Pizzicata per la prima volta a febbraio nelle vesti di concept, l’arrivo della nuova Fiat Panda è dietro l’angolo. Il prossimo 11 luglio verrà, infatti, il momento di conoscere la nuova generazione della storica best seller italiana, attesa a cambiamenti radicali. Tanto per cominciare, il motore diverrà full electric e, in concomitanza, aumenteranno pure le dimensioni.
Non un concept
Il veicolo rompe con la tradizione anche come luogo di fabbricazione. Al posto di Pomigliano d’Arco (dove la “Pandina” potrebbe essere prodotta fino al 2030), si è pensato all’espatrio, nella città serba di Kragujevac, il che le fa perdere un po’ della sua conclamata simpatia.
Il malcontento dei lavoratori campani, condiviso dal Governo, non ha comunque impedito a Olivier François di confermare la decisione. La novità delle ultime ore riguarda la carrozzeria: a dispetto delle impressioni iniziali, il veicolo ritratto in precedenza va al di là del semplice prototipo.
“Di solito si parte da un foglio bianco e si progetta una concept car, che è la somma di tutte le proprie fantasie e dei propri sogni – ha raccontato François in una lunga intervista ad Automotive News Europe -. Sappiamo tutti che questo non è fattibile per le auto di serie, perché si devono fare sacrifici assurdi in termini di stile e idee.
Quindi, quello che abbiamo fatto è l’esatto contrario. Le auto sono state progettate e realizzate, tutte, non solo la prossima Fiat Panda. Non si tratta di concept: per il video abbiamo girato intorno all’auto vera e abbiamo aggiunto un po’ di trucco e parrucco per disegnare auto che riconoscerete quando vedrete quelle vere. Speriamo che non diciate: ‘Oh, preferisco il concept’, come spesso accade”.
Nella lunga chiacchierata l’amministratore delegato ha parlato di modelli, al plurale. Ergo, sembra aver voluto comunicare tra le righe l’idea di una famiglia allargata della Panda, con le altre versioni commercializzate che dovrebbe arrivare dal 2025 in poi.
500e e il resto delle new entry
La strategia pare ricalcare quella per la Fiat 500. A proposito della Cinquina, resta in piedi la possibilità di montare un’unità mild hybrid sulla variante elettrica.
“Siamo molto combattuti – ha aggiunto il CEO -. Probabilmente non lo faremo perché ha molto senso come veicolo elettrico e ci piace l’idea che il nostro modello simbolo sia elettrico”. L’ipotesi aveva iniziato a prendere piede dopo i deludenti dati di vendita inferiori, causa dello stop proclamato presso il complesso di Mirafiori fino a settembre.
“Ultimamente la domanda di 500e è in calo – ha riconosciuto François -, ma segue da vicino gli incentivi governativi. […] L’Italia è partita abbastanza bene per la 500e, poi gli incentivi sono stati ridotti e le vendite si sono fermate.
Vedo quindi molte opportunità, perché credo che il piano di incentivi per i veicoli elettrici proposto dal Ministro dell’Industria italiano Adolfo Urso abbia tutte le carte in regola per risvegliare le vendite di auto elettriche nel nostro mercato nazionale”.
Oltre alla Panda e alla 500 mild hybrid, la gamma dovrebbe accogliere la nuova generazione del pick-up Strada e del SUV Fastback, che non saranno, però, probabilmente destinati alla clientela italiana.