AGI – La creazione di una Super League di 12 grandi club è “necessaria a salvare il calcio in una fase critica“, segnata dall’impatto economico della pandemia di Covid-19. Lo ha dichiarato Florentino Perez, presidente del Real Madrid e del nuovo torneo che, ha assicurato il dirigente in un’intervista alla televisione spagnola, “inizierà il prima possibile”.
Perez ha respinto l’ondata di critiche contro un torneo che si propone come alternativo alla Champions League e ha sostenuto che l’opposizione arriva da chi ha paura di “perdere i propri privilegi” e intende quindi mettere in cattiva luce il progetto.
“Dobbiamo spiegare a tutti che questo non è un torneo per i club ricchi“, ha avvertito Perez, “è un torneo per salvare tutti i club, altrimenti il calcio morirà“. “Il denaro arriva a tutti, è una piramide”, ha spiegato, “se quelli sopra hanno soldi, piovono giù”.
“Ci sono 15 squadre che generano valore e cinque entreranno per meriti sportivi, non è chiuso, è aperto, non abbiamo mai pensato a un torneo chiuso“, ha detto ancora Perez. “Il calcio deve continuare a cambiare e adattarsi ai tempi, l’interesse nel calcio sta svanendo, bisogna fare qualcosa”, ha continuato il presidente del Real Madrid, “il calcio è l’unico sport globale. La televisione deve cambiare per adattarsi ai tempi“.
“Dobbiamo riflettere sul perché le persone dai 16 ai 24 anni non sono più interessate nel calcio. Ci sono partite di cattiva qualità e ci sono altre piattaforme per l’intrattenimento”, ha concluso Perez, “Il calcio deve cambiare. Un gruppo di club da alcuni Paesi europei vuole fare qualcosa per rendere questo sport più attraente dal punto di vista globale”.
Quanto all’ipotesi di espulsioni immediate dalle competizioni europee già da quest’anno, ipotesi che sarà discussa veneredì dall’Uefa, Perez è convinto che proprio la Uefa non può cacciare dalla Champions League i 12 club che intendono dar vita alla Super League, neé impedire ai giocatori che parteciperanno al nuovo torneo di prendere parte agli Europei o ai Mondiali. “Sono minacce che arrivano da qualcuno che confonde il monopolio con la proprietà”-
“Il Real Madrid non sarà buttato fuori dalla Champions League, decisamente no. Né il City, né nessun altro”. “Non accadrà. Non voglio addentrarmi negli aspetti legali ma non accadrà. È impossibile”, ha proseguito Perez, “ogni giocatore può stare assolutamente tranquillo perché non accadrà niente di tutto questo”.
“L’Uefa è un monopolio e ha anche l’obbligo di essere trasparente”, ha detto ancora Perez, “l’Uefa non ha un’immagine positiva nella sua storia, deve essere aperta al dialogo e non minacciare”.
AGI – La creazione di una Super League di 12 grandi club è “necessaria a salvare il calcio in una fase critica”, segnata dall’impatto economico della pandemia di Covid-19. Lo ha dichiarato Florentino Perez, presidente del Real Madrid e del nuovo torneo che, ha assicurato il dirigente in un’intervista alla televisione spagnola, “inizierà il prima possibile”.
Perez ha respinto l’ondata di critiche contro un torneo che si propone come alternativo alla Champions League e ha sostenuto che l’opposizione arriva da chi ha paura di “perdere i propri privilegi” e intende quindi mettere in cattiva luce il progetto.
“Dobbiamo spiegare a tutti che questo non è un torneo per i club ricchi”, ha avvertito Perez, “è un torneo per salvare tutti i club, altrimenti il calcio morirà”. “Il denaro arriva a tutti, è una piramide”, ha spiegato, “se quelli sopra hanno soldi, piovono giù”.
“Ci sono 15 squadre che generano valore e cinque entreranno per meriti sportivi, non è chiuso, è aperto, non abbiamo mai pensato a un torneo chiuso”, ha detto ancora Perez. “Il calcio deve continuare a cambiare e adattarsi ai tempi, l’interesse nel calcio sta svanendo, bisogna fare qualcosa”, ha continuato il presidente del Real Madrid, “il calcio è l’unico sport globale. La televisione deve cambiare per adattarsi ai tempi”.
“Dobbiamo riflettere sul perché le persone dai 16 ai 24 anni non sono più interessate nel calcio. Ci sono partite di cattiva qualità e ci sono altre piattaforme per l’intrattenimento”, ha concluso Perez, “Il calcio deve cambiare. Un gruppo di club da alcuni Paesi europei vuole fare qualcosa per rendere questo sport più attraente dal punto di vista globale”.
Quanto all’ipotesi di espulsioni immediate dalle competizioni europee già da quest’anno, ipotesi che sarà discussa veneredì dall’Uefa, Perez è convinto che proprio la Uefa non può cacciare dalla Champions League i 12 club che intendono dar vita alla Super League, neé impedire ai giocatori che parteciperanno al nuovo torneo di prendere parte agli Europei o ai Mondiali. “Sono minacce che arrivano da qualcuno che confonde il monopolio con la proprietà”-
“Il Real Madrid non sarà buttato fuori dalla Champions League, decisamente no. Né il City, né nessun altro”. “Non accadrà. Non voglio addentrarmi negli aspetti legali ma non accadrà. È impossibile”, ha proseguito Perez, “ogni giocatore può stare assolutamente tranquillo perché non accadrà niente di tutto questo”.
“L’Uefa è un monopolio e ha anche l’obbligo di essere trasparente”, ha detto ancora Perez, “l’Uefa non ha un’immagine positiva nella sua storia, deve essere aperta al dialogo e non minacciare”.