A prescindere dal cammino europeo in cui i giallorossi sono rimasti l’unica squadra italiana in corsa, le brutte figure negli scontri diretti in campionato hanno deluso i Friedkin che però già da tempo hanno deciso di non cambiare la guida a campionato in corso, spostando ogni eventuale discorso sul cambio tecnico per il prossimo campionato indipendentemente dai risultati ottenuti da qui a maggio dalla Roma.
Con la qualificazione alla prossima Champions nel contratto di Fonseca si attiverebbe automaticamente il rinnovo di un anno, ma la proprietà avrebbe intenzione di cambiare in ogni caso rotta rinforzando la squadra sì, ma per un nuovo allenatore. I nomi in ballo sono sempre i soliti: Allegri e Sarri.
Con l’ex Milan e Juventus, già contattato lo scorso settembre, i rapporti sono sempre rimasti buoni. Allegri è disponibile e dopo due anni ai box – come ammesso pubblicamente – ha voglia di tornare in panchina con la Roma, piazza difficile e da gestire, che sarebbe una prova stimolante per un vincente come lui. Il progetto resta da discutere così come un eventuale stipendio pesante. L’alternativa è Sarri, già in orbita Fiorentina.
Del resto i numeri parlando chiaro per Fonseca nella gestione dei grandi impegni in Serie A e sono impietosi per il lusitano: 3 successi in 21 partite contro le big, se si considerano i due anni della sua gestione. Troppo poco per non pensare di cambiare qualcosa.
A prescindere dal cammino europeo in cui i giallorossi sono rimasti l’unica squadra italiana in corsa, le brutte figure negli scontri diretti in campionato hanno deluso i Friedkin che però già da tempo hanno deciso di non cambiare la guida a campionato in corso, spostando ogni eventuale discorso sul cambio tecnico per il prossimo campionato indipendentemente dai risultati ottenuti da qui a maggio dalla Roma.
Con la qualificazione alla prossima Champions nel contratto di Fonseca si attiverebbe automaticamente il rinnovo di un anno, ma la proprietà avrebbe intenzione di cambiare in ogni caso rotta rinforzando la squadra sì, ma per un nuovo allenatore. I nomi in ballo sono sempre i soliti: Allegri e Sarri.
Con l’ex Milan e Juventus, già contattato lo scorso settembre, i rapporti sono sempre rimasti buoni. Allegri è disponibile e dopo due anni ai box – come ammesso pubblicamente – ha voglia di tornare in panchina con la Roma, piazza difficile e da gestire, che sarebbe una prova stimolante per un vincente come lui. Il progetto resta da discutere così come un eventuale stipendio pesante. L’alternativa è Sarri, già in orbita Fiorentina.
Del resto i numeri parlando chiaro per Fonseca nella gestione dei grandi impegni in Serie A e sono impietosi per il lusitano: 3 successi in 21 partite contro le big, se si considerano i due anni della sua gestione. Troppo poco per non pensare di cambiare qualcosa.