Giornataccia per i colori italiani. Doveva essere l’ultima occasione per Fabio Aru per cercare di salire sul podio e invece crollato sulla salita finale arrivando al traguardo con 17 minuti di ritardo: esce anche dalla top ten e deve accontentarsi del 13 posto nella classifica generale. Il tracollo lascia qualche dubbio sulle reali aspettative del corridore perch la scarsa tenuta nella terza settimana di corsa un problema serio che, se non risolto, non gli consentir di ottenere risultati importanti nei grandi Giri.
Anche Vincenzo Nibali sembrava a un passo dalla grande impresa, ha attaccato sull’ultima salita ma ha finito per essere raggiunto in prossimit dello scollinamento dello Joux Plane per poi essere staccato a sorpresa nella discesa (terreno in cui uno specialista) dallo spagnolo Ion Izaguirre che ha vinto la tappa (da Megve a Morzine) con un distacco di 19 secondi su Jarlinson Pantano e 42 sul siciliano. Giornata no pure per Nibali. Questo ci fa pensare che i sogni di gloria per le prossime Olimpiadi si siano un po’ appannati per i colori italiani; credo che sar difficile competere per la vittoria con i migliori a meno di un recupero di condizione negli ultimi giorni.
Il gran finale per gli scalatori con 4 salite e una lunga discesa in vista del traguardo doveva scatenare la battaglia tra i big per conquistare posizioni nella classifica generale. Invece soltanto qualche colpo di spillo tra i diretti inseguitori di Chris Froome che, senza difficolt, ha potuto controllare la corsa e prepararsi alla passerella di oggi a Parigi con la maglia gialla. La tappa stata disturbata, come venerd, dal maltempo. Gli atleti hanno affrontato le discese con molta attenzione memori anche di quanto successo il giorno prima; l’estrema prudenza ha tolto interesse allo scontro tra i migliori e quindi non si sono registrati sconvolgimenti nella classifica. Ancora molta tattica e scarso spettacolo.
Froome si prepara a vincere il suo terzo Tour della carriera rientrando nel ristretto novero dei grandi protagonisti del recente passato (Miguel Indurain) o ancora in attivit come Alberto Contador. La vittoria dell’inglese non fa una grinza: stata costruita giorno dopo giorno accumulando “piccoli” distacchi ma ha dimostrato di dominare la corsa dal primo all’ultimo giorno. La Francia pu esultare per il bel secondo posto di Romain Bardet (a 4 minuti e 5 secondi da Froome); un risultato davvero lusinghiero per l’eroe della tappa del Monte Bianco. Delusione invece per Nairo Quintana (terzo a 4 minuti e 21 secondi dalla vetta) che ha avuto un rendimento inferiore alle attese e non ha mai dato l’impressione di impensierire Froome, soprattutto nelle tappe decisive, e di competere al successo finale.
Oggi carosello conclusivo da Chantilly a Parigi (113 chilometri). Nei miei ricordi di patron di una squadra ciclistica devo dire che davvero emozionante il circuito in citt sia per lo spettacolo di pubblico sia per il percorso che si snoda lungo gli Champs-lyses, l’Arco di Trionfo e passa a fianco del Louvre.
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