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Fca e Psa brillano in Borsa con l’accordo. Listini in pausa dopo i nuovi record

Dic 18, 2019

MILANO – Ore 10:30. I mercati azionari si prendono una pausa nel percorso di crescita che li ha portati a nuovi record, dopo l’intesa preliminare tra Usa e Cina che apre la via per un accordo sui dazi. A spingere lo S&P500 di Wall Street su un picco sono stati anche dati Usa positivi, mentre in mattinata i listini asiatici hanno trattato deboli e contrastati.

Milano avvia gli scambi in lieve rialzo, con un guadagno dello 0,3 per cento. A Piazza Affari la vicenda di giornata è senza dubbio l’annuncio della fusione tra Psa e Fca: i titoli si mettono in evidenza dopo l’ufficializzazione delle nozze. Contrastate le altre: Francoforte scivola dello 0,1%, Parigi sale dello 0,1% mentre Londra aggiunge lo 0,3 per cento.

Questa mattina la Borsa di Tokyo ha chiuso in calo per le prese di beneficio degli investitori: l’indice Nikkei ha perso lo 0,55% a 23.934,43 punti. Il rallentamento dell’economia cinese continua intanto a pesare sull’export giapponese, in calo per il dodicesimo mese consecutivo.In base ai dati preliminari del ministero delle Finanze, in novembre le esportazioni sono diminuite del 7,9%, mentre la recente entrata in vigore della tassa sui consumi in ottobre ha pesato sul dato delle importazioni, con un crollo del 15,7%: si tratta del settimo mese di fila. Positiva invece Hong Kong con un +0,15 per cento.

In ribasso lo yuan dopo l’iniezione di liquidità da parte della Banca centrale cinese. L’euro apre leggermente in ribasso sopra quota 1,11 dollari. La moneta europea passa di mano a 1,1136 dollari e 121,87 yen. Dollaro/yen giù a 109,44. Sterlina arretra a 1,3106 sul biglietto verde. L’indice Ifo che misura la fiducia delle imprese tedesche a dicembre è salito a 96,3 punti, oltre le attese che lo stimavano a 93,8; forecast a 95,5. L’inflazione su base annuale nell’Eurozona è salita all’1% a novembre rispetto allo 0,7% di ottobre. L’Italia è fanalino di coda, insieme al Portogallo, con un tasso dello 0,2% (stabile da ottobre) secondo i dati Eurostat. Mentre si lavora ancora sul fronte della Manovra, resta stabile a 157 punti base lo spread tra Btp e Bund tedesco, con il tasso del decennale italiano all’1,27% sul mercato secondario.

Tra le materie prime, il prezzo del petrolio apre in calo, ma il Wti resta sopra 60 dollari. Sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti cedono 38 cent a 60,56 dollari e quelli sul Brent arretrano di 27 cent a 65,83 dollari. Quotazioni dell’oro poco mosse questa mattina con gli investitori attratti dal record delle Borse. Il metallo prezioso vale questa mattina 1.477,15 dollari l’oncia, sostanzialmente in linea con le quotazioni di ieri.

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