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Germania, l’autocritica di Gabriel accusa la Merkel: “Con cieca austerità una spaccatura nella Ue non è più impensabile”

Gen 7, 2017

BERLINO – “L’insistenza tedesca per una politica di austerità nell’eurozona ha reso l’Europa più divisa che mai pima d’ora, e una spaccatura dell’Unione europea non è più inconcepibile”. La durissima accusa alle politiche scelte dalla cancelliera Angela Merkel non viene da economisti critici né da sinistre radicali: per la prima volta, a pronunciarla è il vicecancelliere Sigmar Gabriel in persona, leader della Spd (socialdemocrazia, partner di minoranza dei conservatori Cdu-Csu nella Grande coalizione al potere in Germania) e superministro dell’economia.

Gabriel ha reso queste dichiarazioni in un’intervista all’influente settimanale di Amburgo Der Spiegel. “Gli strenui, duri sforzi di paesi come Francia e Italia di ridurre i loro deficit e debiti sovrani hanno aperto anche spazio a rischi politici”, sottolinea Sigmar Gabriel. E si spiega con un esempio: “Una volta ho chiesto alla Cancelliera, quale alternativa secondo lei sarebbe più costosa per la Germania. Primo, concedere alla Francia di avere mezzo punto percentuale in più di deficit, o secondo, avere Marine Le Pen quale futura presidente della Repubblica francee? Fino ad oggi, la Cancelliera ancora mi deve una risposta”.

Le dichiarazioni di Gabriel a Der Spiegel evidenziano le forti divergenze interne nella Grande Coalizione. Tra la Spd che chiede più attenzione a una politica di investimenti e i cristiano conservatori (cioè la Cdu di Angela Merkel e il suo partito fratello bavarese Csu) secondo i quali la disciplina fiscale e di bilancio è più importante per dare solide fondamenta alla crescita economica.

Gabriel è ritenuto il più probabile candidato a cancelliere della Spd, nelle elezioni politiche federali che i terranno nella Repubblica federale di Germania nel settembre prossimo, a regolare fine di legislatura,

Alla domanda, se egli veramente creda di poter conquistare più consensi degli elettori tedeschi con una politica di maggiore transfer di liquidità tedesca ad altri paesi membri della Ue, il vicecancelliere ha risposto: “So che questa discussione è estremamente impopolare…ma so anche in quale condizioni l’Unione europea si trova oggi. Non è più impensabile che si spacchi. Se ciò dovesse accadere, i nostri digli e nipoti ci malediranno, perché la Germania è il paese che trae i maggiori benefici, più di ogni altro membro della Ue, dall’esistenza dell’Unione. I maggiori benefici sia economici sia politici”.

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