“Sei brutto, guarda verso la finestra”. Sarebbe questa la frase choc pronunciata da un maestro nei confronti di un bimbo di colore in una scuola primaria della città di Foligno. Frase accompagnata anche da un gesto plateale, ovvero girare il piccolo verso il vetro, facendogli fissare un puntino rosso. Non contento, il maestro avrebbe chiesto ai compagni del bimbo di confermare la sua tesi: “Bambini – avrebbe chiesto il maestro al resto della classe – è vero che il vostro amico è brutto?”. L’assurdo ed incredibile episodio sarebbe avvenuto negli scorsi giorni, ma solamente nelle ultime ore il fatto è stato reso noto da alcuni genitori (avvertiti dai bambini), che non se la sono sentita di rimanere in silenzio ed hanno pubblicato sui social tutto il loro dispiacere per il comportamento di quello che dovrebbe essere un educatore. Il maestro – sembrerebbe un supplente – avrebbe inoltre reiterato il gesto in un’altra classe della stessa scuola, nei confronti della sorellina del piccolo studente di colore. Sempre gli stessi genitori hanno segnalato la vicenda al dirigente scolastico, che avrebbe quindi preteso spiegazioni dal maestro-supplente. Lui si sarebbe giustificato definendo il gesto “un esperimento sociale”. Ad interessarsi del caso anche il Comune di Foligno, che nella mattinata di mercoledì ha contattato le scuole della città per avere conferme rispetto a quanto avvenuto. La vicenda potrebbe proseguire per vie legali, visto che ci sarebbe anche un avvocato ad occuparsi dell’episodio. Sulla vicenda si è espresso, nella mattinata di giovedì, anche il sindaco di Foligno. “Ci sono delle verifiche da parte della scuola su quanto riportato – ha detto Nando Mismetti -. Aspettiamo quello che la dirigente scolastica comunicherà. Mi auguro che tutto rientri nella normalità. La nostra è una città accogliente – ha proseguito il primo cittadino -. Se confermato, sarebbe una cosa gravissima. Non sappiamo di eventuali denunce in atto e, come ripeto, c’è una verifica da parte della scuola: speriamo di avere certezza da qui a qualche ora. Per ora sappiamo solo quello che hanno detto i ragazzi”. Sulla vicenda è intervenuto anche il parlamentare di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni: “Interrogo subito il governo, perché su una vicenda del genere è sempre bene vederci chiaro, fino in fondo. Voglio sapere innanzitutto se questa mostruosità è per davvero accaduta e in che modo”. Della vicenda se ne occuperà anche l’Ufficio scolastico regionale guidato dalla dottoressa Antonella Iunti, che approfondirà la vicenda e prenderà gli eventuali provvedimenti del caso. Per Donatella Porzi, presidente dell’assemblea legislativa dell’Umbria, il gesto, se confermato, “sarebbe di una gravità inaudita”. IL MINISTRO – Ad interessarsi del caso anche il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti: “Sul caso di Foligno – scrive il ministro attraverso il suo profilo Facebook -. Ho immediatamente attivato l’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria per effettuare le opportune verifiche. Saremmo di fronte ad un fatto gravissimo, da condannare”. Nel pomeriggio di giovedì sono arrivati i commenti di vari esponenti politici anche a livello nazionale, così come della segreteria regionale della Cgil. Durante il question time al Senato, l’onoerevole Leonardo Grimani del Partito democratico è intervenuto chiedendo che fatti di questa gravità non debbano più accadere.
Ha collaborato Maria Tripepi