Dalla Germania arriva una notizia che scuote l’industria automobilistica tedesca, già alle prese con una profonda trasformazione e con la crisi del Gruppo Volkswagen: ha dichiarato fallimento la Gerhardi Kunststofftechnik GmbH, una storica azienda attiva nella componentistica auto con 1.500 dipendenti e oltre due secoli di attività.
In Germania è fallita una grande azienda di componentistica auto
Quanto sta succedendo alla Gerhardi può rappresentare un duro colpo per il settore automotive della Germania: l’evento si aggiunge a una lunga serie di insolvenze in tutto il mondo dei motori in terra tedesca, andando a sottolineare l’irreversibilità di una crisi che non risparmia nemmeno i grandi pilastri dell’economia teutonica.
I motivi principali che hanno portato alla crisi del settore in Germania sono da ricercare nelle difficoltà ad affrontare la transizione verso la mobilità elettrica: nonostante le previsioni, negli ultimi mesi c’è stato un brusco rallentamento nella domanda auto elettriche, una situazione che è andata a innescare una reazione a catena molto preoccupante per tutta la Nazione.
A risentirne non solo le Case automobilistiche, ma i problemi riguardano l’intera filiera produttiva, chiamata a far fronte a difficoltà mai affrontare prima d’ora: oltre alle aziende che si occupano della produzione di componenti in plastica, come la Gherardi, il momento è delicato anche per altri settori strettamente collegati, come l’ingegneria meccanica e il comparto delle forniture.
Per capire quanto sia grave lo scenario tedesco, basti pensare che la domanda nell’industria automobilistica della Germania è arrivata ai minimi storici: un altro segnale chiaro dell’impatto che la crisi dell’auto sta avendo sull’occupazione. Quello della Gerhardi, ovviamente, non è un caso isolato: anche altre aziende storiche hanno dichiarato fallimento come la Johann Vitz GmbH.
Le prospettive per il futuro: una situazione difficile
Sono a rischio tutti i settori che dipendono in larga misura dalle commesse delle Case automobilistiche, su tutti componentistica e forniture. Gli esperti di economia chiamati ad analizzare quello che sta succedendo in Germania, sono quasi tutti concordi sul fatto che la crisi nel settore automobilistico, praticamente agli albori, è destinata a durare ancora a lungo.
La situazione è davvero delicata: la transizione verso la mobilità elettrica non sta andando secondo le previsioni in Germania, per una crisi che non riguarda solo il territorio tedesco ma colpisce anche tutto il mercato europeo, andando a influenzare in maniera negativa altre Nazioni. Le aziende, nel frattempo, sono chiamate a fare i conti con una domanda sempre minore e con l’incertezza verso il futuro.
Crisi della Volkswagen: cosa sta succedendo
L’esempio lampante della crisi del settore auto in Germania è rappresentato dalle enormi difficoltà in cui versa il Gruppo Volkswagen: il colosso tedesco, per fronteggiare i problemi, sta rivedendo e adattando le strategie sull’elettrico in base ai tempi che corrono, consapevole del fatto che bisogna vincere la concorrenza con la Cina per restare a galla.
Come succede spesso in questi casi, a farne le spese sono i dipendenti: Volkswagen ha già dovuto chiudere tre stabilimenti e lo scenario appare nuvoloso anche per altri Gruppi: l’intero mercato europeo è sotto stress e se Renault, almeno per il momento, sembra reggere i colpi della crisi, anche Stellantis deve fare i conti con i problemi legati alle vendite in calo delle auto elettriche.