• 22 Febbraio 2025 8:26

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Furti alle colonnine di ricarica, Tesla ha la soluzione contro i ladri

Feb 20, 2025

Per sostenere la diffusione delle auto elettriche è fondamentale poter contare su di un’infrastruttura di ricarica in grado di raggiungere una diffusione capillare su tutto il territorio. La ricarica “domestica”, infatti, è un sistema che non può soddisfare tutti gli automobilisti. Solo in pochi hanno aree private, come box o posti auto, dove poter effettuare la ricarica. Nella maggior parte dei casi, la ricarica di un’auto elettrica viene completata tramite colonnine pubbliche.

Tra le tante sfide che le aziende che investono nella creazione di una rete di ricarica pubblica devono affrontare c’è la questione dei furti dei cavi di rame, necessari per il trasferimento dell’energia elettrica. Casi di cavi tagliati e/o rubati si stanno ripetendo praticamente in tutto il mondo, con danni economici considerevoli per i gestori delle infrastrutture. Trovare un rimedio a questo problema non è facile ma le aziende impegnate nel settore stanno provando a utilizzare contromisure creative per ostacolare i furti dei cavi di rame.

In prima linea, in particolare, c’è Tesla. L’azienda americana sta lavorando a due sistemi che puntano a proteggere la sua infrastruttura di Supercharger, sempre più diffusa in tutto il mondo, contro i tentativi di furto o danneggiamento dei cavi di rame. Si tratta di due soluzioni particolarmente creative che potrebbero fare la differenza, garantendo a Tesla una difesa efficace contro questo fenomeno. L’azienda americana ha investito molto sui Supercharger e intende eliminare i rischi legati ai danni dovuti ai furti dei cavi di rame.

Inchiostro indelebile

Una prima soluzione sviluppata da Tesla si chiama Dye Defender. Si tratta di un particolare sistema con cui è possibile proteggere l’infrastruttura dei Supercharger. In caso di tentativo di furto dei cavi, infatti, questo sistema spruzzerà addosso ai ladri un particolare inchiostro indelebile, contenuto in un’apposita guaina esterna. L’inchiostro in questione è molto difficile da togliere e, evidentemente, rende facilmente riconoscibile il ladro. Di conseguenza, per le Forze dell’Ordine sarà facile identificare chi ha cercato di rubare i cavi di rame da un Supercharger.

L’incisione a laser

Un altro sistema su cui Tesla punta ad affidarsi per contrastare il furto dei cavi di rame è l’incisione a laser dei cavi stessi. In questo caso, si tratta di un sistema tanto semplice quanto efficace. In modo molto semplice, infatti, i cavi di rame vengono incisi al laser con una scritta che recita “Property of Tesla Motors”. In questo modo, i cavi saranno facilmente riconoscibili e per i ladri sarà quasi impossibile rivenderli.

Questi due sistemi potrebbero anche essere utilizzati insieme, in modo da attuare un doppio sistema di protezione che, in ogni caso, va a sommarsi ai sistemi già utilizzati oggi presso i Supercharger, come la videosorveglianza. I danni causati dal furto dei cavi di rame sono diversi e possono colpire sia l’azienda che gli utenti, impossibilitati a utilizzare un punto di ricarica fino al ripristino del funzionamento. Le trovate di Tesla sono semplici e, potenzialmente, molto efficaci. Altre aziende impegnate nel settore delle infrastrutture di ricarica potrebbero adottare soluzioni simili, andando a incrementare il livello di protezione dei propri punti di ricarica.

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