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Freni a disco o freni a tamburo: quali scegliere

Ago 29, 2024

La sicurezza alla guida è un aspetto imprescindibile, e il sistema frenante ne costituisce l’elemento cardine. La scelta tra freni a disco e a tamburo, tuttavia, non è sempre immediata. Conoscere le caratteristiche peculiari di entrambi i sistemi, analizzandone pregi e difetti, consente di effettuare una scelta informata e consapevole, in linea con le vostre specifiche esigenze di guida e di utilizzo del veicolo.

Freni a tamburo: il sistema classico

Il freno a tamburo, uno dei primi sistemi frenanti ampiamente utilizzati, si basa su un principio tanto elementare quanto efficace. Al suo interno, un tamburo metallico, solidale alla ruota, ruota insieme ad essa. Quando si preme il pedale del freno, delle ganasce rivestite di materiale d’attrito vengono spinte contro la superficie interna del tamburo generando la forza necessaria per rallentare o fermare il veicolo. Questa soluzione, seppur collaudata, presenta alcune limitazioni:

scarsa dissipazione del calore: durante frenate intense o prolungate, l’accumulo di calore all’interno del tamburo può compromettere l’efficacia frenante, fenomeno noto come “fading”. Il calore, intrappolato all’interno del tamburo, non riesce a dissiparsi rapidamente, riducendo l’attrito tra ganasce e tamburo e di conseguenza la capacità frenante;
manutenzione complessa: la configurazione “chiusa” dei freni a tamburo rende le operazioni di manutenzione e sostituzione dei componenti più laboriose, aumentando i tempi necessari per l’intervento. L’accesso alle ganasce e ai cilindretti idraulici richiede lo smontaggio di parti della ruota, rendendo l’operazione più complessa rispetto ai freni a disco;
prestazioni ridotte sul bagnato: la presenza di acqua all’interno del tamburo può compromettere l’efficienza dei freni. L’acqua riduce l’attrito tra ganasce e tamburo, aumentando lo spazio di frenata e il rischio di perdita di controllo del veicolo;
pulizia dei freni: richiede una pulizia periodica, in quanto la polvere prodotta dal materiale frenante si accumula all’interno del tamburo può causare l’inceppamento. Questa polvere, se non rimossa, può interferire con il corretto movimento delle ganasce, compromettendo l’efficacia del freno.

Nonostante questi limiti, i freni a tamburo offrono vantaggi significativi:

economicità e longevità: la loro semplicità costruttiva si traduce in costi di produzione e manutenzione contenuti, oltre a garantire una durata operativa generalmente superiore rispetto ai freni a disco;
elevata potenza frenante in condizioni ottimali: in assenza di surriscaldamento e su fondi asciutti, i freni a tamburo sono in grado di sviluppare una notevole forza frenante.

Per questi motivi, i freni a tamburo trovano ancora applicazione in alcuni veicoli commerciali leggeri, motocicli di piccola cilindrata e su alcune auto economiche, dove il contenimento dei costi è prioritario rispetto alle prestazioni assolute.

Freni a disco: l’innovazione dei sistemi frenanti

I freni a disco si sono imposti nel panorama automotive grazie alla loro efficienza e affidabilità. Il loro funzionamento si basa sull’azione di pinze idrauliche, che contengono le pastiglie freno. Quando si preme il pedale del freno, il liquido freni spinge le pastiglie contro un disco metallico rotante solidale alla ruota. L’attrito generato tra pastiglie e disco rallenta o ferma la rotazione della ruota, e di conseguenza il veicolo.

