Il marchio Fiat, nel corso della sua storia, ha realizzato diversi modelli che, decennio dopo decennio, hanno contribuito a rendere il marchio una vera e propria icona della mobilità, soprattutto in ambito urbano. Uno dei modelli di riferimento della gamma del brand torinese è, senza dubbio, la Fiat 600. Considerata come uno dei simboli del boom economico italiano, la vettura, proprio questa settimana, ha raggiunto un importante traguardo compiendo i suoi primi 70 anni.
Un’icona dal 1955
La prima versione della Fiat 600 rappresentò un progetto chiave per Fiat che, in pieno boom economico, aveva la necessità di realizzare un’auto in grado di soddisfare le esigenze di mobilità della popolazione. L’azienda affidò il progetto a Dante Giacosa, ingegnere e designer che, successivamente, avrebbe lavorato anche alla realizzazione della prima 500. La Fiat 600 venne presentata il 9 marzo del 1955 a Ginevra. In occasione della presentazione, la Rai trasmise un cortometraggio dedicato al modello.
Il primo modello della gamma misurava appena 3,215 metri in lunghezza, con un passo di 2 metri e un peso complessivo di 585 chilogrammi. La vettura era stata realizzata con l’obiettivo di sfruttare un motore di nuova progettazione, chiamato “100” e installato in posizione posteriore. Si tratta di un’unità di 633 cm3 in grado di erogare una potenza massima di 21,5 CV (disponibile a 4.600 giri al minuto) e di spingere la vettura fino a una velocità massima di 95 km/h.
La Fiat 600 venne lanciata sul mercato italiano con un prezzo di partenza di 590.000 lire. Molte fonti concordano sul fatto che a contribuire al successo della 600 giocò un ruolo importante il basso costo di gestione con la possibilità di percorrere 14 chilometri con un litro e una potenza fiscale di 9 CV che permetteva di ridurre la tassa di circolazione a 10.000 lire.
Nel suo stabilimento di Mirafiori, simbolo della produzione di auto in Italia, Fiat ha realizzato tre serie della sua 600, in produzione fino al settembre del 1960. Successivamente, sul mercato sono arrivate tre serie della 600D. A queste vetture vanno sommati i modelli realizzati su licenza come la 600 per il mercato sudamericano, la Seat 600, la Zastava 600 e la Neckar Jagst 600 oltre a diversi modelli derivati, con versioni speciali molto diffuse all’epoca, come un’elaborazione sportiva firmata Abarth.
Considerando tutte le versioni e i vari stabilimenti di produzione dei modelli su licenza, la Fiat 600 è stata realizzata in poco meno di 5 milioni di unità. Poco più della metà (circa 2,6 milioni) sono stati realizzati in Italia. A distanza di 70 anni dalla sua presentazione, la 600 è oggi un vero e proprio simbolo della sua epoca, anche se non è riuscita a ritagliarsi lo stesso spazio di altri modelli dell’epoca, come la 500, tra gli appassionati.
Il tentativo di rilancio
Il marchio Fiat, nei decenni successivi alla fine della produzione del modello, ha provato a riproporre il brand. Il primo tentativo risale al 1998 con la presentazione della Fiat Seicento, una piccola segmento A. Più di recente, invece, è arrivata la Nuova Fiat 600, crossover di segmento B presentato nel 2023, che, per il momento, non è riuscita a raggiungere i risultati sperati dal marchio. Il futuro ci dirà se la 600 di nuova generazione sarà in grado di diventare, come il primo modello nato 70 anni fa, una vera icona.