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Fondazione Open, Renzi all’attacco: “Su di me fango e pizzini. Ho criticato i pm e ho ricevuto un avvertimento” – la Repubblica

Nov 28, 2019

“Io non credo al sabotaggio per bloccare Italia Viva: però…”. Matteo Renzi si presenta di buon mattino ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital per continuare la sua campagna contro l’inchiesta della magistratura sulla Fondazione Open. E parla anche della vicenda del prestito di un amico, l’imprenditore Riccardo Maestrelli, poi nominato in Cassa depositi e prestiti, che gli ha consentito di acquistare la villa dove vive. “Alle aziende – ripete sul caso Open – dico non finanziate Italia Viva se non volete passare guai. Chi finanzia Renzi è uno che rischia la perquisizione”.

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“Guarda caso – dice a Massimo Giannini – dopo che ho criticato la magistratura esce da qualche ufficio giudiziario una cosa di un anno e mezzo fa sulla mia casa”. Però ribadisce: “Io non ho niente da nascondere e non ho mai parlato di complotto, ma di coincidenze, questo sì”.

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Per l’ex premier, l’inchiesta fiorentina su Open rappresenta un’invasione di campo della magistratura nel terreno della politica, nel momento in cui si equipara una fondazione a un partito politico, pericolosa in un Paese in cui vige la separazione dei poteri. E su Facebook, poi, Renzi insiste: “Ho criticato l’invasione di campo di due magistrati nella sfera politica e la risposta è la diffusione di miei documenti privati personali. Brivido! – dice – . Tuttavia non ho segreti. La mia casa, le mie auto, la mia Vespa: tutto è perfettamente regolare. Quando ho avuto un prestito, fatto con una scrittura privata, l’ho onorato restituendolo in cinque mesi. Guadagno molto bene, non ho niente da nascondere. Ma non vi sembra curioso che uno possa ricevere “avvertimenti” di questo genere?”.

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L’ex premier rivendica trasparenza assoluta anche sui conti della Fondazione Open, ribadisce che la si è voluta trasformare in un partito e che questo è un attacco alla democrazia. Rivendica poi correttezza e chiarezza sul prestito ottenuto dalla famiglia Maestrelli: “Non ho fatto niente di illegittimo, ho fatto una scrittura privata, è tutto regolare. Stiamo parlando di un carissimo amico a cui ho chiesto un favore per una somma che non era nella mia disponibilità in quel momento”. Glissa però sul fatto che l’amico Maestrelli sia in seguito approdato a Cassa depositi e prestiti.

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L’ex segretario del Pd attacca anche i media: “E anche oggi tante paginate su di noi, tra fango e pizzini. Ma noi sorridiamo e non molliamo di un centimetro”, scrive Renzi. “Sulle vicende di Open – aggiunge – ripeto i tre concetti. Sulle indagini dei magistrati, noi aspettiamo i processi. Perché siamo garantisti. Dispiace che si facciano perquisizioni all’alba a chi non c’entra niente, nemmeno indagato. Ma si vada a processo e vedremo come finirà”.

Ai microfoni di Circo Massimo aggiunge: “Nessun attacco da parte mia ai magistrati. Io credo nella magistratura e nella giustizia italiana al punto che oggi proprio a Firenze presento due denunce penali e due denunce civili: contro chi ha violato il segreto bancario e contro chi oggi ha scritto delle cose incredibili sul mio conto. Continuo a presentare querele – ha concluso – . Ho fatto il conto che secondo me il mio meraviglioso mutuo da un milione di euro per la casa me lo pago per il 70% con le azioni civili..”.

“Intanto – conclude Renzi – dico grazie ai 1.500 italiani che ieri ci hanno mandato oltre 30 mila euro in piccoli contributi per sostenere dal basso Italia viva ora che non abbiamo più finanziamento né pubblico né privato. Una reazione inattesa e bellissima!”.

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