• 1 Novembre 2024 1:54

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Gimbe: senza vaccino 4,5 milioni di over 60, consegne a rilento

Mag 20, 2021

AGI – Al 19 maggio (con aggiornamento alle ore 10.29) il 32,9% della popolazione italiana aveva ricevuto almeno una dose di vaccino (19.614.396 di persone) mentre il 15,2% aveva completato il ciclo vaccinale (9.049.348), con importanti differenze regionali. 

È quanto emerge dal monitoraggio indipendente effettuato dalla fondazione Gimbe secondo cui  si è registrato un lieve aumento delle somministrazioni settimanali (+2,9%), nettamente inferiore rispetto alle settimane precedenti, con una media mobile a 7 giorni che si attesta intorno a 481 mila somministrazioni al giorno. E sempre alla data di ieri, inoltre, risultavano consegnate 30.132.960 dosi, il 39,5% di quelle previste per il primo semestre 2021. 

Quanto alla copertura delle categorie prioritarie, va detto che il 74,6% degli over 60 ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino, con Veneto, Lombardia, Provincia autonoma di Trento e Puglia che superano l’80%. Nelle fasce over 80 e 70-79 anni si registrano ancora notevoli differenze regionali, e la fascia 60-69, a rischio elevato di ospedalizzazione, rimane ancora indietro.  

In dettaglio la situazione in base all’età

Over 80: degli oltre 4,4 milioni, 3.565.404 (80,7%) hanno completato il ciclo vaccinale e 470.826 (10,7%) hanno ricevuto solo la prima dose. Fascia 70-79 anni: degli oltre 5,9 milioni, 1.487.355 (24,9%) hanno completato il ciclo vaccinale e 3.203.884 (53,7%) hanno ricevuto solo la prima dose. Fascia 60-69 anni: degli oltre 7,3 milioni, 1.210.285 (16,4%) hanno completato il ciclo vaccinale e 3.308.843 (44,9%) hanno ricevuto solo la prima dose. Soggetti fragili e loro caregiver: a questa categoria sono state somministrate 5.819.432 dosi. 

“Guardando l’altra faccia della medaglia dunque – precisa Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe – oltre 4,5 milioni di persone ad elevato rischio di ospedalizzazione e morte sono ancora senza alcuna protezione vaccinale, riducendo la sicurezza delle riaperture, seppur graduali”.

Infatti, se solo l’8,7% degli over 80 (383.473 persone) non ha ricevuto neppure una dose, la percentuale sale al 21,4% nella fascia 70-79 (1.277.134) e al 38,6% per quella 60-69 anni (2.845.236).

“Seguendo i trend delle coperture vaccinali – spiega Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe – se per gli over 80 la frenata è iniziata quando le percentuali avevano superato l’80%, per la fascia 70-79 anni i segnali di rallentamento sono più precoci e per quella 60-69 le coperture salgono più lentamente”.

Questo dimostra che una vaccinazione di massa non può affidarsi solo alla prenotazione volontaria, ma deve essere integrata con altre strategie: dalla chiamata attiva al colloquio individuale per superare l’esitazione vaccinale; da campagne d’informazione con il coinvolgimento di influencer alla cosiddetta “spinta gentile”.

Ad esempio, spiega ancora Cartabellotta “man mano che a tutti viene concessa l’opportunità di ricevere il vaccino, nel green pass questo dovrebbe offrire vantaggi maggiori rispetto all’esito di un tampone”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close