eccellente dissipazione del calore: la configurazione “aperta” favorisce il raffreddamento, prevenendo il fading e garantendo spazi di arresto ridotti anche su fondi bagnati o innevati. L’aria circola liberamente intorno al disco, dissipando il calore generato durante la frenata e mantenendo l’efficacia del sistema anche in condizioni di utilizzo intenso;
prestazioni elevate e costanti: i freni a disco offrono una potenza frenante elevata e costante in tutte le condizioni. La loro efficacia non è influenzata dalla presenza di acqua o detriti, garantendo una frenata sicura anche in situazioni difficili;
manutenzione agevole: la maggiore accessibilità dei componenti semplifica le operazioni di manutenzione e sostituzione. Le pastiglie e i dischi sono facilmente ispezionabili e sostituibili senza la necessità di smontare parti della ruota;
modulabilità: la pressione esercitata sul pedale del freno si traduce in una forza frenante proporzionale, consentendo un controllo più preciso della decelerazione. Questo permette al guidatore di dosare la frenata in modo ottimale, evitando bloccaggi improvvisi delle ruote e migliorando la stabilità del veicolo;
auto pulizia: la rotazione del disco tende a rimuovere acqua e detriti, garantendo un’azione frenante più efficace in condizioni avverse.

Tuttavia, anche i freni a disco presentano alcuni svantaggi:

costo: il maggior livello di complessità tecnologica si traduce in costi di produzione e manutenzione leggermente superiori;
usura: le pastiglie e i dischi dei freni sono soggette a un’usura più rapida rispetto alle ganasce dei freni a tamburo:
sensibilità alla contaminazione: la superficie esposta del disco può essere contaminata da sporco, grasso o altri agenti, influenzando negativamente l’efficacia frenante.

Tipologie di dischi freno e loro applicazioni

La tecnologia dei freni a disco non si limita alla mera contrapposizione tra pastiglie e disco. Esistono diverse tipologie di dischi freno, ognuna con caratteristiche specifiche che influenzano le prestazioni, la durata e il comfort di guida. La scelta del tipo di disco freno è strettamente legata al tipo di veicolo e alle sue prestazioni:

dischi pieni: soluzione più comune, economica e robusta, ideale per un utilizzo quotidiano su citycar e utilitarie;
dischi ventilati: dotati di canali interni che favoriscono la dissipazione del calore, sono indicati per vetture di media cilindrata, SUV e per chi pratica una guida dinamica;
dischi forati: i fori sulla superficie del disco migliorano il raffreddamento e l’espulsione di acqua e detriti, e sono spesso scelti per vetture sportive o ad alte prestazioni;
dischi baffati: le scanalature sulla superficie del disco favoriscono l’espulsione di gas e detriti, migliorando le prestazioni in condizioni di bagnato e riducendo il rischio di vibrazioni. Trovano applicazione su vetture sportive ad alte prestazioni;
dischi carboceramici: utilizzati in ambito racing e su alcune supercar, offrono prestazioni eccezionali in termini di resistenza al fading, leggerezza e durata, ma a un costo elevato.

La scelta giusta: un equilibrio tra esigenze e prestazioni

La scelta tra freni a disco e a tamburo non è una decisione che l’automobilista può prendere liberamente, ma è dettata dalle specifiche progettuali del veicolo. Tuttavia, comprendere le differenze tra i due sistemi è fondamentale per apprezzare le caratteristiche della propria auto e adottare uno stile di guida consapevole:

i freni a disco, grazie alla loro superiorità tecnologica, sono la norma su gran parte delle autovetture e motocicli moderni, garantendo sicurezza e prestazioni elevate;
i freni a tamburo, invece, trovano ancora spazio in alcuni veicoli commerciali leggeri o su auto economiche, dove il contenimento dei costi è prioritario.

Manutenzione periodica

La manutenzione del sistema frenante è fondamentale per garantire la sicurezza del veicolo:

sistemi a disco: controllare e sostituire pastiglie e dischi secondo le indicazioni del produttore o dello stile di guida;
sistemi a tamburo: pulire periodicamente ganasce, cilindretti e tamburi, e sostituirli quando necessario;
liquido freni: sostituire il liquido freni ogni 2 anni o secondo le specifiche del veicolo, in quanto l’umidità assorbita può compromettere l’efficacia del sistema frenante.

Seguendo questi semplci consigli si può benificiare dell’efficienza e della sicurezza del sistema frenante.

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