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Fondo automotive per la realizzazione di colonnine di ricarica

Ago 6, 2022

Colpo di coda da parte del governo uscente sul tema della mobilità sostenibile, col via libera al DPCM sugli incentivi auto per favorire la transizione verde e gli investimenti nel settore automobilistico. E così, firmato il cosiddetto “Fondo automotive” si concretizzano delle modifiche agli incentivi per l’industria stessa del settore, a cui si aggiunge un bonus destinato alla realizzazione di colonnine di ricarica domestiche e condominiali. Facciamo il punto su tutte le novità.

Dietro al “Fondo automotive” una situazione piuttosto grave

Il via libera ai nuovi incentivi arriva in un momento storico decisamente particolare in cui si fa via via più urgente in Italia la transizione energetica, anche e in particolar modo nel settore automobilistico. Ed è proprio in periodi come questi, quando per via degli spostamenti per le vacanze i dubbi si moltiplicano sull’effettiva utilizzabilità di soluzioni elettriche, ci si accorge di quanto sia in ritardo il nostro bel Paese nella realizzazione di infrastrutture dedicate alle vetture elettriche. Basti menzionare il recente report sulle colonnine in autostrada per comprendere come stanno davvero le cose. Ma d’altronde senza degli interventi da parte del governo poco si può fare.

Proprio da queste basi prendono le mosse le recenti proposte del ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, proposte da cui deriva per l’appunto questo nuovo “Fondo automotive” che mira a mettere qualche pezza nel sistema. Sotto forma di DPCM, appena firmato, arrivano così alcune delle novità su cui il governo stava lavorando da tempo per sostenere il settore automobilistico, e insieme dare una spinta alla realizzazione di colonnine di ricarica private e condominiali. “Si tratta di un ottimo risultato, perché va nella direzione di sviluppare strumenti per la riconversione del settore alla luce degli obiettivi previsti dalla transizione ecologica”, ha dichiarato lo stesso Giorgetti.

Le novità introdotte: immediate e a lungo termine

Entrando nel merito dei provvedimenti approvati e contenuti nel relativo DPCM c’è in primo luogo da sottolineare che il governo mette sul tavolo 40 milioni di risorse per l’anno corrente e 350 milioni di euro per ciascuno degli anni a partire dal prossimo e fino al 2030. Tali fondi sono destinati all’industria: per il 70% ai Contratti di sviluppo e per il 30% restante agli Accordi per l’innovazione. Ma oltre a questi, già da quest’anno entra in vigore anche un contributo per l’acquisto di infrastrutture a potenza standard per la ricarica di veicoli elettrici. Tale contributo è pari all’80% della spesa d’acquisto e messa in opera, per un massimo di 1.500 euro per richiedente e di 8.000 euro nel caso in cui la struttura riguardi parti comuni quali contesti condominiali (sono previsti dei quorum assembleari alla stregua di quelli relativi al bonus 110%).

Dunque, si tratta di un vero e proprio bonus per le wallbox (i sistemi di ricarica domestici), per la realizzazione di colonnine di ricarica private o condominiali che siano, un bonus basato su un fondo che è pari a 40 milioni di euro. C’è tuttavia da specificare che bisognerà attendere un successivo decreto direttoriale da parte del Ministero dello sviluppo economico che renda tale bonus effettivamente disponibile; anche se il più è ormai fatto.

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