Cancellare l’orrida prestazione di Albert Park: era un po’ questo l’obiettivo della Ferrari in Cina, dimostrando che il valore delle vetture italiane era ben altro rispetto a quanto visto nella sciagurata Melbourne. Charles Leclerc taglia il traguardo in quinta piazza, mentre Lewis Hamilton si deve accontentare della sesta posizione. La vittoria va a Piastri, seguito dal compagno Norris. Completa il podio Russell che anticipa al traguardo Max Verstappen.
Il contatto tra le Ferrari in partenza
Prima del giro di formazione, viene chiesto ai ferraristi di raffreddare la vettura in curva 14 per arrivare sulla griglia di partenza con le temperature corrette. L’overboost K2 è acceso per lo start e si utilizzerà sino a curva 4. Una potenza ibrida extra per attaccare e difendersi. Si lavora molto sulle gomme Medium nel formation lap, punto cruciale. Lo stacco frizione delle Rosse è buono. Ambedue passano Verstappen, ma nel farlo si toccano.
Charles ha perso per un momento la vettura e ha toccato Lewis. La vettura del britannico non ha riportato danni secondo i sensori, mentre la numero 16 ha perso diversi punti di carico per il danno all’ala anteriore. Gli è stato chiesto cosa voglia fare e, al momento, pare che preferisca restare in pista e attendere il primo pit stop. Manca una parte del mainplane sulla parte destra della monoposto. È sempre interessante notare come, in questi casi, malgrado manchi una parte della vettura, il rendimento non sembra poi così diverso.
Senza dubbio il monegasco deve adattarsi alla vettura, che specie in frenata avrà un comportamento differente. Resta anche da capire come un danno del genere incida sul rendimento delle gomme. In questa prima fase del Gran Premio si parla molto delle varie regolazioni in radio, differenziale e impianto frenante. Per di più, già alla tornata 7, viene richiesto un tyre phase update per ricevere tutti i dati utili sullo stato delle coperture.
Riferimenti sulla strategia e sosta ai box
Lewis fa notare che sull’anteriore sinistra il graining inizia a fare presenza. Per questo Adami gli suggerisce di non forzare troppo in alcune curve per ripulirlo. Nel mentre, Bozzi conferma che non c’è bisogno di passare ai box, perché, malgrado il danno, l’auto è competitiva. Si parla poi di Plan A per Lewis a livello strategico, considerando che le due Rosse hanno un certo margine sui primi. Viene anche chiesto al britannico se vuole cambiare il carico all’anteriore.
Per Charles, invece, viene scelto il Plan B. Leclerc aveva chiesto se non fosse meglio cambiare strategia, ma gli viene riferito che c’è troppo traffico per metterla in atto nella maniera più corretta. Il monegasco ne prende atto e fa notare che c’è troppo sottosterzo sulla vettura, non una buona cosa per l’handling. Lewis parla invece di un eccesso di rotazione, che non gli permette di spingere al massimo in determinati punti della pista.
Adami chiede ancora sul flap all’anteriore e, infatti, arriva la sosta ai box. Cambio gomme per passare alla mescola Hard, espletata molto rapidamente. Rientra in pista in free air, prendendo la decima posizione. Il britannico sta soffrendo di micro bloccaggi all’avantreno, inoltre deve migliorare l’ingresso nelle curve 9 e 14. Leclerc entra ai box tre giri più tardi per proteggersi dalla sosta di Verstappen.
Nella sosta non viene cambiata l’ala anteriore, in quanto il danno non è aggressivo. Controllando il monitor dei tempi, le due soste sono andate a buon fine senza perdere posizioni. La lotta tra i due ferraristi è piuttosto accesa, in quanto Leclerc non ha alcuna intenzione di restare dietro. Sta infatti cercando di attaccare parecchio il suo compagno, che però risponde chiudendo la porta.
Ferrari sdoppia la strategia
Bozzi fa sapere che Lewis farà passare Charles in curva 14, in quanto, un po’ in maniera inattesa, malgrado il danno all’ala, la Rossa numero 16 ha un passo migliore. In realtà lo swap arriva in curva 1, in quanto in precedenza non c’era la vicinanza corretta tra le due vetture. Bozzi si scusa per l’incomprensione sulla strategia. All’interno di questo scenario, va detto che Hamilton non ha opposto nessuna resistenza al comando del muretto.
