Il passaggio preliminare prima di entrare in possesso della patente di guida è l’ottenimento del foglio rosa. Non si tratta di una mera formalità in quanto il permesso di guida accompagnata è un documento legale con tanto di regole da rispettare per il suo conseguimento e sanzioni severe nel caso di trasgressione delle disposizioni in vigore. Il livello di dettaglio dettato dal Codice della strada aiuta a capire la centralità del foglio rosa nel processo per verso la patente di guida.
Foglio rosa, che cosa è
Il foglio rosa, noto anche come permesso di guida accompagnata, è il documento intermedio che precede il rilascio della patente di guida. Viene rilasciato agli aspiranti patentati che superano con successo l’esame di teoria, ottenendo almeno 36 risposte corrette su un totale di 40 domande con un tempo limite di 30 minuti.
Questo vero e proprio tagliando, contraddistinto appunto dal colore rosa, viene consegnato dalla scuola guida frequentata per la preparazione all’esame e comprende i dati anagrafici del candidato, i codici identificativi e la data di scadenza. Quest’ultima non è un dettaglio poiché indica il termine entro il quale il candidato deve superare l’esame pratico per il conseguimento della patente di guida. Il foglio rosa abilita il candidato a svolgere esercitazioni su strade pubbliche, nel rispetto di regole e limitazioni, in vista dell’esame di guida.
Come si usa il permesso di guida accompagnata
I candidati alla patente in possesso del foglio rosa possono esercitarsi alla guida dopo aver applicato sul lunotto dell’auto un foglio con la lettera P (Principiante) stampata. Generalmente in formato A4, non deve ostacolare la visibilità dagli specchietti laterali o durante le manovre in retromarcia. Meglio posizionare il foglio nella parte inferiore del lato del passeggero.
Secondo il Codice della Strada, non è consentito esercitarsi autonomamente con il foglio rosa. In pratica durante le sessioni di guida è obbligatorio avere accanto un istruttore della scuola guida o un accompagnatore nel caso in cui si utilizzi l’auto di un genitore o di un parente. L’accompagnatore deve essere in possesso di una patente di guida della stessa categoria per la quale ci si sta preparando, in genere la B, da almeno dieci anni. Di più: non deve avere più di 65 anni e deve essere in grado di intervenire in situazioni di emergenza.
Nel caso di esercitazioni su autostrade o strade extraurbane, o in condizioni di scarsa visibilità notturna, è obbligatorio essere accompagnati da un istruttore abilitato e autorizzato, utilizzando un veicolo della scuola guida. Questi mezzi sono dotati di comandi aggiuntivi sul lato del passeggero che permettono all’istruttore di intervenire se necessario durante le lezioni pratiche.
Quali sono le auto che si possono guidare
Abbiamo più volte accennato ai limiti associati al foglio rosa della patente di categoria B. Entrando nel dettaglio, ecco che il conducente è autorizzato a guidare solo veicoli di categoria M1 con un rapporto fra peso e potenza inferiore a 55 kW per tonnellata e una potenza massima di 70 kW o 95 CV. Quindi è soggetto a limiti di velocità più restrittivi rispetto al guidatore in possesso della patente B: 100 chilometri orari in autostrada e 90 chilometri orari sulle strade extraurbane. Fino a tre anni dal conseguimento della patente, il conducente è considerato un neopatentato con tutto ciò che comporta. Ad esempio l’aggravamento di alcune sanzioni nel caso di violazione del Codice della Strada.
Il titolare del foglio rosa della patente B non è autorizzato a guidare all’estero e non può trasportare passeggeri senza la presenza di un istruttore. Deve avere sempre con sé il foglio rosa quando è al volante di un veicolo, come del resto è previsto per i possessori della patente. Le restrizioni relative alla velocità e ai tipi di veicoli consentiti si applicano sia ai neopatentati sia ai conducenti con foglio rosa.
Qual è la validità del foglio rosa
Attenzione al periodo di validità del foglio rosa. Il superamento del termine prescritto può complicare la procedura per sostenere l’esame pratico. Secondo il Codice della strada, il foglio rosa ha una durata di sei mesi, durante i quali è possibile sostenere l’esame pratico fino a due volte. Nel caso in cui non si riesca a superare gli esami in questa fascia di tempo o si impieghi più di sei mesi per completarli, il candidato può richiedere il rinnovo del foglio rosa entro due mesi dalla sua scadenza.
Lo stesso rinnovo senza dover ripetere l’esame teorico è concesso due volte. Per richiederlo occorre andare agli uffici della Motorizzazione civile o alla scuola guida di appartenenza, allegando il modello TT2112 (disponibile anche online), due foto formato tessera, un documento di identità e il certificato medico originale con bollo, oltre a una fotocopia del documento stesso.
Le sanzioni per i trasgressori
Il rispetto delle norme che regolano il comportamento del conducente con il foglio rosa della patente B è la premessa per garantire la sicurezza stradale sia per il conducente stesso sia per gli altri utenti della strada. La minore esperienza alla guida comporta maggiori rischi che possono essere mitigati attraverso un’attenzione supplementare e una guida prudente.
Il rispetto delle norme mette al riparo dalle sanzioni pecuniarie. Ad esempio, guidare con il foglio rosa senza la presenza di un istruttore può comportare una multa da 430 a 1.731 euro, oltre al fermo amministrativo dell’auto per 3 mesi. Circolare senza il contrassegno con la lettera P o non rispettarne forma e dimensioni può comportare una sanzione che va da 87 a 344 euro.
Foglio rosa, il caso del risarcimento del passeggero
La presenza di un conducente con foglio rosa al volante, privo della patente di guida, non implica automaticamente la rinuncia al diritto al risarcimento del passeggero in caso di incidente. In questo caso si configurerebbe una lesione di diritti indisponibili. La copertura assicurativa non viene esclusa nemmeno se l’istruttore alla guida non è in regola. L’istruttore può essere considerato corresponsabile dell’incidente solo se non ha adempiuto ai suoi compiti di insegnamento e formazione.
In questa situazione ha diritto al risarcimento dei danni nella misura in cui siano attribuibili al comportamento del conducente con foglio rosa. La Corte di Cassazione ha chiarito che il diritto al risarcimento danni è esteso anche a chi accetta di salire a bordo di un veicolo guidato da un conducente in stato di ebbrezza. Questo tipo di comportamento non viene considerato come cooperazione nell’incidente e non preclude il diritto al risarcimento.