• 25 Novembre 2024 12:17

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Ferrari, il mito di Enzo conquista il Festival di Venezia

Set 2, 2023

Ferrari protagonista non solo in pista, il suo mito corre veloce anche sul grande schermo. Alla Mostra del Cinema di Venezia 2023, presentata in concorso la pellicola “Ferrari” di Michael Mann.

Ad anticipare il weekend del GP d’Italia, una presentazione in laguna con gli attori Adam Driver e Patrick Dempsey, i due protagonisti indiscussi del biopic. Il lungometraggio racconta l’estate del 1957, nella quale scoppia la crisi aziendale e coniugale del patron Enzo Ferrari. Degna di nota anche la partecipazione nel film di Penelope Cruz che veste il ruolo della moglie Laura Garello. Una produzione in pieno stile americano che prende spunto dal romanzo di Brock Yates “Enzo Ferrari – The Man and The Machine”.

Il film

Tra i film più attesi in concorso all’80esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, non poteva mancare la pellicola “Ferrari“. Nello specifico, un cast di tutto rispetto, interpreta l’estate del 1957 di Enzo Ferrari. A ripercorrere le sue gesta, l’attore Adam Driver, con Penelope Cruz nei panni della moglie Laura Garello. Shailene Woodley interpreta Lina Lardi mentre Patrick Dempsey il ruolo di Piero Taruffi. Il film si sviluppa nella Modena del dopoguerra, città dove lo sport non godeva di un ottimo momento. Non da meno il settore delle corse e dei motori che regalava più dolori che gioie.

La Ferrari, dopo appena dieci anni dalla sua fondazione, viveva un periodo di piena crisi. A Maranello sognavano i risultati di Maserati e Jaguar cha stravincevano il confronto in fatto di vendite e fatturati. Il rischio bancarotta era dietro l’angolo e per il patron Enzo Ferrari la situazione peggiorava anche in famiglia. Il matrimonio con la moglie Laura si stava sgretolando.

Tra le cause, la morte del loro unico figlio Dino a causa della distrofia di Duchenne e la scoperta di Piero, il figlio avuto dalla relazione extraconiugale con Lina Lardi. Non restava che puntare tutto sulla leggendaria corsa delle Mille Miglia. Una manifestazione che lo aiutò a recuperare le distanze sul mercato e a riequilibrare le sorti del marchio. Di lì in poi seguirà la creazione di quel mito che questo weekend farà sfrecciare le sue monoposto tra la Parabolica e le curve di Lesmo sul circuito dell’Autodromo Nazionale di Monza.

L’intera pellicola è girata in Italia. La scelta è stata presa direttamente dal regista Michael Mann per restituire al meglio le atmosfere e il mood Ferrari. Prodotto da STX Entertainment, “Ferrari” è una esclusiva per l’Italia di Leone Film Group in collaborazione con Rai Cinema. La distribuzione nelle sale cinematografiche è a cura di 01 Distribution.

Il regista

Michael Mann firma uno dei film più attesi dell’80esima edizione della rassegna di Venezia. Il regista e sceneggiatore statunitense è già noto alla critica per produzioni internazionali di culto come Heat, L’ultimo dei Mohicani, Collateral, Nemico pubblico, Miami Vice e molti altri.

Classe 1943, vanta diverse nomination all’Oscar. Nel 2000 come miglior film, miglior regista e migliore sceneggiatura non originale per “Insider – Dietro la verità“. Nel 2005 un’ulteriore nomination come miglior film per “The Aviator“. Nella lunga carriere del regista anche due nomination ai Golden Globe, sempre nel 2000 per “Insider” come miglior regista e miglior sceneggiatura.

La personale passione per il rosso e la storia Ferrari, lo ha sempre tentato a realizzare qualcosa, finché non è giunta l’occasione giusta. Per i suoi ottanta anni, il regista si è voluto regalare un’ulteriore produzione cinematografica di livello. In questo caso ha voluto descrivere e raccontare a modo suo, il mito di un personaggio come Enzo “Drake” Ferrari che ha segnato indelebilmente le pagine di storia dei motori.

Il fatto curioso

Durante la presentazione del film “Ferrari” al festival di Venezia, Adam Driver ha rivelato alla stampa un aneddoto curioso. L’attore non ha potuto guidare le Ferrari ricostruite per le riprese del lungometraggio.

Al contrario, il suo collega Patrick Dempsey non ha avuto problematiche in merito. Alla base di tutto, il possesso della patente di guida sportiva per questioni assicurative. Dempsey è in possesso della certificazione ed è riuscito a ovviare alle problematiche in merito. Per Driver invece, restano l’ironia e l’amarezza per non aver potuto guidare durante le riprese, soprattutto con il ruolo che interpretava nel film. Per lui, l’indiscusso piacere di guidare una Ferrari solo nella fase di pre-produzione.

La cinematografia del Cavallino

L’ultima pellicola di Michael Mann si aggiunge alla lista delle produzioni cinematografiche che omaggiano la storia e il mito della Ferrari. Non è infatti la prima volta che il Cavallino è protagonista al cinema.

Tra i film di maggior successo si ricordano “Grand Prix” di J. Frankenheimer del 1966, “La 24 ore di Le Mans” di L. H. Katzin del 1971 con Steve Mc Queen e “Rush” di Ron Howard del 2003. Il suo mito è anche protagonista indiretto di molti altri titoli.

Riferimenti e attenzioni si registrano in “Profumo di donna” di M. Brest del 1992, “Golden eye” di M. Campbell del 1995 e “Vannilla Sky“di C. Crowe del 2001. Degna di menzione anche la miniserie televisiva “Ferrari” diretta da Carlo Careli con Sergio Castellitto, trasmessa in Italia nel 2003.

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