Se ne iniziò a sentire parlare qualche anno fa, in particolare nelle città del nord Italia: alcune bande di ladri si stavano specializzando nel furto di singole parti delle automobili, meglio se Bmw.
Dopo i primi casi nella zona dell’Alto Garda e diverse notti di vera e propria razzia a Torino nell’autunno del 2021, la moda dei furti parziali sembra tornata alla ribalta, e non coinvolge soltanto il marchio tedesco – anche se BMW rimane, suo malgrado, tra i preferiti dei malviventi.
La “moda” di rubare il volante
I modelli più rubati sono quelli sportivi, meglio se con leve per il cambio manuale e associati a un costoso cruscotto con navigatore: dopo l’ormai tramontata “moda” di rubare le batterie al litio delle auto elettriche, oggi i ladri sono sempre più specializzati nel furto dei volanti delle auto, che vengono poi rivenduti nei circuiti illegali – e non solo. Può tranquillamente capitare, infatti, di trovare volanti rubati presenti negli annunci online, riconoscibili il più delle volte dai prezzi “fuori mercato”.
Il volante è tra le parti più costose delle automobili, specie quando si tratta di vetture sportive e con tecnologie integrate nella plancia, caratteristiche che rendono il bottino particolarmente ricco e facile da piazzare sul mercato dell’usato. I volanti di oggi non somigliano più neanche esteticamente ai vecchi modelli che si maneggiavano fino agli anni 90: allora per fare un buon volante bastavano corona, razze e clacson – e si poteva al limite indugiare in un coprivolante “aftermarket”, magari in pelle.
Un volante moderno, al contrario, è un vero e proprio centro di controllo, in cui si trovano comandi per l’autoradio, per il cruise control, per la gestione della connettività e anche – nelle auto con cambi sequenziali “a palette”- per la regolazione della velocità. Le nuove funzionalità integrate hanno reso i volanti di ultima generazione particolarmente appetibili: non soltanto sono più facili da rivendere rispetto a un’intera vettura, ma sono anche diventati molto costosi, e permettono di fare ottimi “affari” senza i rischi connessi con la movimentazione di un’auto rubata.
Furti di volanti: i marchi preferiti dai ladri
Come avviene per i furti d’auto, anche quando si tratta di rubare delle singole parti delle vetture i ladri sembrano avere dei gusti specifici: se l’auto più rubata in Italia è una leggenda del made in Italy, per quanto riguarda i volanti sono le tedesche a registrare il più alto numero di furti.
La banda dell’Alto Garda specializzata in furti di volante aveva per esempio sviluppato una certa predilezione per la BMW, in particolare per i modelli X3 e X5: quando è stata sgominata, gli inquirenti hanno scoperto una vera e propria collezione di volanti di questi modelli.
Seguono a breve distanza – tra le auto preferite dai ladri per i furti di volanti – Audi, Mercedes e Smart. In ogni caso, anche se i furti di questo tipo sembrano aumentare e coinvolgere sempre più spesso anche il navigatore e parti del cruscotto, smontare un volante non è così semplice.
Servono innanzitutto un computer e un software specifico per collegarsi alla centralina tramite presa OBD e comunicare con essa; i ladri devono poi prestare la massima attenzione a cavi, airbag e sistemi di sicurezza, ed estrarre il volante senza danneggiarlo – cosa che lo renderebbe invendibile.
Le autorità hanno fatto notare che esistono in rete diversi tutorial che spiegano passo dopo passo come smontare un volante, un navigatore o un sistema di selezione marce – tra i più ricercati nel mercato dell’usato online. Se ci si imbatte nella sfortunata circostanza di sedersi al posto di guida e non trovare il volante, però, è quasi certamente a un ladro professionista che si deve l’amara sorpresa.