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Finestrino auto abbassato: perché si rischia la multa

Feb 6, 2024

Quante volte ci è capitato di viaggiare con il finestrino auto abbassato? Pensiamo ad esempio alle torride giornate estive quando vogliamo evitare che l’abitacolo si surriscaldi e diventi un ambiente insopportabilmente caldo. O anche d’inverno, quando desideriamo “rinnovare l’aria” dopo aver riscaldato l’ambiente interno per troppo tempo.

In realtà è un’azione a cui prestare attenzione poiché il Codice della Strada la considera un’infrazione. Detto in altri termini, in alcune circostanze si può andare incontro a una multa. Già, proprio così: quando si parcheggia l’auto in un’area urbana o in qualsiasi altro spazio pubblico occorre rispettare la disposizione sul finestrino alzato per evitare una sanzione. Il Codice della Strada specifica con chiarezza questo divieto e stabilisce una multa per questa infrazione.

Perché con il finestrino auto abbassato si rischia una multa

Secondo il comma 4 dell’articolo 158 del Codice della Strada, il proprietario dell’auto è responsabile dell’azione delle precauzioni necessarie per prevenire il furto o il danneggiamento del veicolo. Tra queste rientra il divieto di finestrino auto abbassato. Lasciare i finestrini spalancati o anche solo leggermente aperti è un comportamento classificato come “istigazione al furto”, soggetto a sanzioni secondo quanto previsto dalla normativa. Le sanzioni fissate dall’articolo 158 variano da un minimo di 42 a un massimo di 173 euro per i trasgressori.

Questa sanzione si applica non solo agli automobilisti, ma anche ai motociclisti, nonostante questi ultimi non dispongano ovviamente di finestrini da aprire o chiudere. Nel caso in cui “durante la sosta e la fermata” non adottino “le opportune cautele atte a evitare incidenti e impedire” l’uso del mezzo senza il proprio consenso, sono soggetti a una multa tra i 24 e i 97 euro.

La spiegazione

L’introduzione di regole che vietano il lasciare i finestrini auto abbassati durante la sosta è motivata da ragioni di sicurezza. La possibilità di accedere all’interno del veicolo attraverso i finestrini aperti può agevolare i malintenzionati nel compiere atti di furto o vandalismo, mettendo a rischio i beni lasciati incustoditi e il veicolo stesso. In Italia, lasciare il finestrino auto abbassato durante la sosta può essere interpretato come un’azione che favorisce il furto e di conseguenza è considerata una condotta criminosa.

Ecco allora che al momento del parcheggio, il guidatore è chiamato ad adottare tutte le misure necessarie per garantire la totale sicurezza del veicolo. Va da sé che non si tratta di una situazione molto comune ovvero non è così scontato vedere applicata questa disposizione. Ma è ben sapere che si tratta di un rischio concreto per quanto, siamo pronti a scommetterci, l’automobilista farebbe di tutto per contestare la sanzione ricevuta.

Il Codice della Strada

L’articolo 158 del Codice della Strada che disciplina il “divieto di sosta e fermata dei veicoli”, fornisce una serie di disposizioni riguardanti le situazioni e i luoghi in cui è vietato sostare o fermare auto e ciclomotori. Comprendono, tra le altre, la sosta e la fermata in prossimità di passaggi a livello, in doppia fila, al di fuori dei centri abitati nelle aree di intersezione e sui marciapiedi.

Al comma 4 viene precisata la condotta che il conducente deve seguire durante la sosta e la fermata, sancendo il divieto di lasciare l’auto con il finestrino abbassato. In caso di furto, se il finestrino non è stato correttamente chiuso o se sono presenti le chiavi di accensione all’interno del veicolo, la compagnia assicurativa potrebbe negare il risarcimento e attribuire la responsabilità al conducente.

Qual è la multa per finestrino aperto

Ci pensa il comma 6 dell’articolo 158 del Codice della Strada, a specificare quali sono le sanzioni pecuniarie per chi parcheggia l’auto con uno o tutti i finestrini abbassati. Come abbiamo accennato, l’importo che varia da 42 a 173 euro. Nel caso di ciclomotori e motoveicoli a due ruote, la sanzione è ridotta e oscilla tra i 24 e i 97 euro.

Questa disposizione è finalizzata a prevenire l’uso non autorizzato del veicolo da parte di terzi, che viene evidentemente facilitato se il finestrino rimane aperto o se l’auto viene lasciata non chiusa a chiave. Vale allora la pena approfondire quest’ultimo aspetto.

L’istigazione al furto non è l’istigazione a delinquere

Il parcheggio dell’auto con un finestrino abbassato è considerato una “istigazione al furto” poiché facilita l’accesso del ladro all’interno del veicolo e la sua messa in moto contro la volontà del proprietario.

La sanzione prevista dalle disposizioni del Codice della Strada per questo tipo di parcheggio consente al legislatore di perseguire diversi obiettivi: prevenire il furto del veicolo, evitare frodi assicurative e ridurre il rischio di incidenti, specialmente quelli derivanti da un ladro in fuga. L’istigazione al furto contemplata dal Codice della Strada non deve essere confusa con il reato di “istigazione a delinquere” previsto dal Codice penale che ha una portata legale molto più ampia.

Finestrino abbassato: rischi e coperture assicurative

Il parcheggio di un’auto con finestrini abbassati, anche solo parzialmente (indipendentemente se siano più di uno), può comportare conseguenze legali e assicurative in caso di furto o danni al veicolo. La compagnia con cui il proprietario del veicolo ha sottoscritto la polizza potrebbe rifiutarsi di coprire i danni, invocando la mancata diligenza del proprietario. Anche se il contratto assicurativo comprende la garanzia furto e incendio in aggiunta alla Responsabilità civile, potrebbe non essere erogato alcun indennizzo.

Un esempio comune è quello delle chiavi lasciate nell’auto, il cui furto potrebbe non essere coperto dall’assicurazione se la compagnia dimostra un comportamento negligente da parte del proprietario, come lasciare il finestrino aperto.

Guidare con il braccio fuori dal finestrino

A completamento delle disposizioni sul finestrino auto abbassato citiamo un altro caso che si collega alla norma generale. Anche in questo caso ci troviamo dinanzi a una situazione che tutt’altro che rara. Il Codice della Strada prescrive l’obbligo di guidare con le mani saldamente sul volante: la mano destra può essere impiegata per attuare cambi di marcia e azionare il freno a mano, mantenendo il corpo all’interno della sagoma del veicolo.

Gli automobilisti che violano queste disposizioni sono soggetti a una multa di 80 euro, accompagnata dalla decurtazione di un punto dalla patente. Al di là delle implicazioni legali, questo comportamento è un rischio per la sicurezza personale.

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