutelare i piccoli agricoltori”, spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti. Per l’Irpef al settore dell’agricoltura “si sta pensando a una rimodulazione cercando di mantenere le esenzioni per le fasce di reddito deboli. È competenza di altri ministeri ma credo che si cercherà di trovare un compromesso”, aggiunge Valentino Valentini, vice ministro delle Imprese e del Made in Italy. Dalle opposizioni l’ex premier e leader di Italia Viva Matteo Renzi annuncia: “Lanciamo la richiesta di dimissioni di Lollobrigida. All’Italia serve un ministro e non un cognato a cui dare l’agricoltura”.
E ancora: “I trattori in tutta Europa sono contro la politica di Bruxelles ma in Italia sono contro chi ha alzato le tasse sull’agricoltura”. Mentre il segretario di Più Europa Riccardo Magi ammonisce: “Se davvero domani saliranno sul palco di Sanremo gli agricoltori per una filippica contro l’Unione europea, la Rai e Amadeus hanno il dovere di informare i cittadini di quanto l’Ue sostiene il settore: oltre il 25% del bilancio europeo è destinato all’agricoltura”.