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Fitch salva l’Italia: rating invariato a BBB, l’outlook resta negativo. «Probabile voto anticipato»

Feb 22, 2019

Fitch salva l’Italia. L’agenzia di rating ha infatti lasciato invariato il giudizio sull’affidabilit creditizia dello Stato italiano a BBB, due gradini al di sopra del junk, la serie B dei rating nella quale sono relegati i debitori considerati meno affidabili. L’outlook, cio le prospettive, resta negativo. Il giudizio riflette da un lato il livello molto alto del debito pubblico e l’assenza di riforme per un aggiustamento del deficit. Pesano anche una qualit degli attivi bancari ancora debole e un tasso di crescita troppo basso.

Tra i fattori positivi, Fitch cita invece l’economia diversificata e ad alto valore aggiunto, con indicatori di disuguaglianza e di sviluppo umano molto superiori a quelli dei Paesi con analogo rating. Positivi anche l’indebitamento moderato del settore privato, la sostenibilit del sistema pensionistico, la durata favorevole dei titoli del debito pubblico (6,7 anni in media) e una quota bassa di debito in valuta estera.

L’ANALISI / Perch la grazia di Fitch una buona notizia per l’Italia

Tagliate le stime di crescita

Fitch ha rivisto al ribasso le sue previsioni economiche per l’Italia: stima per il 2019 una crescita dello 0,3% del Pil (da +1,2% previsto in agosto) e dello 0,6% nel 2020. L’agenzia prevede inoltre un aumento del deficit al 2,3% del Pil nel 2019, contro il 2% stimato dal governo italiano, e al 2,7% nel 2020, partendo dal presupposto che non scatteranno le clausole di salvaguardia con l’aumento dell’Iva.

Rischio di elezioni anticipate

L’agenzia sottolinea i rischi politici che gravano sull’Italia. Le tensioni nella coalizione di governo e la possibilit di elezioni anticipate aggiungono incertezza sulle politiche economiche e di bilancio. Le differenze

ideologiche tra il Movimento Cinque Stelle e la Lega probabilmente aumenteranno queste tensioni. Non ci aspettiamo che il governo italiano duri l’intero mandato e vediamo un aumento delle probabilit di elezioni anticipate dalle seconda met di quest’anno.

Palazzo Chigi: confermata solidit dell’Italia

In una nota, Palazzo Chigi afferma che le valutazioni di Fitch confermano la solidit economica del nostro Paese e, come era prevedibile, risentono del rallentamento economico transitorio che sta investendo tutto il continente europeo. Andiamo avanti con la strada tracciata nella manovra per assicurare sviluppo ed equit sociale all’Italia, prestando attenzione ai rischi provenienti dal contesto internazionale.

FOCUS / Perch il giudizio delle agenzie di rating decisivo

L’agenzia controllata dal gruppo americano Hearst aveva modificato l’outlook da stabile a negativo lo scorso 31 agosto. In quell’occasione Fitch aveva previsto con il governo M5s-Lega un allentamento fiscale che lascerebbe l’alto livello di debito pubblico italiano pi esposto a potenziali shock. Gli analisti di Fitch spiegavano all’epoca che il rischio era in parte una funzione della natura nuova e non testata del governo, che ha a che fare con le notevoli differenze politiche tra i partner di coalizione e le incoerenze tra l’alto costo per attuare i nuovi impegni stabilito nella sua politica del “Contratto” e l’obiettivo dichiarato di ridurre il debito pubblico.

Il declassamento di Moody’s a ottobre

Questo invece il quadro aggiornato sull’Italia delle altre maggiori agenzie di rating. Lo scorso 19 ottobre, Moody’s ha declassato il rating dell’Italia a Baa3 da Baa2, cambiando l’outlook in stabile. Fra le ragioni del downgrade, l’agenzia cita la prospettiva di un deficit pi alto delle attese e gli impatti negativi dello stallo di riforme strutturali e fiscali (Manca un piano coerente per la crescita). La prospettiva non scivolata a un livello negativo perch la Penisola conserva punti di forza nel credito che bilanciano le sue fragilit a livello fiscale. La pagella di Moody’s colloca l’Italia un solo gradino al di sopra del livello speculativo (junk).

S&P: rating confermato, outlook negativo

Una settimana dopo, il 26 ottobre, Standard & Poor’s ha confermato il giudizio sull’Italia, abbassando per l’outlook da stabile a negativo. L’agenzia ha lasciato invariati i rating sul debito pubblico italiano a BBB (a lungo termine) e A-2 (a breve termine), due gradini al di sopra del junk.

I RATING DEI PRINCIPALI PAESI

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