• 12 Febbraio 2025 19:11

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Ferrari prende una decisione, stop a questi colori

Feb 12, 2025

Ferrari sta registrando una forte crescita nel corso degli ultimi anni, sia in termini di ricavi che per quanto le unità prodotte e consegnate ai clienti, con il superamento del muro dei 10.000 esemplari prodotti in un anno. Questi risultati sono stati raggiunti senza compromettere l’esclusività del brand e senza ridurre i prezzi, sfruttando appieno la richiesta di auto di lusso dal marcato carattere sportivo in diversi mercati internazionali. Uno dei segreti del successo di Ferrari è rappresentato dal programma di personalizzazione che comprende anche Ferrari Atelier, che consente di massimizzare la possibilità di personalizzare la vettura ordinata. All’orizzonte, però, potrebbe esserci un cambio di strategia. La Casa di Maranello, infatti, sta valutando la possibilità di applicare dei paletti alla fantasia dei clienti, con l’obiettivo di proteggere l’esclusività del marchio.  Vediamo quali potrebbero essere le mosse di Ferrari in merito.

Cosa vuole fare Ferrari

La nuova strategia di Ferrari è stata anticipata dall’amministratore delegato dell’azienda di Maranello, Benedetto Vigna, che sta guidando il brand in questi anni di crescita ed espansione della gamma, garantendo anche un bonus considerevole ai dipendenti. Come dichiarato a The Telegraph, Ferrari starebbe valutando di definire delle combinazioni di colori, tra cui i clienti potranno scegliere in fase di personalizzazione della vettura. Al momento, l’unica colorazione vietata è il rosa. I clienti di Maranello hanno, quindi, ampi margini di scelta e possono ordinare una Ferrari nella colorazione preferita, arrivando anche a esagerare, soprattutto in alcuni mercati dove spesso si opta per combinazioni di colori molto appariscenti. Attualmente, come rivelato da Vigna, solo il 40% dei clienti sceglie il classico rosso e la possibilità di optare per colorazioni più “estreme” potrebbe essere in crescita.

Una scelta necessaria?

Porre un limite alle opzioni di personalizzazione, per quanto riguarda la colorazione della carrozzeria (e probabilmente anche degli interni), rappresenta una risposta da parte di Ferrari al rischio di danneggiare l’immagine del brand. Si tratta di un meccanismo analogo a quello della presunta “black list”, un elenco di clienti VIP a cui sarebbe stata bloccata la possibilità di ordinare una nuova Ferrari.

C’è da dire, in ogni caso, che limitare la possibilità di personalizzazione cromatica di una Ferrari, in fase di ordine, consente alla Casa di Maranello anche di tutelare il cliente al momento della rivendita. Le vetture con colori stravaganti, infatti, potrebbero perdere di valore ed essere più difficili da vendere rispetto a quelle con colorazioni più tradizionali.

Bisogna considerare, in ogni caso, che le eventuali limitazioni applicate al programma di personalizzazione saranno minime e punteranno solo a evitare combinazioni troppo stravaganti. La possibilità per i clienti di poter arricchire la vettura in fase di ordine, dando un tocco personale, si traduce in un aumento (spesso sensibile) del costo finale per l’acquisto.

Per Ferrari, quindi, si tratta di un sistema per far aumentare in modo significativo i profitti e garantire risultati finanziari record. Le vetture ordinate seguendo le combinazioni proposte nel listino hanno un prezzo sicuramente elevato ma con il programma di personalizzazione bisogna mettere in conto una spesa sensibilmente superiore per i clienti.

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