• 8 Ottobre 2024 0:20

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Ferrari, il nuovo fondo funziona: analisi prove libere del GP di Ungheria

Lug 19, 2024

La Ferrari ha messo in pratica i suoi piani durante le FP1 del Gran Premio di Ungheria. Lo ha fatto effettuando un esame tecnico necessario per raccogliere tanti dati utili alla causa. Sainz è sceso in pista con la sua SF-24 equipaggiata con numerosi rastrelli aerodinamici. Ci riferiamo ai così detti “tubi di Pitot” che misurano la pressione ottenuta tramite lo scorrimento della massa fluida. Osservando la posizione di questi elementi, il test aerodinamico prevedeva la verifica dell’andamento dei flussi d’aria sulle pance e sull’imbocco del fondo. Un controllo molto utile, poiché la squadra di Maranello aveva l’esigenza di approfondire la comprensione sul pacchetto di aggiornamenti introdotto in Spagna.

La vettura numero 16, quella di Charles Leclerc priva dei rastrelli, ha comunque completato parte del primo runoccupandosi dei test a velocità costante. Una mossa utile per confrontare le informazioni raccolte e compararle più tardi con quelle di Sainz. La scuderia Ferrari non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito all’effettività di questa macro componente. Tuttavia, da quanto abbiamo osservato direttamente dai box ungheresi, entrambe le SF-24 erano dotate della nuova versione. Questa specifica sembra funzionare bene. Dai primi feedback dei piloti via radio, sommati all’analisi degli on-board, pareva che la strada giusta per ottimizzare gli aggiornamenti introdotti in terra catalana fosse stata trovata.

Analizzando l’handling delle due Ferrari durante i primi sessanta minuti delle prove libere, abbiamo visto una rossa abbastanza in forma. Il bilanciamento era buono, anche se ancora perfettibile. Per questo motivo sono state apportate diverse modifiche sul carico sviluppabile all’avantreno, utili a bilanciare la spinta verticale su entrambi gli assi della vettura. Nella prima parte delle FP1Ferrari ha utilizzato le gomme Hard, una mescola che consente un andamento più lineare nello stint per verificare la bontà della messa a punto. Una volta passati alle Soft, il grip extra delle Pirellicerchiate di rosso ha fatto la differenza, evidente nei riscontri cronometrici con il miglior tempo realizzato dallo spagnolo.

L’ultimo commento dedicato alla sessione dell’ora di pranzo riguarda il comportamento delle rosse in configurazione highfuel. Le prove con alto carico di benzina a bordo hanno mostrato un consumo non proprio ottimale della mescola Softutilizzata da Sainz. Il degrado per l’iberico era superiore a quello di Hamilton a parità di gomma. Molto meglio Leclerccon il set di Pirelli a banda bianca, il cui consumo era in linea con il resto dei competitor. Per quanto riguarda il passo, era meglio attendere le FP2, dove lo sforzo dedicato a questo tipo di prove è senz’altro maggiore e di riflesso più fattuale. Restava da capire se il Cavallino Rampante fosse in grado di ottimizzare il setup e realizzare un ulteriore passo avanti sul fronte del bilanciamento.

F1, GP Ungheria Fp2: Ferrari perde Leclerc mentre Sainz migliora

Partiamo da metà sessione, quando arriva il primo colpo di scena di questo fine settimana magiaro. Protagonista in negativo è Leclerc, che sbatte violentemente contro le barriere all’ingresso del secondo settore. Con le mescole a banda gialla, le gomme Medium per intenderci, il grado di aderenza offerto è buono ma non ottimale quanto le Soft. La rossa numero sedici entra a cannone in curva 4, perde aderenza in uscita e sbanda ad alta velocità. Charles è arrivato troppo forte rispetto a quello che la sua vettura era in grado di fare. A centro curva ha sofferto il solito eccesso di rotazione e, quando ha preso il cordolo in uscita non ha alzato il piede. Risultato? “Wheel spin” e via contro il muro.

Leclerc ha danneggiato la sua Ferrari nella parte sinistra. Oltre ai danni riportati alla carrozzeria, i meccanici della rossa dovranno svolgere un lavoro extra per controllare le sospensioni, sia anteriore che posteriore, e contestualmente la scatola del cambio, che, sbattendo a velocità elevate contro le barriere, potrebbe aver riportato danni interni. Ma la notizia peggiore riguarda il fondo nuovo. Anche questa macro componente è danneggiata e al momento non sappiamo se potrà essere riparata. Resta da capire se nel garage del team italiano è presente una terza specifica. Se così non fosse il fine settimana potrebbe complicarsi, considerando che la nuova versione ha funzionato bene.

Fonte: Ferrari Media CenterCharles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-24 – Fp2 – GP Ungheria 2024

Peccato, perché le FP2 di Budapest erano molto importanti anche per un’altra ragione. Ci riferiamo all’esame cruciale per corroborare che l’ultimo step evolutivo avesse una valenza effettiva. Test che è stato portato avanti dal solo Carlos Sainz, peraltro con successo. Il programma di lavoro dello spagnolo è stato in parte rivisto, ma ha portato a termine il suo compito in maniera brillante. Sainz, benché abbia ancora una volta mostrato un eccesso di rotazione con la sua SF-24, nel complesso ha mostrato un buon bilanciamento della sua vettura. Buona notizia per la monoposto italiana, che si presenta in Ungheria con una messa a punto di base efficace che le permette di massimizzare anche le zone più guidate della pista.

Molto bene nel primo settore, tra curva 1 e 2, dove la rossa guadagna sui competitor nella fase di ingresso, mantenendo buono il rendimento anche in uscita. La tendenza sovrasterzante si palesa soprattutto nei tratti più rapidi, dove appare un minimo di instabilità al retrotreno. Il rendimento nelle curve in percorrenza soddisfa il team, come ad esempio nelle curve 2, 5, 13 e 14. Infine, due parole sulle simulazioni del passo gara: nelle prove che prevedono una configurazione con tanta benzina a bordo, la Ferrari di Sainz era molto bilanciata. Traiettorie pulite nelle circa quindici tornate percorse dall’iberico, con un volante sempre preciso, sintomo che nell’arco dello stint con tanto carburante imbarcato il degrado era gestito a dovere.

Malgrado il problema sofferto alla vettura di Leclerc, la prima giornata di prove libere è andata in cantiere con una certa positività. Charles era molto arrabbiato con se stesso, in quanto l’incidente non può essere attribuito solo al mezzo meccanico. Più tranquillo è stato Carlos, che ha mostrato ancora una volta come il suo approccio sobrio e incisivo funzioni. La notte al simulatore driver-in-the-loop sarà nuovamente molto lunga, con numerosi esami per rifinire la messa a punto della vettura, sulla base dei dati raccolti tramite le verifiche con i rastrelli. La rossa ha la possibilità di fare bene e confermare in qualifica il tanto atteso passo avanti. Non ci resta che attendere le FP3 per saperne di più…

 

 

 

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