È ufficiale: dopo le anticipazioni di ieri, oggi il presidente americano Donald Trump ha annunciato formalmente la nomina di Jerome Powell a capo della Federal Reserve. Sostituirà Janet Yellen il cui mandato scade a febbraio 2018. La nomina di Powell, nominato nel direttivo della banca centrale americana nel 2012 da Barack Obama, deve essere confermata dal Senato.
“È forte, determinato e capace, ha la leadership per guidare la nostra economia in ogni eventuale sfida” ha deto Trump durante l’annuncio, dal Giardino delle rose della Casa Bianca, con lo stesso Powell accanto, “e guiderà una banca centrale indipendente”. Powell, avvocato, sarebbe il primo presidente della Fed a non avere un dottorato di ricerca in economia negli ultimi trent’anni. Prima di entrare nel board della Fed, ha lavorato come investment banker nel gruppo Carlyle e come docente di un Centro politico biparitsan. Ma la nomina di Powell segna anche un’altra svolta: per la prima volta da quarant’anni un nuovo inquilino della Casa Bianca non ha concesso un secondo mandato a un presidente della Fed nominato da un suo predecessore di un differente partito. L’ultimo a rompere la tradizione era stato Jimmy Carter che scelse William Miller per succedere ad Arthur Burns.
“Dalla crisi finanziaria – ha detto Powell nell’intervento dell’investitura – la nostra economia ha fatto sostanziali progressi. Il sistema finanziario è più solido che nel 2008”.