Il Galaxy S8 potrebbe montare in Europa il SoCExynos 9810, anziché lo Snapdragon 835 di Qualcomm. È quanto emerso da un’indiscrezione proveniente dal centro ricerca e sviluppo Samsung R&D in India. L’azienda coreana continuerebbe dunque con la propria strategia di diversificare la piattaforma hardware del proprio smartphone top gamma a seconda dei mercati.
Il Galaxy S7, ad esempio, è stato equipaggiato con il processore Snapdragon 820 in USA, per poi essere commercializzato in Europa con a bordo il SoC Exynos 8890. Stesso discorso per il tanto chiacchierato Galaxy Note 7, ma gli esempi in tal senso in casa Samsung sono numerosi.
L’Exynos 9810 sarà caratterizzato da un processo produttivo a 10 nm (esattamente come lo Snapdragon 835), da un’architettura octa-core Mongoose M2, un’evoluzione dell’attuale M1, e coadiuvato dalla GPU Mali-G71. Quest’ultima dovrebbe essere rpesente addirittura in due versioni: a 18 core nell’Exynos 9810V e a 20 core nel 9810M. Specifiche tecniche ovviamente di fascia alta, che potrebbero persino consentire di superare le prestazioni della soluzione targata Qualcomm, così come affermato dalla fonte indiana.
La scelta di optare comunque per lo Snapdragon 835 in determinati mercati sarebbe dovuta alla minore compatibilità dell’Exynos 9810 con alcuni standard di rete, presenti ad esempio negli Stati Uniti. Tutto questo però rilancia un tema che ha tenuto banco in queste settimane.
Si è sempre vociferato circa un accordo tra Samsung e Qualcomm per la fornitura, in esclusiva, dello Snapdragon 835 in relazione ai primi mesi di commercializzazione del Galaxy S8, al fine di sostenere adeguatamente la domanda di mercato. Questa ipotesi avrebbe avuto un senso compiuto con un utilizzo su scala globale del SoC dell’azienda americana.
L’ingresso in scena dell’Exynos 9810 potrebbe cambiare dunque le carte in tavola. Occorrerà verificare cosa accadrà soprattutto in seno alle scelte dei diretti concorrenti, alcuni dei quali hanno modificato le proprie strategie in base all’accordo tra Samsung e Qualcomm, in alcuni casi virando sullo Snapdragon 821 (come ad esempio LG con il G6), in altri rinviando la presentazione dei propri top gamma per il 2017 (come ad esempio Sony). Le prime risposte in merito arriveranno dal Mobile World Congress di Barcellona.