Se usiamo spesso la bici per girare nel traffico, sappiamo bene quanto i pericoli che possiamo trovarci di fronte necessitino di lucidità ed esperienza per essere affrontati, dalle buche nel terreno, alle portiere che d’improvviso ci si aprono davanti. Per prevenire i danni derivanti da questo genere di situazioni, possiamo dotarci di alcuni accessori in grado di rendere le nostre uscite più sicure, ricordando che non si tratta di elementi sostitutivi della propria capacità di restare vigili, ma di aiuti per limitare eventuali spiacevoli conseguenze.
Alcuni dei dispositivi che vedremo sono da applicare o montare sulla bici, altri da indossare. Nessuno di loro stravolgerà il veicolo, non parleremo delle varie protezioni articolari che spesso in città non si usano, né di tutto il mondo riguardante gli antifurti (che tratteremo in un prossimo articolo). È doveroso però ricordare i dispositivi di protezione obbligatori e previsti dal Codice della Strada per la circolazione in ambiente urbano, quali gilet catarifrangente e luci di posizione.
Il primo dispositivo della lista è forse anche il più utile, il casco, in questo caso ci concentriamo però su di un nuovo standard che ancora non tutti conoscono.
Caschi con sistema MIPS
Il casco è un dispositivo di protezione che andrebbe sempre indossato quando siamo in bici. I dati continuano a confermare la sua utilità in termini di protezione e, nonostante il dibattito sulle conseguenze di un suo eventuale obbligo normativo, indossarlo dovrebbe essere un’imposizione personale. Forse poi non tutti sanno che il settore ha avuto un’evoluzione importante nell’ultimo periodo e tra i modelli oggi disponibili possiamo scegliere quelli dotati del sistema MIPS.
Il MIPS, acronimo di Multi-Directional Impact Protection, è una sotto-struttura interna al casco capace di proteggere il cranio dagli urti rotazionali, quelli più pericolosi per il cervello. È in pratica un involucro in grado di ruotare in maniera indipendente rispetto alla calotta esterna, assorbendo così l’impatto rotazionale che può generarsi durante una caduta in velocità. Pur non essendo uno standard obbligatorio, consigliamo vivamente l’utilizzo di caschi dotati di sistema MIPS perché possono fare la differenza in alcuni casi. A completamento del casco sarebbe utile aggiungere una visiera o utilizzare degli occhiali trasparenti per proteggere gli occhi: a volte basta incrociare un insetto nel momento sbagliato per restare accecati e perdere il controllo del mezzo.
Su Amazon puoi trovare alcuni caschi con tecnologia MIPS eccezionali, come:
ABUS MTB-Helm MoDrop MIPS, casco da mountain bike in colori trendy ideale per i ciclisti offroad esperti che percorrono sentieri avventurosi, con sistema MIPS – guscio mobile in plastica a basso attrito nel casco, che protegge la testa in caso di impatto obliquo.
Casco per bici da corsa ABUS PowerDome MIPS – casco da bici leggero con sistema di ventilazione avanzato e protezione contro gli impatti – Made in Italy e unisex
A proposito di occhiali e visiere invece consigliamo ROCKBROS occhiali da sole per ciclisti sportivi, lenti trasparenti fotocromatiche UV400 Ultraleggero
Dispositivi anticaduta
Ancora meno persone sanno dell’esistenza dei sistemi anticaduta, anzi, del sistema. Già, perché attualmente ne è disponibile soltanto uno, salvo particolari bici che già possiedono qualcosa di simile al loro interno. Il prodotto in questione si chiama Bypoint ed è un piccolo dispositivo che può essere montato su qualsiasi bicicletta. Il suo funzionamento è tanto semplice quanto utile. Se un ciclista cade dal veicolo durante un giro in bici il sistema se ne accorge immediatamente: per prima cosa chiede al malcapitato, tramite un altoparlante, se è tutto ok; se la persona non risponde, il dispositivo avvisa automaticamente tre contatti pre-programmati tramite un messaggio SMS.
