martedì 1 maggio 2018 12:50
(ANSA) – ROMA, 1 MAG – “Oggi siamo allo stesso livello dimortalità del 1911 e questo vuol dire che non stiamo facendonulla”. Lo ha detto il segretario generale della Uil, CarmeloBarbagallo, parlando dal corteo del primo maggio a Pratodedicato alla salute e alla sicurezza sul lavoro. “Si mette alprimo posto il profitto”, ha sottolineato Barbagallo e invecebisogna investire di più sulla sicurezza sul lavoro e anche”aumentare le sanzioni”. “La somma di mancati investimenti eprecarietà ha determinato disattenzione alle norme di sicurezza”sul lavoro. Ancora troppi insistono a dire che sono dei costi edevono essere tagliati”, ma non è così: lo ha sostenuto lasegretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, dal corteo delPrimo maggio a Prato. E per la segretaria generale della Cisl,Annamaria Furlan, “ci sono troppi morti per il lavoro, troppilutti nelle famiglie. E’una cosa inaccettabile, è un bollettinodi guerra che nessuno può più accettare”.