AGI – Indagano i carabinieri di Brescia e i colleghi del Tpc su un furto di opere d’arte dal valore complessivo di un milione di euro al Vittoriale degli italiani, a Gardone Riviera, in provincia di Brescia. A confermarlo all’AGI fonti delle forze dell’ordine. Sottratte tutte le 49 opere in oro dell’esposizione temporanea dell’artista Umberto Mastroianni, allestita dal 30 dicembre del 2023 e che doveva chiudersi l’8 marzo. A scoprire il clamoroso ‘colpo’ sono stati i responsabili del Vittoriale che, quando hanno aperto le porte in mattinata, hanno trovato tutti gli spazi espositivi vuoti.
Il furto al Vittoriale, la residenza fatta costruire da Gabriele D’Annunzio a Gardone Riviera, sulla sponda bresciana del lago di Garda, ha preso di mira un autentico ‘tesoro’ dell’artista Umberto Mastroianni. Si tratta di 19 sculture e lastre e di 30 gioielli realizzati dallo zio dell’attore Marcello Mastroianni, deceduto nel 1998 e considerato tra i più geniali scultori del Novecento.
Le opere di oreficeria, tra cui bracciali e anelli, sono state realizzate tra gli anni ’50 e ’90 con la tecnica della fusione a cera persa o a colata in oro, trattando la materia come se fosse bronzo o vetro, sempre in fusione. Erano al Vittoriale dal 30 dicembre per la mostra “Come un oro caldo e fluido” che sarebbe dovuta terminare domani. Il Vittoriale degli italiani, in cui è sepolto D’Annunzio, si estende per nove ettari e fu progettato dall’architetto Giancarlo Maroni come tributo alla “vita inimitabile” del Vate quale poeta-soldato e al valore dei soldati italiani durante la Prima guerra mondiale.
“Il Vittoriale degli italiani – è quanto sostenuto da fonti del Ministero – non è un museo statale ma una Fondazione di diritto privato a cui il Ministero della Cultura partecipa. Detto questo, la sottrazione fraudolenta di beni al suo interno indigna profondamente. Si auspica che i Carabinieri di Brescia e del TPC recuperino quanto prima i beni sottratti e assicurino alla giustizia i responsabili del furto. Gli uffici del Ministero hanno chiesto immediatamente al Presidente della Fondazione del Vittoriale degli italiani, Giordano Bruno Guerri, una relazione su quanto accaduto”.