Inoltre, condivide le coordinate GPS con l’assistenza Bypoint affinché sia il personale interno che i servizi di emergenza possano arrivare spediti sul luogo dell’incidente. Dagli studi emerge che un’assistenza rapida è fondamentale per limitare le conseguenze: i chirurghi traumatologici parlano spesso di “ora d’oro”, ma purtroppo, dopo una caduta, non sempre le persone sono in grado di cercare aiuto o di chiamare il 112 in modo autonomo. Se girano da sole a volte rimangono bloccate in mezzo al nulla e non hanno idea di dove si trovino: a loro è particolarmente indicato un dispositivo come Bypoint.
Telecamere retrovisori
Se non siamo amanti degli specchietti ma ci teniamo comunque alla sicurezza, Cycliq Fly 6 è un dispositivo che può fare al caso nostro. Sapere cosa sta succedendo dietro è importante quasi quanto vedere quello che c’è davanti: auto e moto tendono spesso a superare le bici standogli molto attaccate e basta una piccola manovra per finire nella loro traiettoria. Il ciclista deve stare dieci volte più attento rispetto agli altri e avere una visione il più possibile completa di quello accade intorno a lui.
Cycliq Fly 6 viene incontro a questa esigenza: si tratta di una piccola telecamera collegata tramite bluetooth al nostro smartphone, sul cui schermo possiamo vedere le sue riprese in tempo reale. Si monta nella parte posteriore e copre un angolo visivo di 130°, aumentando notevolmente la nostra sicurezza in corsa. Inoltre, nel malaugurato caso in cui dovessimo finire coinvolti in un incidente, Fly 6 registra tutto l’accaduto precedente, salvandolo sulla SD Card in modo che nulla possa essere sovrascritto, e congiuntamente invia un segnale di aiuto nel caso fossimo in contesti isolati.
Il dispositivo è dotato anche di un sistema di autobalancing per ottenere immagini stabili e di un set di luci al LED per aumentare la visibilità del veicolo. Forse non sostituisce gli specchietti e la loro innegabile comodità di utilizzo, ma chi preferisce non toccare o non appesantire la linea della sua bici potrebbe farci un pensierino.
Su Amazon potete trovare oggi un prodotto molto simile, Garmin Varia RCT715 – Radar per bici e luce posteriore con videocamera 1080p integrata, scheda SD da 16 GB inclusa e autonomia fino a 6 ore. Fornisce avvisi visivi e acustici per i veicoli in avvicinamento da dietro fino a 140 metri di distanza, segnalando la distanza e la velocità.
Airbag
Parlando ancora di cadute, sappiate che esistono anche gli airbag per ciclisti. Per fortuna non si tratta di accessori prettamente tecnici, bensì di indumenti che mimetizzano le loro funzioni attraverso un design gradevole. È il caso di Urban Circus che, in collaborazione con il marchio Helite, ha prodotto una giacca esteticamente bella con al suo interno un sistema airbag. Unisex, impermeabile, dotata di cappuccio e di ampie superfici riflettenti par garantire la massima visibilità, questa giacca 2.0 offre una protezione davvero a tutto tondo.
Ricordiamoci che a volte anche banali cadute possono trasformarsi in veri e propri incubi, provocando dolori persistenti capaci di influire negativamente sulla nostra vita. La giacca airbag di Helite si gonfia in soli 80 millisecondi non appena rileva una collisione o una caduta imminente. Come? Beh, il sistema è in effetti tanto ingegnoso quanto efficace. Praticamente si basa sull’installazione di due sensori, uno sotto la sella della bici, l’altro nel giubbotto. I due comunicano costantemente e se rilevano un’espulsione (salto dalla posizione di guida) o un qualche tipo di impatto, mandano indicazione di gonfiare immediatamente la giacca.
Una volta utilizzato il meccanismo bisogna ricaricarlo con un’altra cartuccia di gas e l’unico limite di questa giacca potrebbe essere quello di utilizzarlo con il caldo. Però si tratta di uno dei dispositivi di protezione in assoluto più utili di cui potersi dotare.
Su Amazon puoi trovare un prodotto simile: YXYECEIPENO Giubbotto Airbag per bici, moto e cavallo. Leggero e ad alta visibilità, ottimo per tutte le stagioni, con nastro riflettente e con zip.