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Giovanni Faverin: “D’ora in poi basta scuse, anche noi sindacalisti in campo per il merito”

Giu 16, 2016

ROMA. “Basta con l’assenteismo ingiustificato, il governo fa bene ad intervenire con forza, ma ora Renzi abbia il coraggio di riformare davvero la pubblica amministrazione: scardiniamo il meccanismo del “faccio tanto o faccio poco, il trattamento è lo stesso” “. Giovanni Faverin è il segretario nazionale della Cisl per la Funzione pubblica.

Segretario, lei dice che il governo fa bene, perché allora il sindacato non ha mai fatto una vera battaglia contro l’assenteismo?

“Credevamo che quello fosse compito delle regole e dei dirigenti, ma è un ragionamento che non tiene più. Combattere l’assenteismo deve essere affar nostro, perché vuol dire difendere la produttività e tutelare i dipendenti pubblici che fanno bene il loro lavoro e che sono la maggioranza”.

Cambiare le regole e i controlli basterà?

“No, le regole attuali non penalizzano gli assenteisti, vanno cambiate perché il sistema dei controlli è carente, ma non basta. Bisogna riorganizzare completamente la pubblica amministrazione, rottamando la piramide verticale e costruendo una piattaforma con l’utenza”.

Cosa vuol dire?

“Vuol dire che fino ad oggi abbiamo fatto i conti con un sistema autoreferenziale, ora dobbiamo mettere al centro della pubblica amministrazione ciò che i cittadini vogliono, ciò di cui hanno bisogno. Il governo dice di volerlo fare, siamo in trepidante attesa”.

Fino ad oggi, in realtà, il sindacato sembra impegnato sopratutto sul rinnovo del contratto.

“Ed è una battaglia sacrosanta, visto che le buste paga dei dipendenti pubblici sono ferme da sette anni. Ma nel contratto deve entrare il merito, la professionalità, la produttività e l’innovazione. Introduciamo la flessibilità di orario e formule di benessere aziendale. Trasciniamo verso l’alto la stragrande maggioranza di chi fa e isoliamo gli altri”.

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