Nelle ultime stagioni, la F1 è stata sinonimo di dominio assoluto della Red Bull Racing. La scuderia austriaca, con l’abilità dei suoi ingegneri e sotto la guida di Max Verstappen, ha imposto un regime di superiorità tecnica e strategica che sembrava inscalfibile. Oggi tutto questo sta cambiando radicalmente, una ventata di freschezza e incertezza ha reso la F1 molto più avvincente, sia dal vivo che in televisione.
La crisi Red Bull
La Red Bull, grazie alla collaborazione con Honda e al genio di Adrian Newey, ha dominato le ultime stagioni con una serie di vittorie schiaccianti. I tifosi e gli addetti ai lavori hanno assistito a gare spesso noiose e prevedibili, dove l’unico interrogativo era quanto distacco Verstappen avrebbe inflitto agli inseguitori. Negli ultimi mesi, questa egemonia ha iniziato a mostrare segni di cedimento.
La stagione 2024 ha visto una serie di cambiamenti regolamentari e di evoluzioni tecniche che hanno permesso alle scuderie concorrenti di colmare il gap. Ferrari, McLaren e ultimamente Mercedes, con aggiornamenti significativi alle loro monoposto, sono riuscite a tornare a competere ad armi pari, riportando incertezza e il brivido dell’imprevisto ad ogni gara.
Il ritorno all’incertezza
Le gare del 2024 hanno segnato un netto cambio di rotta rispetto al passato. Prima la Ferrari ha sorpreso tutti con Carlos Sainz e Charles Leclerc in stato di grazia. Poi è stata la volta della McLaren con l’exploit di Lando Norris. A seguire l’eterno Lewis Hamilton ha dimostrato che la Mercedes non è affatto fuori dai giochi, anzi ha conquistato il pubblico con vittore impensabili a inizio stagione. Il tutto rafforzato anche dalle prestazioni dell’altro pilota Mercedes, George Russell.
Questa varietà di protagonisti e vincitori, con la competitività ritrovata, hanno riacceso l’entusiasmo dei tifosi dal vivo e soprattutto in TV. Ogni weekend di gara è diventato un evento imperdibile, dove l’esito non è mai scontato. La griglia di partenza è più compatta che mai e le differenze minime tra le vetture rendono sia le qualifiche sia le gare estremamente combattute.
La spettacolarità in TV
La rinascita della competizione ha avuto un impatto positivo anche sulla visione televisiva del pacchetto F1. Una narrazione degli avvenimenti che si è fatta naturalmente avvincente e dinamica ha riportato in molti ad accendere la TV o a ricollegare i device alle varie app e similari. L’introduzione di nuovi aggiornamenti nei top team, le ultime battaglie ruota a ruota, le strategie ai box molto spesso sbagliate e le incertezze meteo, sono fattori che tengono incollati gli spettatori allo schermo.
Le telecamere onboard, i replay al rallentatore e le analisi dettagliate degli esperti forniscono una comprensione profonda di ogni momento cruciale della gara che aiuta lo spettacolo ma non lo favoriscono. I social media e le piattaforme digitali invece permettono ai tifosi di interagire in tempo reale come non mai. E proprio opinioni, emozioni e analisi si moltiplicano in rete nelle ultime settimane. Interazioni che erano scomparse sotto l’era del cannibale Verstappen. L’attuale maggiore incertezza ha rafforzato nettamente il legame tra il pubblico e il circus della F1, creando un’atmosfera mix di competizione, festa e partecipazione che si riflette anche nei dati televisivi e di broadcasting.
Numeri record
Le gare degli ultimi mesi hanno prodotto numeri record per uno sport che stava andando sempre più in crisi in termini di visibilità. In Italia già a marzo Sky e NOW registravano i primi numeri sorprendenti. Il GP d’Australia, a pagamento in esclusiva dalle 5 del mattino ha raccolto davanti alla tv oltre 400 mila spettatori medi complessivi e uno share del 25,5%. Oltre 1 milione 500 mila spettatori medi nella differita su TV8. Il GP di Monaco vinto da Leclerc è stato visto da quasi 3 milioni di persone.
Anche oltreoceano i numeri crescono sensibilmente da marzo 2024. Il GP di Miami ha registrato il più alto numero di ascoltatori statunitensi degli ultimi tempi, più di 3 milioni. Dati che tornano a salire anche tra USA e Canada dopo un 2023 deludente. Dimostrazione concreta che in tutto il mondo le solite vittorie col passare del tempo, stancano.
I prossimi mesi
Il futuro della F1 appare più luminoso e promettente che mai. Per movimentare il tutto si era già pensato a rinnovare il regolamento tecnico dal 2026, ma la ventata di novità è arrivata imprevista e prima del tempo. La Ferrari ha fatto scoccare la prima scintilla che ha “incendiato” il momento. L’ingaggio a sorpresa di Hamilton e l’aver lasciato a piedi Sainz, hanno prodotto un effetto domino che ha in parte contribuito alla situazione attuale.
La competitività ritrovata, il mercato piloti per la prossima stagione e la spettacolarità delle gare, stanno attirando nuovi tifosi mentre i vecchi appassionati riscoprono il piacere di seguire uno sport imprevedibile e affascinante. La fine del dominio Red Bull ha aperto così un nuovo capitolo nella storia della F1, dove diversi piloti e scuderie hanno la possibilità di sognare in grande e di lottare per la vittoria.
Le prossime gare promettono di essere altrettanto emozionanti, con le squadre che lavorano incessantemente per migliorare le loro monoposto e con i piloti pronti a dare il massimo in ogni singolo giro. La stagione 2024 potrebbe entrare negli annali come una delle più combattute e appassionanti di sempre, grazie a una concorrenza serrata che promette emozioni fino all’ultima gara in programma l’8 dicembre ad Abu Dhabi. Una cosa è certa, c’è voglia di F1 e tutti attendono già la fine della pausa estiva per godere dello spettacolo del GP d’Olanda.