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Galaxy S8, anche in Italia è arrivato lo smartphone che racconta il futuro – Il Secolo XIX

Apr 28, 2017
Samsung S8 e S8 Plus

Samsung S8 e S8 Plus

Genova – E’ un ritorno sulla scena in grande stile e dal 28 aprile del 2017 se ne possono rendere conto anche gli italiani. Dalla Corea del Sud arriva sul nostro mercato la risposta di Samsung a se stessa dopo il caso del Note 7. I sud coreani questa volta sembrano sfidare il proprio passato più che i competitors e questo è il giorno in cui anche nei negozi della Penisola appare questo nuovo oggetto del desiderio: il Galaxy S8 nella versione “originale” e in quella Plus.

Per le notizie più pratiche, quelle che stanno a cuore a chi vuole cambiare smartphone (quanto costa, che dimensioni ha, quali sono le caratteristiche principali,etc.) scorrete pure velocemente il testo a seguire e troverete tutto ciò di cui avete bisogno per decidere.

Invece, per chi ha voglia e tempo di scoprire un “aspetto filosofico” di questo terminale, ecco le prime sensazioni e le riflessioni che hanno alla base un unica presa di coscienza dopo aver testato il nuovo Samsung per 24 ore: siate pronti a mettere in contatto il vostro corpo con uno smartphone. Sul serio, però, per la prima volta.

Quando lo smartphone è uno specchio. Ma è lui che guarda te

Fino ad ora ci è stato raccontato un futuro in cui la tecnologia non è più esterna al corpo ma integrata all’interno dell’essere umano. Chip sottopelle, connessione diretta tra cervello e macchine e così via. Film o teorie, esperimenti o boutade, sono aspetti della vita che verrà che affascinano chiunque sia appassionato del genere ma che, in realtà, coinvolgono e coinvolgeranno tutti.

Con questo nuovo device, Samsung ci prepara a una vita in cui la prima connessione è quella tra il proprio corpo e il terminale. Ed è questa la “killer application” del Galaxy S8. E conta di più di qualsiasi altra caratteristica o paragone con altri oggetti simili. Nella propria mano si stringe infatti un mondo dei sensori biometrici che va ben oltre al contapassi e al misuratore di battiti cardiaci ma mette in campo scanner di impronte digitali, dell’iride e, soprattutto, del volto. Così la macchina riconosce l’umano. “Valuta” le sue fattezze, ricorda i lineamenti e permette l’accesso alla sua memoria.

Tutto, però, passa attraverso un semplice gesto di cui non ci si rende nemmeno conto. Perché dopo aver effettuato il primo riconoscimento facciale, ci si dimentica quello che ogni volta accade anche solo quando si vuole mandare un semplice messaggio: il vostro smartphone è ogni volta lì a guardarvi nel momento in cui siete convinti di essere voi ad osservare il suo schermo.

Il nuovo prodotto della Samsung è la prima, reale rappresentazione di quello che un “robot” può essere: uno specchio silenzioso – perché riflette ma non mostra – della nostra totale umanità che non ha più confini fisici. Quella che si consegna, di fatto, a terminali sempre più intelligenti, il cui fascino e la cui stessa forza sta nella semplicità che ha alla base un interesse reciproco, con buona pace di chi accende il fuoco sulla questione della privacy senza mai sottolineare che siamo noi ad accettare e nessuno ad imporci nulla se non l’obbligo di informarci di quello che ci viene proposto e di ciò che, spesso, accettiamo con superficialità.

La verità, in fondo, è che se e quando la tecnologia migliora la nostra esistenza nel consentirci un’interazione semplificata con il resto del mondo (acquisti-interessi-comunicazione-contatti-connessione), il prezzo da pagare è accettare che noi non siamo altro che prodotti che a loro volta cercano prodotti.

Online ci sono, infine, molti video che risalgono a prima del rilascio sul mercato che dimostrano come il dispositivo sia hackerabile con una foto del volto che il terminale “ricorda”. Abbiamo provato, ma a noi non è successo. Senza una risposta ufficiale della Samsung, è altamente probabile che il bug sia stato risolto prima del lancio del prodotto. E c’è da dire che sinceramente è abbastanza improbabile che qualcuno si metta a fare un’operazione così raffinata da rubare il telefono e avere anche pronta la foto del nostro viso da utilizzare come chiave di accesso.

Oltre la filosofia, le caratteristiche

Costi

Samsung Galaxy S8: 829 euro

Samsung Galaxy S8 Plus: 929 euro

Dimensioni e accenni alle prestazioni (qui l’approfondimento)

Samsung Galaxy S8: Schermo Infinity Display, Super AMOLED. 5,8 pollici

Dimensioni: 148.9 x 68.1 x 8.0 mm

Peso: 155 grammi

Samsung Galaxy S8 Plus: Schermo Infinity Display, Super AMOLED da 6,2 pollici

Dimensioni: 159.5 x 73.4 x 8.1 mm

Peso: 159.5 x 73.4 x 8.1 mm

Memoria

Entrambi i modelli hanno 64 Giga di archiviazione che possono essere aumentati con l’inserimento, nella stessa slot dove si mette la Sim, di schede di mem+oria.

Attenzione: cambia il connettore per la ricarica. Non più la classica “presa Usb” ma il nuovo “Connettore USB Type-C”. All’interno della confezione si trovano i riduttori per continuare a usare i cavi “vecchi”.

Fotocamere

Samsung Galaxy S8: la principale è da 12 MP Dual Pixel con OIS e apertura f/1.7. L’anteriore è da 8 MP con AutoFocus e apertura f/1.7.

Samsung Galaxy S8 Plus: stesse caratteristiche.

Batteria

Samsung Galaxy S8: da 3.000 mAh. Ricarica rapida e ricarica wireless

Samsung Galaxy S8 Plus: da 3.500 mAh. Ricarica rapida e ricarica wireless

Video: l’introduzione ufficiale della Samsung

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