AGI – “Non è possibile eseguire una manutenzione rilevante delle apparecchiature del Nord Stream 1 a causa delle sanzioni occidentali”. Lo ha affermato il ceo di Gazprom, Alexei Miller, nel primo giorno dell’annunciato stop per lavori di manutenzione al gasdotto che porta il gas russo in Europa attraverso la Germania. Miller ha poi sottolineato che per lo stesso motivo Siemens Energy non è in grado di svolgere la regolare manutenzione del Nord Stream.
I prezzi del gas in Europa potrebbero aumentare ulteriormente fino a superare “nei periodi di picco invernale i 4.000 dollari per mille metri cubi” (l’equivalente di circa 385 euro per megawattora), ha poi spiegato Alexey Miller, secondo quanto riferisce Bloomberg citando la cifra.
Prosegue la contrazione delle quotazioni del gas dopo il picco dei 346 euro al Mwh di venerdì scorso. Al Ttf di Amsterdam, il mercato di riferimento per l’Europa, il prezzo del contratto in scadenza a ottobre è sceso sotto la soglia psicologica dei 300 euro e ha chiuso le contrattazioni oggi a 239 euro, dopo aver toccato un livello intraday di 230. Restano a quotazioni sostenute anche tutti i contratti in scadenza fino al prossimo marzo, solo dopo quella data i prezzi iniziano a scendere e gravitare attorno a quota 200 euro al Mwh.
Continuano a crescere gli stoccaggi di gas in Italia
Lo certifica la piattaforma Gie-Agsi che indica un nuovo +0,23% di immagazzinamento nelle ultime 24 ore. Una crescita che porta il dato totale relativo a due giorni fa, l’ultimo disponibile, all’81,93%. L’obiettivo fissato dal ministro per la Transizione Energetica Roberto Cingolani è del 90% entro l’inverno