• 6 Dicembre 2025 17:29

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Fed, i mercati si aspettano un taglio dei tassi a giugno

Mar 17, 2025

AGI – Mercoledì la Fed terrà una riunione importante soprattutto per le prospettive future, visto che fino a maggio con tutta probabilità la banca centrale Usa resterà in pausa sui tagli dei tassi. “Dalla Federal Reserve – spiega Vincenzo Bova, strategist di Mps – i mercati vogliono sentirsi dire due cose. In primo luogo si augurano che Powell, come ha già fatto venerdì scorso, ribadisca che non è preoccupato per la crescita economica, cioè dica che l’economia americana è solida e rassicuri gli americani sui rischi di recessione, che al momento sono in molti a temere.

 

ATTESI COMMENTI DI POWELL SULLA CRESCITA ECONOMICA

Inoltre, la Fed deve lasciar intendere che sul taglio dei tassi non c’è troppo da aspettare e quindi deve aprire la strada a una riduzione del costo del denaro a giugno. Basterebbe questo per venire incontro alle aspettative dei mercati, perché se fai un taglio a giugno, poi hai tempo di farne altri dopo, nel corso dell’anno. Non è detto che alla fine la Fed debba farne per forza tre come si aspettano i trader, ne basterebbero anche due come aveva previsto l’istituto a dicembre.

LA NUVOLE DEI DOT E LE ASPETTATIVE DEI MERCATI

Anzi, basterebbe che nella nuvola dei dot (il grafico a punti che mostra le stime degli esponenti dell’istituto centrale Usa in merito a quello che dovrebbe essere il tasso a breve termine dei Fed Funds) un crescente numero di membri della Fed si spostasse verso i tre tagli entro fine anno, per rassicurare i mercati”.

LE PROSPETTIVE PER GIUGNO E OLTRE

Insomma, la nuvola dei dot com mercoledì “penso che si sposterà più verso il basso, tra due e tre tagli quest’anno, anche se la mediana, a mio avviso resterà ferma a due tagli”. In altre parole in questa fase i mercati sono preoccupati per le politiche aggressive di Trump sui dazi, temono che potrebbero creare più inflazione e un indebolimento dell’economia statunitense e vogliono essere rincuorati.

COSA DEVE FARE POWELL PER RASSICURARE I MERCATI

“Powell – dice Bova – dovrà fare questo, dovrà tranquillizzare i mercati e dovrà aprire lo spiraglio a un taglio a giugno, perché se lo fa poi la Fed avrà tutta la seconda parte dell’anno per farne altri, mentre se a giugno resterà ferma, se dovesse rimandare, c’è il rischio che i mercati pensino che quest’anno non li tagli più”.

I RAPPORTI CON DONALD TRUMP

E i rapporti con Donald Trump? Finora sugli aumenti dei dazi Powell si è mantenuto neutrale. E sui tassi la Fed si è limitata a non assecondare la richiesta del presidente di ridurre subito il costo del denaro, ribadendo di “non avere fretta” di tagliare, per non rischiare di far salire l’inflazione. Insomma, Trump e Powell finora hanno evitato uno scontro aperto.

LE DICHIARAZIONI DI BESSENT

“E il segretario al Tesoro Bessent – spiega Bova – ha detto chiaro che dalla Fed si aspetta che mantenga bassi i rendimenti dei Treasury sulla parte a breve termine. E Powell lo ha fatto, i tassi a brevissimo termine, quelli più collegati alla politica della Fed, soprattutto quelli a un giorno, sono scesi, per cui il Tesoro non ha niente da lamentarsi con lui”.

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