AGI – Dopo una vita fatta di gol, segnati e sbagliati, assist, incursioni in area di rigore e botte prese dai difensori, Diego Forlan ha deciso di cambiare vita e campo di gioco. A 45 anni suonati, l’ex attaccante di Manchester United e Atletico Madrid è pronto a debuttare nel circuito tennistico professionistico. Lo farà a casa sua, in Uruguay, partecipando al Challenger di Montevideo, in doppio con un tennista, figlio d’arte, Federico Coria, oggi numero 101 del mondo ma in passato entrato nella top 50.
Forlan ha appeso le scarpette al chiodo nel 2019 ma si è detto pronto per questa nuova avventura che prenderà il via il prossimo 11 novembre. E la sua storia fa notizia proprio perché si tratta di un campione abituato a vincere che riparte da zero, per provare a divertirsi e a stupire. Parliamo solo di trofei: sulla sua bacheca, tra gli altri, ci sono titoli in Premier League, e i successi in Copa America e in Europa League. Ma non solo. Individualmente è stato eletto miglior giocatore ai mondiali 2010 in Sudafrica (quando fu capocannoniere) e ha vinto due volte la scarpa d’oro come miglior marcatore tra i giocatori partecipanti ai campionati europei.
Il suo amore per il tennis è di lunga data. Ma la folle idea di scendere in campo si è intensificata dopo il Covid. Forlan ha iniziato a partecipare a tornei minori nel 2023, prendendo parte agli eventi dedicati agli atleti sopra i 45 anni. “Si è preparato per un po’ di tempo, allenandosi molto nel tennis“, ha detto il direttore del torneo Open dell’Uruguay Diego López al podcast Tenistas Sin Saque. “Penso che meriti questa opportunità”.
Il precedente tutto italiano
Non tutti se lo ricordano ma una parabola simile venne seguita, nel 2017, da Paolo Maldini. L’ex capitano del Milan giocò un torneo Challenger, in doppio, insieme a Stefano Landonio, nel 2017 a Milano. I due persero 6-1 6-1 affrontando una coppia forte per il livello del torneo: l’olandese Pel e il polacco Bednarek. Il difensore raccontò in maniera molto positiva quell’esperienza ma affermò subito che sarebbe rimasta un’esperienza isolata. Forlan, invece, spera che sia l’inizio di qualcosa di più concreto ma, come nel calcio, sarà il campo a parlare.
AGI – Dopo una vita fatta di gol, segnati e sbagliati, assist, incursioni in area di rigore e botte prese dai difensori, Diego Forlan ha deciso di cambiare vita e campo di gioco. A 45 anni suonati, l’ex attaccante di Manchester United e Atletico Madrid è pronto a debuttare nel circuito tennistico professionistico. Lo farà a casa sua, in Uruguay, partecipando al Challenger di Montevideo, in doppio con un tennista, figlio d’arte, Federico Coria, oggi numero 101 del mondo ma in passato entrato nella top 50.
Forlan ha appeso le scarpette al chiodo nel 2019 ma si è detto pronto per questa nuova avventura che prenderà il via il prossimo 11 novembre. E la sua storia fa notizia proprio perché si tratta di un campione abituato a vincere che riparte da zero, per provare a divertirsi e a stupire. Parliamo solo di trofei: sulla sua bacheca, tra gli altri, ci sono titoli in Premier League, e i successi in Copa America e in Europa League. Ma non solo. Individualmente è stato eletto miglior giocatore ai mondiali 2010 in Sudafrica (quando fu capocannoniere) e ha vinto due volte la scarpa d’oro come miglior marcatore tra i giocatori partecipanti ai campionati europei.
Il suo amore per il tennis è di lunga data. Ma la folle idea di scendere in campo si è intensificata dopo il Covid. Forlan ha iniziato a partecipare a tornei minori nel 2023, prendendo parte agli eventi dedicati agli atleti sopra i 45 anni. “Si è preparato per un po’ di tempo, allenandosi molto nel tennis”, ha detto il direttore del torneo Open dell’Uruguay Diego López al podcast Tenistas Sin Saque. “Penso che meriti questa opportunità”.
Il precedente tutto italiano
Non tutti se lo ricordano ma una parabola simile venne seguita, nel 2017, da Paolo Maldini. L’ex capitano del Milan giocò un torneo Challenger, in doppio, insieme a Stefano Landonio, nel 2017 a Milano. I due persero 6-1 6-1 affrontando una coppia forte per il livello del torneo: l’olandese Pel e il polacco Bednarek. Il difensore raccontò in maniera molto positiva quell’esperienza ma affermò subito che sarebbe rimasta un’esperienza isolata. Forlan, invece, spera che sia l’inizio di qualcosa di più concreto ma, come nel calcio, sarà il campo a parlare.