Fonte: Getty ImagesLewis Hamilton seguito da vicino da Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) nel Gran Premio di Cina 2025
Al contrario, si è proposto per il cambio di posizioni, realizzandolo però nel modo migliore per non perdere race time entrambi. Il passo di Charles è davvero buono, più rapido dei piloti di testa. Ferrari potrebbe aver scelto due strategie differenti per i ferraristi, con una sosta in più per Hamilton. E, in effetti, il monegasco vola, prendendo in due giri la Mercedes di Russell in terza posizione. Passarla, però, non sarà semplice, considerando l’ottima velocità di punta della W16.
E, infatti, Charles lo fa presente in radio, sostenendo che la top speed della vettura tedesca è molto alta. Sino ad ora la strategia non sembra pagare. Il monegasco sta dando tutto ma per il momento senza risultati. In curva 14 arriva lunghissimo ed è costretto a remare con il volante per non uscire dai limiti della pista. A margine di questa situazione rallenta in passo per non distruggere le gomme.
La difficile gestione del graining
Si parla nuovamente di strategia, questa volta nominando il “Plan C”. Come atteso, il graining torna a fastidiare le Rosse. Il muretto italiano ne prende atto, controllando il monitor dei tempi rispetto agli avversari, per capire come comportarsi. Adami chiede ancora i riferimenti sul flap anteriore e, dopo quattro curve, richiama ai box Lewis. Due punti in più di carico all’avantreno per l’inglese, con un nuovo set di Pirelli a banda bianca installato sulla vettura numero 44.
Torna in pista in sesta posizione, dietro alla Red Bull di Max Verstappen. Gli viene subito riferito di attuare una slow intro per non accorciare la vita utile dello pneumatico. Inoltre, si suggerisce di gestire meglio l’ingresso alla 9 per non avere problemi di bloccaggi. Al netto delle strategie, che saranno oggetto di analisi dopo la gara, Charles ha nettamente mollato il colpo su Russell. In questo momento si trova a quasi 5 secondi dalla Mercedes, mantenendo dei tempi in linea con quelli di Russell. Al contrario, dopo il cambio gomme, Lewis è il pilota più veloce in pista. Adami fa sapere che deve recuperare 17 secondi su Max, fornendo la media sul passo che deve mantenere per riuscirci.
L’ingegnere di pista di Leclerc, al secolo Bryan Bozzi, suggerisce al monegasco di realizzare una prova in curva 2: evitare per un giro di prendere il cordolo per migliorare l’handling. Nel mentre, il passo del ferrarista è in linea con quello di Norris, che però è là davanti. Quando mancano dieci tornate al termine della corsa, Hamilton continua a pagare 14 secondi sulla Red Bull di Verstappen che, tra i piloti di testa con una sola sosta, è il più rapido in questa fase della corsa.
Ancora 5 passaggi per vedere la bandiera a scacchi, tempo per i primi commenti. La strategia della Ferrari in gara non sembra aver pagato per Lewis, che di fatto, con la doppia sosta ai box, ha perso la posizione su Verstappen dopo averla conquistata in pista. Per Charles il discorso è differente, con il medesimo approccio dell’olandese che, quasi al termine della corsa, si riprende la posizione sul monegasco. Non possiamo parlare di tattica sbagliata perché era il ritmo generale che mancava.
Il commento in radio di Hamilton al termine del Gran Premio conferma la situazione. Il sette volte campione del mondo non è contento di come siano andate le cose. Per questo sostiene che il risultato non è quello che volevano. Charles, per lo meno, si gode il sorpasso in gara sul compagno, malgrado l’auto danneggiata. C’è ancora tanto lavoro da fare però, se l’obiettivo è quello di battere la super McLaren. Idem la Mercedes, seconda forza con Russell.
GP Cina: la classifica finale
Oscar Piastri (McLaren)
Lando Norris (McLaren)
George Russell (Mercedes)
Max Verstappen (Red Bull)
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari)
Lewis Hamilton (Scuderia Ferrari)
Esteban Ocon (Haas)
Andrea Kimi Antonelli (Mercedes)
Alexander Albon (Williams)
Olivier Bearmann (Hass)