Il ministro degli interni Carlos Romero chiesto un intervento del governo francese e ha affermato di avere intenzione di procedere per vie legali in caso di mancata collaborazione da parte della Francia e di Ubisoft. È importante ricordare che la Bolivia è la terza produttrice al mondo di foglie di coca, superata solo da Colombia e Perù. La software house francese ha dichiarato ai microfoni di Reuters che si tratta solo di un “racconto fittizio” e che la Bolivia è stata scelta per i suoi “magnifici panorami e per la ricchezza della sua cultura“, aggiungendo: “Anche se la premessa del gioco raffigura una realtà diversa rispetto a quella della vera Bolivia, speriamo di aver riprodotto fedelmente in-game la stupenda topografia del Paese“. Al momento non è chiaro come si evolverà la situazione, ma sappiamo che Ghost Recon Wildlandsuscirà il 7 marzo su PC, PS4 e Xbox One.
Ghost Recon Wildlands al centro di forti proteste da parte del governo boliviano – Everyeye.it
Come ben saprete, Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands è ambientato in una Bolivia distopica, trasformata in un narco-stato dal cartello di Santa Blanca. Questa rappresentazione non è piaciuta al governo boliviano, che ha protestato all’indirizzo dell’ambasciata francese.