TORINO – Poco prima delle 8 del mattino, prima della riapertura di Borsa, il Lingotto conferma le trattarive con i francesi di Psa (il gruppo di Peugeot e Citroen) per una fusione. Il comunicato è di poche righe: “A seguito di recenti notizie in merito ad una possibile operazione strategica tra Groupe PSA e il Gruppo FCA, Fiat Chrysler Automobiles N.V. conferma che sono in corso discussioni intese a creare un Gruppo tra i leader mondiali della mobilità. FCA non ha al momento altro da aggiungere”.
Una ipotesi, quella di un matrimonio che farebbe nascere un gruppo da 9 milioni di auto vendute all’anno, che sembra dunque reale. La prima indiscrezione è stata quella del Wall Street Journal secondo cui “Il ceo di Peugeot, Carlos Tavares, diventerebbe l’amministratore delegato di una società paritaria (50 Fca e 50 Peugeot) in grado di piazzarsi tra il terzo e il quarto posto nella classifica globale dei costruttori. Alla presidenza del colosso andrebbe John Elkann. Schema non dissimile da quello della fallita alleanza con Renault: Elkann presidente e un francese al comando operativo. Il fatturato complessivo del gruppo supererebbe i 180 miliardi di euro. La capitalizzazione favorirebbe i francesi: 22 miliardi di euro ieri contro i 18 di Fca. In tutto 40 miliardi di euro, circa 45 miliardi di dollari”.
Oggi nel pomeriggio si riunisce a Parigi il cda di Peugeot convocato in seduta straordinaria mentre quello di Fca era già convocato per domani. Si capirà allora se e quando si potrà immaginare la chiusura dell’accordo e quale sarà la posizione del governo francese che in giugno aveva fatto saltare l’intesa tra Fca e Renault