Il nuovo Codice della Strada 2025 ha introdotto cambiamenti per il rilascio e l’utilizzo del foglio rosa, il documento per gli aspiranti conducenti che vogliono esercitarsi alla guida prima di conseguire la patente. Le modifiche si inseriscono in un piano pensato per migliorare la sicurezza stradale e la qualità della formazione dei futuri automobilisti, attraverso misure che richiedono maggiore preparazione e consapevolezza.
Le modifiche al foglio rosa si allineano agli standard europei di formazione alla guida, che enfatizzano la sicurezza e la preparazione pratica. Questo allineamento rende i conducenti italiani più competitivi a livello internazionale e migliorano la loro adattabilità a guidare in altri Paesi dell’Unione europea.
Esercitazioni obbligatorie con il foglio rosa
Il foglio rosa, regolamentato dall’articolo 122 del Codice della Strada, è l’autorizzazione necessaria per consentire agli aspiranti patentati di esercitarsi alla guida dei veicoli per cui è stata richiesta la patente, come la categoria B per le automobili. Per poter praticare, il conducente in possesso del foglio rosa deve essere affiancato da un accompagnatore che fa da istruttore. Questa figura deve avere meno di 65 anni, essere in possesso di una patente valida per la stessa categoria o una superiore, e aver conseguito tale titolo da almeno 10 anni.
Una delle innovazioni riguarda l’introduzione delle esercitazioni pratiche obbligatorie prima del rilascio del foglio rosa. Per ottenere il documento, gli aspiranti conducenti devono completare un percorso formativo di sei ore in autoscuola, sotto la guida di un istruttore abilitato. Questa formazione preliminare è progettata per garantire che i candidati acquisiscano competenze prima di esercitarsi autonomamente.
Le ore di esercitazione sono distribuite in modo da coprire scenari di guida specifici e critici. Tra questi la guida su autostrade o strade extraurbane principali, dove imparare a gestire velocità elevate e la complessità del traffico intenso. Un altro elemento chiave del programma riguarda la guida in condizioni di visibilità notturna, per preparare i candidati ad affrontare situazioni di scarsa illuminazione in sicurezza. Queste esercitazioni puntano a sviluppare abilità tecniche e una maggiore fiducia al volante.
Focus sulle modalità di guida
Un aspetto rilevante delle novità introdotte riguarda le modalità di guida che gli aspiranti conducenti devono padroneggiare. La riforma enfatizza la necessità di esercitarsi in contesti diversificati, come la guida su strade di montagna, in cui le condizioni di pendenza e le curve strette mettono alla prova la capacità di controllo del veicolo. Questi scenari sono considerati fondamentali per sviluppare una padronanza completa del mezzo, utile non solo per l’esame, ma anche per affrontare situazioni reali.
Tra le sei ore di esercitazioni obbligatorie, una parte è dedicata alla guida in condizioni di visibilità ridotta, come la notte o in presenza di nebbia. Questa esperienza permette ai candidati di imparare a gestire i fari abbaglianti, riconoscere i pericoli a distanza e adattare la velocità alla visibilità. E viene enfatizzata la capacità di reagire in situazioni di emergenza, come un veicolo fermo sulla carreggiata o un pedone improvvisamente visibile.
Un altro punto chiave delle esercitazioni riguarda la pratica su strade extraurbane principali, dove i candidati devono affrontare velocità più elevate e flussi di traffico intensi. Questi tratti di strada mettono alla prova le capacità di sorpasso, il mantenimento della corsia e la gestione delle distanze di sicurezza. L’obiettivo è garantire che i futuri conducenti siano pronti a navigare su strade che richiedono decisioni rapide e una maggiore attenzione.
Rilascio del foglio rosa e modalità di utilizzo
Il foglio rosa sarà rilasciato automaticamente dopo il superamento dell’esame teorico, a condizione che le esercitazioni obbligatorie siano state completate. Questa nuova procedura garantisce che i candidati abbiano una preparazione minima già acquisita prima di mettersi alla guida.
La durata del foglio rosa resta invariata a 12 mesi dalla data di emissione. Durante questo periodo, i candidati hanno diritto a sostenere un massimo di tre tentativi per superare l’esame pratico. Nel caso in cui non riescano a superare la prova entro il limite stabilito o prima della scadenza del documento, bisogna richiedere un nuovo foglio rosa e ripetere il processo.
Un percorso formativo strutturato
L’obiettivo di queste modifiche è creare un percorso di apprendimento più strutturato che permetta ai futuri conducenti di sviluppare competenze avanzate e di interiorizzare comportamenti responsabili alla guida. La riforma riconosce che la semplice pratica con un accompagnatore non è sufficiente a preparare i candidati a situazioni complesse, come il traffico autostradale o la guida notturna.
Gli istruttori abilitati, con la loro esperienza e competenza, possono individuare e correggere eventuali lacune nei candidati, con un supporto personalizzato e professionale. L’esercizio su scenari specifici aiuta i futuri conducenti a familiarizzare con le condizioni reali della strada e riduce il rischio di incidenti una volta ottenuta la patente.
Durante le esercitazioni, il veicolo deve essere identificabile da specifici contrassegni. Se la pratica avviene in un contesto privato, il mezzo deve esporre un cartello con la lettera P di principiante” Nel caso di esercitazioni svolte con un’autoscuola, il veicolo è contrassegnato dalla scritta scuola guida, per segnalare la finalità formativa.
Differenze tra guida con istruttore e accompagnatore
Una volta completate le esercitazioni obbligatorie con l’istruttore, i candidati possono esercitarsi con un accompagnatore idoneo, di solito un familiare o un amico, purché soddisfi i requisiti di legge. Questa fase offre un’opportunità di consolidare le competenze acquisite in un ambiente meno formale. La presenza di un accompagnatore non sostituisce l’importanza dell’istruzione professionale, che rimane il fulcro della preparazione alla guida.
Tecnologia e innovazione nella formazione alla guida
Con l’aggiornamento del Codice della Strada viene promossa anche l’integrazione di strumenti tecnologici avanzati nel processo di formazione alla guida. Molte autoscuole utilizzano simulatori di guida per riprodurre scenari complessi, come situazioni di emergenza o condizioni meteorologiche avverse, che sarebbe difficile simulare in sicurezza su strada. Questi strumenti permettono ai candidati di allenarsi in un ambiente controllato e migliorare capacità di reazione e livello di comfort alla guida.
Sanzioni e opportunità di recupero
Il nuovo sistema prevede anche una maggiore severità per i candidati che non rispettano le regole. Coloro che non completano le esercitazioni obbligatorie o non riescono a superare l’esame pratico nei tre tentativi concessi dovranno ripetere l’intero iter, con costi aggiuntivi e tempi di attesa prolungati.
Allo stesso tempo, il sistema offre opportunità di recupero per chi dimostra impegno e determinazione. Le autoscuole possono organizzare sessioni di pratica intensiva per aiutare i candidati a superare le difficoltà e a colmare eventuali lacune.