AGI – “Ha risposto alle domande del giudice. Si è dichiarato innocente, come ha sempre fatto. Ci sono accertamenti e approfondimenti da fare da parte della difesa, li faremo”. Lo ha detto ai cronisti l’avvocato Massimo Galasso, difensore di Mirko De Martinis, il 47enne rinchiuso in carcere da mercoledì scorso a Pescara per l’omicidio della compagna, Alina Cozac, 40 anni, strangolata alle prime ore dell’alba del 22 gennaio scorso nella loro casa di Spoltore (Pescara).
De Martinis, accusato di omicidio volontario aggravato, è stato interrogato questa mattina dal gip del Tribunale del capoluogo adriatico, Giovanni De Rensis. Presente all’interrogatorio anche il procuratore aggiunto, Anna Rita Mantini.
Il delitto è stato scoperto grazie alle indagini a seguito di un decesso che, inizialmente, sembrava dovuto a cause naturali. Era stato lo stesso De Martinis, alle 4 del mattino del 22 gennaio, a chiamare il 118 sostenendo che la compagna aveva accusato un malore.
Dall’autopsia sul corpo della 40enne emersero però segni sul collo indicativi di strangolamento. La relazione finale dei medici legali, depositata in Procura lo scorso luglio, ha infine confermato un complesso di evidenze macroscopiche e microscopiche che conducono ad un giudizio univoco di “asifissia meccanica violenta da strangolamento perpetrato mediante compressione atipica del collo”.
La donna sarebbe stata colta di sorpresa a letto e strangolata con una compressione sul collo con il ginocchio o con l’avambraccio dell’omicida. La donna aveva manifestato ad amiche e parenti l’intenzione di interrompere la lunga convivenza con De Martinis.